Simona Halep, ovvero un tunnel alla cui fine la luce non sembra intravedersi.
La rumena , dopo un 2015 con poche soddisfazioni, ha iniziato la stagione nel solco di una crisi di risultati ormai preoccupante.
E’ dall’edizione 2015 di Indian Wells che Simona non solleva un trofeo e , finora, la settimana californiana di quasi un anno fa è stata la più importante della sua carriera.
Il salto di qualità , visibile grazie a buoni risultati negli Slam ed in altri Premier, non è avvenuto e le ultime debacle di Dubai e Doha , ove è uscita al primo turno, confermano il trend negativo.
Come spiegarlo?
All’indomani di Melbourne 2016, Simona ha rivelato di avere un problema al naso che avrebbe richiesto un rapido intervento chirurgico ; ultimo di diversi infortuni lamentati dalla rumena.
Tuttavia, sorge il ragionevole dubbio che non solo di infortuni si tratta.
La crisi di risultati è ormai datata e risale al principio dello scorso anno quando, con una muscolatura accentuata , Simona ha variato l’ approccio al suo gioco , potenziandolo senza però colmare il gap creato in mobilità.
Da lì una crisi di identità e di risultati che sembra non finire.
Simona ha spesso fornito prestazioni poco solide e tatticamente disordinate; una strana insicurezza sembra avvolgerla in campo. Più volte nel corso della passata stagione e all’inizio dell’attuale, la Halep ha palesato grandi difficoltà proprio nella gestione del match.
Questo può indubbiamente contribuire a spiegare l’altalena di risultati e , soprattutto, il difficile approccio di Simona ai grandi apuntamenti.
Giocatrice di grandissimo talento , la rumena è attesa a grandi traguardi.
La capacità di ben lavorare d’ora in avanti sia sul piano fisico , onde prevenire gli infortuni, che su quello mentale può davvero fare la differenza ; quella che passa tra una Top Player ed una Campionessa assoluta di cui la Wta sembra aver disperatamente bisogno.
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Chi esplode dal nulla,nel nulla finisce…