Con la fine, o quasi, della off-season, è inevitabile iniziare a chiedersi chi saranno le ‘elette’ che si aggiudicheranno i quattro ambiti Slam del 2015.
Il 2014 ha visto quattro diverse vincitrici: Li Na, oramai ritirata, aggiudicarsi il suo secondo Slam e primo Australian Open della carriera; Maria Sharapova trionfare per la seconda volta in terra parigina; Petra Kvitova ritornare al successo sull’amata erba londinese dopo il trionfo del 2011. Infine Serena Williams con la vittoria agli US Open, raggiungere i 18 titoli di Chris Evert e Martina Navratilova.
Cosa aspettarsi quindi in questa nuova stagione che bussa già prepotentemente alla porta? Sicuramente come nel 2014, non ci sarà una vera e propria favorita, anche se Serena Williams in forma, lo è sempre, a prescindere da tutto e da tutte.
Lo Slam che apre la stagione, che per le condizioni climatiche è sempre uno dei più ostici, può già dare una chiave di lettura dell’intera stagione: basti pensare all’exploit di Eugenie Bouchard che, proprio nello Slam australiano, ha centrato la prima di tre semifinali Slam e Ana Ivanovic che, nell’inaspettata vittoria su Serena Williams, iniziava le danze per un 2014 da incorniciare. Ivanovic è sicuramente una delle papabili alla vittoria del più prestigioso alloro, cosi’ come Simone Halep, che ha praticamente sfiorato l’impresa nello Slam parigino, fermata solo dalla oramai eletta regina della terra rossa, Maria Sharapova. La siberiana è da tenere d’occhio soprattutto per il Roland Garros, dove sarà sicuramente protagonista.
La finalista dello Us Open Caroline Wozniacki, messa da parte la corsa e le maratone, vorrà sicuramente riprendere da dove aveva lasciato. Un’annata iniziata con tante ombre e sfociata in sorrisi e tante soddisfazioni, come una semifinale alle Wta Finals da capolavoro. La sua grande amica Serena le ha messo i bastoni fra le ruote in più di un’occasione; la pantera americana è più che mai determinata a raggiungere e se possibile, superare i 22 Slam della signora Graf. Ci riuscirà?
Quel che è certo, è che Serena non è più una ragazzina; la sua grinta e la fame di vittoria, potrebbero fare la differenza, ma il fisico dovrà assisterla. Sicuramente attesa da un banco di prova tutt’altro che semplice è Eugenie Bouchard; pur avendo dimostrato di potersi issare fino a una finale Slam sui prestigiosi campi di Church Road, la canadese ha dimostrato più di una crepa nel finale di stagione e una partecipazione al Master da dimenticare. Petra Kvitova, ha dimostrato che se in forma, può sicuramente essere una protagonista Slam; il secondo trionfo a Wimbledon ne è sicuramente la prova, anche se la ceca non ha mai brillato per continuità di risultati.
La polacca Agnieszka Radwanska, dopo il prestigioso ingaggio di Martina Navratilova nel suo entourage, punta alla vittoria di uno Slam; chissà se saprà ripetersi dopo la finale di Wimbledon del 2012. Attesissimo è il ritorno di Vika Azarenka, soprattutto dopo un difficilissimo Us Open, al rientro dopo l’infortunio al piede, che l’ha vista soffrire tanto sia dal punto di vista tattico che fisico. Non è apparsa ancora ritrovata, ma sicuramente la due volte campionessa degli Australian Open, saprà risplendere ancora.
All’orizzonte s’intravedono tanti volti, più o meno noti che forse non vinceranno uno Slam, ma che hanno dimostrato di potercisi avvicinare: basti pensare alla splendida cavalcata di Dominika Cibulkova, in assoluto prima slovacca a raggiungere una finale Slam; la sorprendente semifinale al Roland Garros di Andrea Petkovic, prima tedesca dai tempi di Steffi Graf, a raggiungere una semifinale sulla terra paragina; la meravigliosa cavalcata a Wimbledon di Lucie Safarova; per poi passare alla semifinale di Ekaterina Makarova e Shuai Peng a Flushing Meadows.
Attese dopo un ottimo 2014, sia Belinda Bencic, che Garbiñe Muguruza. La prima ha centrato allo Us Open il suo primo quarto di finale Slam, la seconda si è resa protagonista a Parigi, di una delle più pesanti sconfitte in chiave Slam, ai danni di Serena Williams. Per quanto possano a volte sembrare scontate le vittorie di una o di un’altra giocatrice, ci sono sempre insidie all’orizzonte: il benessere psico-fisico conta molto, così come la fortuna che può decidere chi baciare, in uno sport dove conta molto se la pallina passa o non va oltre il nastro.
Potremmo star qui e disquisire ore ed ore… Di sicuro, un fattore preponderante sarà la determinazione: nella vita, devi essere capace di prenderti quello che vuoi, perché nessuno te lo regalerà mai. Come diceva il buon Joe Strummer:
The Future Is Unwritten.