“Sono entusiasta di fare il mio debutto all’Atlanta Open Tennis giocando contro la mia amica Coco Gauff il 25 luglio” scrive così sui social Sofia Kenin il 28 giugno scorso. Tramite questo comunicato annuncia il rientro in campo dopo l’ennesimo infortunio in un match di esibizione con la connazionale Coco Gauff, tennista nativa proprio di Atlanta e attuale numero 13 della classifica mondiale.
Kenin, nata a Mosca ma naturalizzata statunitense, è stata protagonista nel 2020 di una notevole scalata del ranking che le ha permesso di raggiungere la posizione numero 4 – nel marzo 2020 – della classifica grazie alla vittoria del suo primo Grand Slam, l’Australian Open, in finale contro una favorita Garbine Muguruza. Nello stesso anno raggiunge la finale al Roland Garros, da lì in poi il vuoto. Qualcosa si è rotto nel gioco dell’americana, cambiamenti radicali, più mentali che fisici, una catarsi negativa che l’ha vista protagonista di clamorose sconfitte, come l’uscita dall’Australian Open 2021 al secondo turno.
Dopo un successo del genere e data la giovane età, è difficile mantenere un equilibrio mentale e un atteggiamento vincente. “Non sono riuscita a reggere la pressione di campionessa uscente” affermava Sofia dopo l’ennesima sconfitta contro la 988 del mondo Olivia Gadecki, al Phillip Island Trophy, a Melbourne nel 2021. Subito dopo i problemi fisici che l’hanno costretta a uno stop con tempi di recupero incerti.
A maggio dello stesso anno emergono, sempre tramite i canali social della Kenin, i problemi col padre/allenatore Alexander Kenin, troppo opprimente per Sofia, che annuncia di far coppia con coach Max Wenders e di tagliare finalmente il cordone ombelicale col padre. Dall’annuncio le cose però non sembrano migliorare e Sofia non vince più; la maggior parte delle sconfitte avvengono all’esordio in tornei come quelli di Stoccarda e Roma e altre al primo/secondo turno come a Miami e a Wimbledon. La sua stagione finisce dopo i Championships, con risultati negativi e statistiche da dimenticare per colpa di un problema al piede e poi del covid. Bisogna aspettare novembre per le prime notizie utili, tramite le quali annuncia il ritorno in squadra del padre.
Quest’anno Sofia non parte benissimo perché in Australia, a parte il primo torneo di preparazione ad Adelaide in cui raggiunge il terzo turno, perde al turno d’esordio al primo Slam dell’anno. Kenin si trova così catapultata nella negatività della posizione numero 95 – era numero 13 grazie al congelamento del ranking – e senza gli sponsor che l’avevano accompagnata a partire dalla sua esplosione ai massimi livelli. “Tornerò più forte che mai” recita nell’ultimo video postato in cui si mostra impegnata in allenamento per recuperare la forma necessaria per competere.
Ad oggi, dopo aver disputato il suo primo match in quattro mesi, si ritiene fortunata. Coco Gauff si è imposta 6-1, 6-2 nel loro match di esibizione ad Atlanta, ma ciò che era importante era riuscire a capire come si sentisse fisicamente “Mi sento grata di essere qui” afferma la tennista statunitense “avevo il gesso al piede ad Aprile, ed ora sono qui, mi sento fortunata”. Fuori di molto dalla Top 100 ormai, ha già annunciato il suo rientro ufficiale al Citi Open di Washington D.C. la prossima settimana. La voglia di fare bene e dare il massimo è evidente, ma riuscirà a buttarsi alle spalle il deludente passato per ritornare ad essere la campionessa vincitrice di un torneo del Grand Slam?
Melania Malavenda