US Open, secondo turno: Azarenka, Strycova, Svitolina e Mertens sul velluto. Stephens rischia contro Kalinina

La bielorussa, tornata dopo due anni di assenza dai campi di Flushing Meadows, conquista il terzo turno annientando Daria Gavrilova. Facile Strycova, contro la Arruabarrena, e Mertens, contro Lapko. L'ucraina batte Maria, esecutrice di Radwanska. La campionessa in carica vince con fatica in rimonta di un set contro la 21enne ucraina Kalinina.

Victoria Azarenka c’è. La bielorussa, attuale n. 73 del ranking Wta, a tre anni dall’ultima partecipazione dagli US Open (2015, quando venne sconfitta ai quarti da Simona Halep), è protagonista di una prova straordinaria contro la tignosa australiana Daria Gavrilova, battuta 6-1 6-2 in un’ora e 23 minuti di match. Una partita a senso unico, con Azarenka che ha dominato il match per costanza negli scambi ed efficacia al servizio, ma anche nella fase difensiva, uscendo spesso vincente negli scambi lunghi, dove di solito è la giovane australiana a prevalere. La chiave del match è stata proprio la maggiore lucidità nei momenti importanti, in un match dove sono stati tanti i giochi ai vantaggi e le occasioni di entrambe. Troppo debole la prima al servizio di Gavrilova, che ha permesso all’avversaria di aggredire subito in risposta, e troppo incostante il suo dritto, con cui ha spesso fatto clamorosi gratuiti non forzati.  Nel primo set Vika passa avanti 3 a 0, con doppio break: Daria riesce a riprendersi un servizio nel quarto game, brekkando addirittura a 0, ma poi subisce altri tre game consecutivi dell’avversaria che chiude il set. Molto simile il secondo parziale, dove Vika passa avanti 3-1, poi subisce il controbreak per poi conquistare gli ultimi tre giochi e chiudere l’ultimo con break a 0.

Dopo il facile primo turno vinto in due set contro la Kuzmova, la wild card di Minsk ha testato la sua ottima forma contro un’avversaria ostica come Gavrilova, 24 anni e n. 32, che settimana scorsa, nel Premier di New Haven, aveva messo in seria difficoltà Aryna Sabalenka, poi vincitrice del torneo. Con questo successo Vika si conferma ancora una volta la possibile outsider di New York, dove ha conquistato due finali nel biennio di grazia 2012-2013: la bielorussa ha perso molto in potenza rispetto agli anni d’oro, dato il vistoso dimagrimento e la perdita di massa muscolare, ma ha guadagnato in agilità.

Al terzo turno Vika sfiderà la campionessa in carica, Sloane Stephens, che ha piegato con fatica, in rimonta di un set, la 21enne ucraina Anhelina Kalinina, alla sua prima partecipazione nel main draw di uno Slam. La tennista di Nova Kakhovka, tennista dai colpi potenti dal fondo e ottima battitrice, ma più carente a rete e nei colpi di fino, ha interpretato con grande coraggio una partita dove non aveva nulla da perdere. Nel primo set, complice un inizio appannato di Stephens, riesce a fare il suo gioco, riempendo la statunitense di vincenti e volando 4 a 1. L’americana è brava poi a tenere i punti successivi, cercando di variare il gioco e chiamando spesso l’avversaria a rete, fuori dalla sua comfort zone, riuscendo a portarsi sul 4 pari. Qui però, dopo aver tenuto con facilità il servizio, è brava a rispondere senza paura nel turno di Stephens, riuscendo a guadagnare break e set alla terza occasione. Il secondo game inizia in modo inversamente equilibrato, con 5 break in 6 game totali. Stephens, avanti 4 a 2, al momento di servire per il parziale perde però a 30 la battuta, anche se poi brekka subito dopo, addirittura a 0, per poi chiudere al servizio il game successivo dopo aver salvato una palla del contro-break. Superato il difficile secondo set, il terzo è in discesa per l’americana, più brava a gestire gli scambi contro una giovane tennista, nel mezzo della sua partita più importante della sua breve carriera, che fin da subito commette qualche errore di troppo e consegna i due break fatali nel terzo e settimo game.

Facile anche Elina Svitolina: l’ucraina, 23 anni e n. 7 al mondo, che agli US Open non è mai andata oltre il quarto turno, raggiunto l’anno scorso, ha battuto la tedesca Tatjana Maria, 31 anni e n. 70, protagonista lunedì di uno dei più grandi upset della prima giornata, battendo con un doppio 6-3 l’ex n. 2 del mondo Agnieszka Radwanska, ora scesa alla 48esima posizione: al prossimo turno sfiderà la cinese Wang, esecutrice della Begu. Ottima forma anche per Barbora Strycova, 29 anni e n. 79, che ha lasciato solo un game alla spagnola Lara Arruabarrena Vecino: la ceca sfiderà la belga Elise Mertens, che ha concesso solo un game in più alla 19enne bielorussa Vera Lapko.

US Open (New York, USA) – Secondo turno:

E. Mertens b. V. Lapko 6-2 6-0

E. Svitolina b. T. Maria 6-2 6-3

B. Strycova b. L. Arruabrrena Vecino 6-1 6-2

V. Azarenka b. D. Gavrilova 6-1 6-2

S. Stephens b. A. Kalinina 4-6 7-5 6-2

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