Us Open, ottavi: Kaia Kanepi piega Kasatkina e vola ai quarti di finale

L’estone, ex n.15 del mondo, continua il suo incredibile percorso, cominciato addirittura dalle qualificazioni, all’Open degli Stati Uniti e lo fa raggiungendo il primo quarto di finale in uno Slam dal 2013, il primo in assoluto sul cemento newyorkese. Kasatkina battuta con un doppio 6-4.

Kaia Kanepi (EST) b. Daria Kasatkina (RUS) 6-4 6-4

Partita addirittura dalle qualificazioni, Kaia Kanepi compie una vera e propria impresa e approda ai quarti di finale di uno Slam per la sesta volta in carriera, la prima a Flushing Meadows. A farne le spese è la giovane russa, detentrice del titolo del Volvo Car Open di Charleston, Daria Kasatkina, sconfitta dalla ritrovata giocatrice estone per 6-4 6-4.

Entrambi i parziali sono stati caratterizzati da un susseguirsi di break a vantaggio dell’una e dell’altra, ma, in entrambe le occasioni, è stata la trentaduenne Kanepi a piazzare l’affondo decisivo nel decimo gioco.
La potenza e la velocità dei colpi dell’estone non hanno trovato nella difesa di Kasatkina un argine abbastanza solido; la giovane russa, infatti, non è stata in grado di cambiare in corsa il suo piano tattico, continuando a subire il palleggio da fondo campo e a fornire palle troppo leggere e semplici da attaccare per Kanepi, la quale ha chiuso il match con 34 vincenti e 43 errori non forzati, contro gli 11 vincenti e i 22 errori della sua avversaria.

Per Kanepi si tratta di un ritorno nel tennis d’elite dopo una lunga serie di difficoltà fisiche e psicologiche, che l’avevano tenuta lontano dai campi per un anno intero. Lo Us Open è solo il quarto torneo della stagione, finora più che positiva, dell’estone, ma chissà che proprio da New York non possa cominciare una seconda parte di carriera di primo livello per la possente giocatrice del Baltico.

Nel frattempo, però, Kaia si gode la splendida vittoria odierna e si prepara ad affrontare nei quarti di finale la vincente del match tra l’ucraina Elina Svitolina e la statunitense Madison Keys.

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