Tanti auguri a Gabriela Sabatini, il suo tennis tra rivalità storiche e l’amore per l’Italia

Spegne oggi 50 candeline Gabriela Sabatini, la tennista argentina nata predestinata e poi scontratasi con Steffi Graf. Un solo slam vinto (più un altro in doppio) sono un magro bottino per colei che fin da giovane sembrava potesse avere una carriere gloriosa.

A soli tredici anni vince il torneo junior di Miami, la più giovane di sempre a riuscirci, ma il salto nel mondo pro si concretizza soltanto due anni più tardi con le semifinali raggiunte al Roland Garros. Alle Olimpiadi di Seoul del 1988 conquista la medaglia d’argento perdendo contro Steffi Graf: alla fine della carriera il bilancio tra le due rivali dirà 28-11 per la tedesca.

Due anni più tardi vince lo US Open diventando la prima tennista argentina a ottenere questo risultato, ma di fatto le vittorie negli slam si fermano qui. In totale in carriera vanta comunque 27 titoli, tra cui ben quattro Internazionali d’Italia, e la miglior posizione come numero tre del mondo.

Vince anche il torneo di doppio a Wimbledon nel 1988, sapete in coppia con chi? Proprio Steffi Graf, la sua grande rivale ha giocato al suo fianco in più di un’occasione (raggiungendo anche tre finali al Roland Garros) finendo poi la collaborazione nel 1990. Si ritira dall’attività agonistica nel 1996: dopo un infortunio ai muscoli addominali, scelse New York per annunciare il suo ritiro che poi si materializza a Zurigo perdendo al primo turno contro la Capriati.

L’Italia entra nel cuore di Gabriela: visto il cognome Sabatini gli italiani la adorano e a fine carriera la tennista acquisisce la cittadinanza italiana grazie al nonno David. I numeri al Foro Italico poi parlano chiaro: dal 1988 al 1992 vinse ben ventitre su ventiquattro partite cedendo soltanto alla Navratilova nella semifinale del 1990.

Una carriera meno gloriosa di quanto effettivamente il suo talento si meritava: il tennis femminile di quegli anni aveva protagoniste assolute come Graf, Seles, Navratilova, Capriati e molte altre e per competere contro questi mostri sacri a volte non bastava nemmeno giocare al massimo. Auguri quindi a Gabriela Sabatini, la tennista un po’ italiana che seppe entrare nel cuore di tutti.

Rodella Alessandro

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