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Tanti auguri Roberta!

30 novembre 2017, Roberta Vinci annuncia su Twitter che gli Internazionali d’Italia 2018 saranno il suo ultimo torneo. Poi ci sarà il ritiro. Poi ci sarà la fine della sua strepitosa carriera. Roberta chiede di essere numerosi, tanto che probabilmente la festa per i suoi 35 anni sarà tra pochi intimi, in attesa di quella in maggio. Più che una festa, si tratterà di una celebrazione di una tennista che ha fatto parlare di sé in tutto il mondo. Giocatrice veloce, tecnica e soprattutto difficile da emulare, con quel rovescio in back giocato da ogni posizione e per ogni colpo, tanto da far spesso esclamare i tifosi: “Roberta, giocane uno in top!” Invece no. Roberta si tiene stretta il SUO colpo, con la quale ha costruito la sua carriera.

Salta subito all’occhio, guardando il suo post su Twitter, l’immagine profilo che ritrae agli Us Open. Ci tiene molto, Roberta. Ci tiene molto a far capire che lei c’è stata. E in quella magica semifinale con Serena Williams del 2015, ci tenne a farlo capire anche al pubblico americano. “Ci sono anche io, cazzo! Ci sono anche io!” Noi tutti la stavamo guardando in quel momento. E pazienza se la finale è andata come è andata. Forse era più forte la Pennetta, aveva più motivazioni. Alla Vinci è andata bene così. Ciò non significa che Roberta non abbia avuto gli attributi. Guai a dirlo. Se lo ricordano tutti sull’Arthur Ashe da quel giorno.

Se lo ricorda anche il suo palmares: 10 titoli WTA, unica tennista italiana ad aver vinto almeno un torneo su tutte le superfici – sintetico compreso – 3 quarti di finale Slam e una finale. Tutte a New York. La Grande Mela, però, l’ha vista anche vincitrice. Così come tutti gli altri Slam e così come tutto il mondo, viste le 4 Fed Cup conquistate con il “dream team” italiano del tennis femminile – non me ne vogliate. Il Career Grand Slam in doppio è ancora fresco nella mente degli appassionati: in tre anni, con Sara Errani, Roberta ha conquistato 6 Slam e si è issata fino alla posizione numero 1 della classifica di doppio. Peccato per come sia finita tra le due, ma è chiaro che le Cichi siano state una delle coppie più forti del tennis femminile: 22 titoli totali, tra cui – oltre ai già citati Slam – spicca il successo nel torneo di Roma 2014.

Il doppio è stata senza dubbio la dimensione di Roberta, poiché la sua mano sotto rete ha fatto davvero la differenza. Non che però in singolare la posizione numero 7 del ranking dell’aprile 2016 sia da buttare via, anzi. Adesso Roberta è numero 156 del ranking, ha vinto solo 4 partite in questo 2018 e la aspetta il primo match di qualificazione all’Hungarian Open contro la Kalinskaja. Forse Roberta ha la testa già a Roma, non si sa come ci arriverà e con quale ruolino di marcia. Noi appassionati però saremo già li ad attenderla, per festeggiare una delle tenniste italiane più vincenti. Che sia una doppia festa, dunque: tanti auguri Roberta!

Alessandro Leva

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