Michele Alinovi, in un articolo del 19 aprile 2013, in cui ripercorse tutta la vita di Maria Sharapova in occasione del suo 26esimo compleanno, l’aveva definita una “predestinata”, una ragazza, una donna comune che ha avuto una storia, un talento e una determinazione fuori dal comune.
“Sandro Botticelli molto probabilmente ne avrebbe fatta la sua Musa per dipingere una delle sue opere più belle: la Primavera. Una Flora bionda e raggiante, personificazione fisica della stagione in cui fiorisce ogni cosa, con due occhi chiari come la speranza e quellincedere sicuro di chi sa bene di portare con sé la bellezza e tutti i suoi frutti più effimeri e splendenti. Di certo lavrebbe figurata ben più magra rispetto alle generose figure muliebri quattrocentesche, coronata non di fiori ma di platino e zaffiri, magari in uno scintillante abito da sera D&G e due tacchi alti ai piedi. Ma, al di là delle epoche storiche, il significato sarebbe stato più o meno lo stesso.”
Sono trascorsi quasi due anni e oggi la russa è seconda solo a Serena Williams nel Ranking WTA. Una battaglia tra leonesse, anche se ci si chiede se la bellissima Sharapova sarà in grado di strappare di mano,alla numero 1 indiscussa, lo scettro del tennis femminile.
Bisogna ammettere che la stagione 2015 non avrebbe potuto iniziare meglio. Masha partecipa al torneo di Brisbane arrivando in finale contro la serba Ana Ivanovic, imponendosi in tre set (6-7, 6-3, 6-3), conquistando il 34esimo titolo in carriera e avvicinandosi sempre più alla vetta, con 700 punti di distacco dalla Regina Williams.
In un’intervista pre-torneo le è stato chiesto quale sia stato per lei il miglior match giocato in quel di Melbourne Park:
“Tante. La mia partita migliore? Ovviamente la finale vinta nel 2008. Vincere un torneo è un gran momento, specialmente uno Slam. È stato il mio terzo Titolo Slam nella carriera. Durante quelle due settimane ho giocato come quasi mai in carriera. Tra laltro avevo anche uno dei tabelloni più tosti. Penso addirittura che la finale non sia stata la miglior partita che io abbia giocato nel torneo. Ma tutto sommato ho vinto tante battaglie. È difficile da scegliere.”
Difficile è anche capire come una donna così bella, ricca e famosa come lei riesca a restare concentrata sul tennis come fosse l’unica qualità.
A dimostrazione della sua immensa tenacia ricordiamo che a inizio carriera, parlando della terra battuta, si definì “una mucca sul ghiaccio”. Casualmente, a tutt’oggi, l’unico Slam che ha vinto per due volte è proprio il Roland Garros ottenendo anche altre 7 vittorie sul rosso.
Roland Garros 2012
Roland Garros 2014
La rivista Forbes, nel 2005 e 2006, l’ha inserita nella lista delle 50 donne più belle del mondo, grazie alle sue gambe atletiche ed affusolate. In più, sempre Forbes l’ha inserita per 5 anni consecutivi (dal 2005 al 2009) nell’elenco delle celebrità più potenti del mondo.
Detto questo, la domanda sorge spontanea: è davvero possibile che madre natura non solo le abbia concesso bellezza e talento, ma anche una dose di umiltà sufficiente per poter rimanere sulla cresta dell’onda di tennis e gossip allo stesso tempo?
Correva l’anno 2004 quando una 17enne Maria Sharapova, dopo aver battuto Serena Williams con un netto 6-1, 6-4 ,stringeva per la prima volta il trofeo di un torneo Slam, Wimbledon. Il mondo del tennis si inchinava di fronte al nuovo talento, fresco e genuino di una ragazzina che aveva coronato il proprio sogno.
La russa non è solo l’urlatrice in campo che le avversarie non sopportano, è la semplice donna che ama le letture leggere e adora guardare film romantici, come Mona Lisa smile e Love Actually; è anche la ragazza che quando vince corre di corsa a prendere il cellulare per chiamare la madre. E che si commuove, anche, e tanto.
Se poi da una sua chiamata, i media ne fanno notizia mondiale e addirittura lanciano una linea di telefonini, non le si può certo dare colpa. Ebbene sì, ha fatto successo anche lo Sharapova phone e ha avuto diffusione in Asia, dove i fan della gatta siberiana si fanno maggiormente sentire.
Come se non bastasse, nel 2012 ha anche lanciato a New York una nuova marca di caramelle, le Sugarpova.
Per siglare l’esclusività e l’originalità senza eguali, le gustose caramelle, alcune delle quali a forma di pallina da tennis, si presentano in 10 varietà. L’iniziativa, strana, ma unica allo stesso tempo, è stata presa in considerazione dalla russa dopo aver parlato a fondo con esperti del settore. Dopo vari incontri, le caramelle sono sembrate il prodotto migliore da offrire ai fan più accaniti. Entusiasta e fiera del proprio “gioiello”, ai tempi dichiarò: Nel mercato non era presente nessun prodotto simile. Queste caramelle faranno impazzire le ragazze come me.
A renderle ancora più interessanti, un piccolo ma prezioso dettaglio: le mitiche Sugarpova non si trovano ovunque, o almeno, non in tutti i comuni negozi di dolci. Internet è il negozio in cui acquistarle, sul sito ufficiale di Maria (www.mariasharapova.com) al prezzo di 5 dollari.
Insomma, un’idea frivola (che ha alzato il suo reddito di ben 17 milioni di euro solo nel 2012) per una buona causa. Infatti, parte del ricavato viene devoluta alla fondazione umanitaria che sostiene i progetti a favore delle vittime del disastro nucleare di Cernobyl.
Wimbledon 2004
Qualcuno ricorderà anche che Sharapova e Williams non si sono contese solamente il trono del tennis femminile e che la bella russa già una volta è riuscita a strappare dalle mani quel che “apparteneva” alla più giovane delle sorelle Williams. Nel giugno 2013, l’attuale fidanzato di Masha, il tennista Grigor Dimitrov, ha fatto “litigare” le due contendenti ed entrambe si sono sfidate a suon di battutine e frecciatine.
Serena, il 18 giugno 2013, parlando di Maria dichiarava: «Se vuole stare con il ragazzo dal cuore nero, è libera di farlo. È così noioso sentirla ripetere ad ogni occasione che è al settimo cielo… In ogni caso, continua a non essere invitata ai party più fighi».
Maria, il 22 giugno dello stesso anno, rispondeva a modo: «Se proprio vuole occuparsi di fatti personali, forse farebbe meglio a parlare della sua storia con un uomo sposato, che sta divorziando…».
La Williams si sarebbe poi scusata, ma in fondo in fondo tutti sappiamo che non ha ancora perdonato alla russa di averle strappato dalle mani il latin lover del circuito. E sarà lotta all’ultimo sangue per il primo posto nel Ranking mondiale WTA.
Ora, tornando a Melbourne, Maria, è riuscita a guadagnarsi con le unghie e con i denti un posto tra le semifinaliste in questa edizione 2015.
Ci sono tutti i buoni propositi per aggiudicarsi il primo titolo Slam di quest’anno, e verrebbe da pensare che, nel caso arrivasse in finale (ma deve ancora vedersela con Makarova in semifinale), non sarà per niente facile batterla. Perchè? Perchè la determinazione, la forma fisica e la grinta di cui ha dato prova in questo inizio stagione, non potrebbero far pensare altrimenti.
Augurando un grosso in bocca al lupo alla nostra Masha, ricordiamola con una delle frasi che meglio racchiudono la forte personalità:
“Ho imparato presto che la forza viene molto dal mentale. Una partita può durare da una a tre ore, ci sono tanti alti e bassi, è impossibile mantenere un li vello molto alto per tanto tempo. Perciò è fondamentale come reagisci nei momenti giù, come rimani concentrata e quanto a lungo ci riesci.”
Tratta da un’intervista a Gazzetta.it (17 ottobre 2012)