Us Open: le pagelle femminili

Dopo le grandi soddisfazioni per il tennis italiano femminile, è il momento di tirare le somme con le consuete pagelle post-torneo, soffermandoci su quelle del gentil sesso.

Flavia Pennetta, 10: Giusto perché è il massimo. La brindisina è autrice di un torneo favoloso, culminato con la vittoria nell’atto finale. Titolo più che meritato visto il suo tabellone, tutt’altro che facile. Dopo le sempre ostiche Niculescu e Cetkovska, ha battuto campionesse del calibro di Stosur, Kvitova e Halep, prima di trionfare contro Roberta Vinci. Chi la dava per finita dopo l’intervento al polso può ben ricredersi e solamente complimentarsi con l’estro e la serietà della tennista pugliese. Il suo ritiro dal tennis, per molti un fulmine a ciel sereno, arriva a 33 anni, dopo una carriera costellata di ottimi risultati. REGINA

Roberta Vinci, 9 ½: Ad un passo dal trionfo cede sotto i colpi dell’avversaria, arrivata più fresca fisicamente e mentalmente. Dopo un tabellone relativamente facile, agevolato dalle sconfitte e/o ritiri delle avversarie, da il meglio di sé negli ultimi due match che precedono la finale. Se contro KiKi Mladenovic la vittoria poteva essere alla portata, l’impresa è stata contro la favoritissima del torneo: Serena Williams. Match interpretato in modo sublime dalla tarantina, portato a casa con un’epica rimonta, giocato con la personalità di una vera e propria habitué. Non è escluso che possa regalarsi ancora qualche soddisfazione. TO BE CONTINUED…

Serena Williams, 8-: Checché se ne dica, l’eliminazione per mano della Vinci è stata un duro colpo per Serena, che puntava a completare il Grande Slam. La grande pressione che aveva addosso, unita al fatto di dover giocare in semifinale contro un’avversaria sulla carta inferiore, ma con nulla da perdere, l’ha presa alla sprovvista, facendole commettere una camionata di errori gratuiti. Anche la fermezza mentale granitica che l’ha contraddistinta negli anni inizia a scricchiolare e difficilmente assorbirà questo colpo in poco tempo. Un secondo treno per il Grande Slam è improbabile che passi a quasi 34 anni. OCCASIONE SPRECATA

Simona Halep, 7 ½: Ancora una volta la tennista romena arriva fino alla semifinale di uno Slam, ma manca l’appuntamento per il titolo. A quasi 24 anni ancora non arriva la consacrazione nell’Olimpo del tennis, stavolta eliminata per mano di Flavia Pennetta in una partita a senso unico. Nella prossima stagione si spera che riuscirà a impensierire di più le sue dirette concorrenti alla vittoria dello Slam, arrivando a metterein bacheca anche qualche titolo di questo tipo. INCOMPIUTA

Victoria Azarenka, 7: Piano piano sta rientrando nel tennis che conta, ma stenta comunque a risalire in classifica. L’ex numero 1 del mondo raggiunge i quarti, ma viene eliminata da Simona Halep. Già dai prossimi tornei in calendario può conquistare punti importanti per guadagnarsi una testa di serie negli Slam della prossima stagione. Si notano comunque molti miglioramenti negli spostamenti, bel segnale dal recupero dell’infortunio al piede. WORK IN PROGRESS

Suarez Navarro, 4: L’eliminazione rimediata al primo turno è l’ennesimo segnale di un declino in questa seconda parte di stagione, dove ha raccolto veramente scarsissimi risultati. La speranza per lei e che l’anno finisca presto e che si ricominci con la stagione su terra. CADUTA LIBERA

Camila Giorgi, 5: Di certo era lecito aspettarsi un exploit della marchigiana nel torneo americano ma il sorteggio non proprio benevolo, visto il difficile secondo turno contro Sabine Lisicki. Il 6-0 con cui ha salutato Flushing Meadows lascia riflettere su quali possano essere le soluzioni ai suoi problemi. INCOMPRESA

Simone Marasi

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