Jasmine Paolini continua a sorprendere e incantare. A Stoccarda, nel prestigioso WTA 500 sulla terra battuta indoor, l’azzurra firma una delle vittorie più significative della sua carriera battendo la numero 4 del mondo Coco Gauff con il punteggio di 6-4, 6-3. Un’affermazione netta, maturata in un’ora e mezza di gioco, che le consegna il pass per la seconda semifinale consecutiva dopo quella raggiunta a Miami.
Non si tratta solo di un successo tecnico: è anche la prima vittoria contro una top-10 da novembre, quando brillò alle WTA Finals. E arriva nel primo torneo sotto la guida del nuovo coach Marc Lopez, ex braccio destro di Rafael Nadal, che sembra averle restituito energia e fiducia.
L’avvio non è stato facile. Paolini ha infatti subito un break a zero nel game d’apertura, faticando a trovare ritmo al servizio e lasciando troppo spazio alla seconda palla. Gauff, aggressiva e incisiva da fondo, si è portata avanti fino al 4-2. Ma proprio nel momento più complicato, Jasmine ha trovato la chiave per invertire la rotta.
Punto dopo punto, l’azzurra ha alzato il livello, costringendo l’avversaria sulla difensiva con colpi variati, ottime soluzioni di rovescio e l’uso intelligente della palla corta. Dopo il break del 4-4, Paolini ha approfittato di due doppi falli di Gauff per strappare ancora il servizio e chiudere il primo set 6-4.
Nel secondo parziale, la partita è diventata un’alternanza di break e controbreak, con cinque game consecutivi vinti da chi rispondeva. Ma sul 4-3 Paolini ha sferrato l’allungo decisivo, capitalizzando il calo mentale della statunitense e archiviando la partita con un perentorio 6-3.
“Prima perdevo 6-2, 6-1 contro le migliori… Ora? No, non voglio dirlo. Poi magari domani Sabalenka mi ammazza!”, ha detto tra il serio e il faceto nella classica intervista a caldo, lasciandosi andare con un sorriso che dice molto di più di mille analisi.
Ora, sulla strada di Jasmine c’è la numero uno del mondo Aryna Sabalenka, approdata in semifinale senza grandi difficoltà. La bielorussa, al debutto nel torneo dopo il forfait di Potapova, ha battuto Elise Mertens con un secco 6-4, 6-1, mostrando un tennis solido e aggressivo, soprattutto nel secondo set.
I precedenti non sorridono all’azzurra: Sabalenka conduce 4-2, con tre vittorie consecutive, compresa quella netta nella recente semifinale di Miami. Ma sulla terra, superficie meno favorevole alla potenza della bielorussa, le cose potrebbero cambiare. Paolini è in fiducia, il suo tennis vario e intelligente può diventare un’arma. E, soprattutto, ha dalla sua una condizione mentale ritrovata.
Il torneo tedesco non ha deluso neanche sugli altri fronti. La grande sorpresa arriva dalla parte bassa del tabellone, dove Jelena Ostapenko ha ancora una volta battuto Iga Swiatek, numero 2 del ranking, portando a sei il conto degli scontri diretti tutti a suo favore. La vittoria per 6-3, 3-6, 6-2 certifica il momento brillante della lettone, mai così efficace anche sul rosso.
Bene anche la russa Ekaterina Alexandrova, che ha eliminato Jessica Pegula con un sonoro 6-0, 6-4, guadagnandosi un posto in semifinale con Ostapenko. Una parte di tabellone che promette scintille, ma che inevitabilmente passa in secondo piano rispetto al duello tra Paolini e Sabalenka.
Quella vista a Stoccarda è una Paolini diversa. Più solida, più consapevole, più pronta a prendersi il palcoscenico. I miglioramenti tattici, la serenità mentale e la fiducia nei propri mezzi si leggono in ogni scambio. E la collaborazione con Marc Lopez sembra già dare frutti.
Non è un caso se, da Miami in poi, Jasmine sta vivendo una delle sue fasi più brillanti. E se sulla terra continuerà a giocare con questa lucidità, anche le prossime settimane – con Madrid, Roma e soprattutto Parigi all’orizzonte – potrebbero regalare grandi emozioni.
Per ora, occhi puntati sulla semifinale di Pasqua, domenica alle 13: Jasmine contro Aryna, la sfida più attesa. E Paolini non parte battuta, anzi. Sta tornando la vera Jasmine. E non ha nessuna intenzione di fermarsi.
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