Torneo Itf di Torino: vince Diane Parry, ma le sorprese sono tante

Era chiaro fin da subito che sarebbe stata un’edizione di altissimo livello. Il tabellone comprendeva tante atlete, italiane e non, in grandissimo spolvero, che stanno raccogliendo i frutti dell’ottimo lavoro svolto nei mesi passati. A portarsi a casa il trofeo è Diane Parry, francese classe 2002 che può mettere in campo un gran bel rovescio ad una mano, sempre più raro nel tour. Non l’unico però presente a Torino, visto che si è potuto ammirare anche quello potente di Dalila Spiteri, fermata purtroppo da una concreta Panna Udvardy, numero 2 del seeding. In finale contro Parry ci è arrivata Lucia Bronzetti, sempre più lanciata verso il tennis che conta. Grande spettacolo insomma nella bella cornice del Nord Tennis Club, immerso nel verde e con un grande staff: dagli organizzatori ai ragazzi del circolo, che hanno provveduto alla gestione del pubblico e dei campi con grande gentilezza e professionalità. E ovviamente i grandi complimenti vanno a Barbara Garbaccio, direttrice del torneo, che è andata a segno anche quest’anno superando le intemperie meteorologiche e offrendo delle belle giornate a tutti gli appassionati presenti. Passiamo allora a vedere più nel dettaglio quali nomi hanno lasciato l’impronta in questa settimana, e che ci possiamo aspettare di vedere tra qualche stagione ai vertici WTA.

Partiamo dalle ragazze azzurre; il nome di Lucia Bronzetti non può non essere il primo citato visto che la classe 1998 di Rimini sta vivendo una stagione mozzafiato e sembra davvero determinata a non fermarsi qui. Risultati in progressione, best ranking che continua a migliorare, zona qualificazioni Slam non così lontana: Lucia ha svolto un lavoro incredibile ed è giusto che ora ne colga i frutti. A Torino ha dimostrato ancora una volta di poter presto lasciare questo livello e giocare almeno Itf di montepremi maggiore, sarà interessante capire quanto è lontana dalle giocatrici WTA. Ci si aspettava poi conferme importanti dalle giovanissime azzurre presenti, a partire da Lisa Pigato. La classe 2003 ha vinto un buon primo turno prima di rimanere intrappolata nel gioco della più esperta brasiliana Ce, uscendo non senza qualche rimpianto. Lisa ha provato più volte a reagire sotto gli occhi attenti di Tathiana Garbin, ma senza riuscirci. Il tempo c’è tutto, forse però questa era una buona occasione per fare punti. L’altra giovanissima era Melania Delai, che era al via nelle qualificazioni ma si è trovata di fronte la sorpresa elvetica Ganz, che con un tennis ordinato e preciso ha rischiato di mettere KO persino una tennista in grande forma come Panna Udvardy al primo turno di tabellone principale. I rimpianti ci sono anche per Delai, che ha ceduto solo per 16-14 al tie-break decisivo. Discorso simile purtroppo anche per Federica Rossi, tennista lombarda classe 2001, che contro la più navigata Shapatava ha annullato diversi match point, si è portata avanti nel tie-break finale prima di farsi rimontare e perdere. Forse stanca negli ultimi minuti, è mancata una zampata finale contro una giocatrice che ha sicuramente molta più esperienza in situazioni simili. Belle prestazioni per Camilla Gennaro, che ha tenuto testa alla fortissima spagnola Bouzas, poi semifinalista, e per Aurora Zantedeschi, abbinata all’esordio con la numero 1 del seeding Susan Bandecchi. Qualche soddisfazione in più se l’è tolta Dalila Spiteri, capace di qualificarsi e di battere Stefania Rubini al primo turno.

Passando invece alle ragazze straniere, partiamo ovviamente dalla vincitrice, Diane Parry. È da tempo attesa a livelli più alti, lei che ha avuto un’ottima carriera junior ed ha i mezzi per scalare la classifica, ma ha spesso perso partite combattute che avrebbero potuto darle la spinta giusta. A Torino ha battuto ottime giocatrici, ora però serve una conferma, magari a livello WTA. Grande torneo anche per la classe 2002 spagnola Bouzas Maneiro, che a partire dalle qualificazioni si è fatta largo fino alle semifinali, superando sul suo cammino Lucrezia Stefanini – che si è dovuta ritirare nel secondo parziale, sperando non sia un infortunio grave – e la numero 1 Bandecchi. In semifinale si arrende a Parry ma il potenziale è davvero tanto e sorprende quanto l’iberica sia completa e capace di gestire ogni situazione di gioco. È una bomba pronta ad esplodere, e non manca molto. Stupisce anche la giovane russa Darya Astakhova, che supera brillantemente le qualificazioni e la più esperta Markova al primo turno, prima di cedere ai problemi fisici. Astakhova era in striscia positiva di vittorie da fine maggio e quasi certamente a fine 2021 la vedremo proiettata verso le grandi. Colpi potenti ricercati alla perfezione, gioco aggressivo e grinta da vendere, il livello WTA non è affatto lontano. Bel torneo anche per Sada Nahimana, classe 2001 del Burundi, che ha mostrato un tennis solido contro Pislak e Carle prima di arrendersi ad una Bronzetti on fire. Ciò che più stupisce del suo gioco è la capacità di lettura dello scambio: Sada sa sempre dove andare e che colpo giocare, avendo nel suo arsenale ogni tipo di variazione. Inoltre, nonostante non spicchi in altezza, è dotata di un servizio più potente ed efficace di tante colleghe con centimetri in più. Per concludere, esce prima di quanto non ci si aspettasse ma fa in tempo a mettere in campo tutto il suo potenziale Susan Bandecchi, 23enne svizzera che quest’anno sta avvicinando il circuito principale. Servizio potente, dritto aggressivo e gioco completo, a Bandecchi non manca davvero nulla per competere su qualsiasi superficie a livello WTA, se non esperienza. Le doti di grande lavoratrice aiuteranno a colmare anche il piccolo gap rimanente prima di poter abbandonare il circuito Itf in modo definitivo.

 

In mezzo a tutti questi nomi si nascondono sicuramente delle future top50, se non di più, perciò se vi siete persi il torneo quest’anno non ripetete l’errore alla prossima edizione: prendetevi un paio di giorni da trascorrere al Nord Tennis di Torino, per godere di grande tennis e ammirare le campionesse di domani.

 

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