L’USTA potrebbe presto incontrare un nuovo ostacolo nell’organizzazione dei prossimi US Open. Un nuovo rifiuto eccellente alla partecipazione al torneo di New York potrebbe arrivare proprio da una delle giocatrici più attese: Serena Williams.
Non sembra placarsi la bufera di polemiche intorno all’edizione 2020 dello Slam americano che, nonostante non sia stato ancora ufficializzato, continua a generare scetticismo tra i possibili futuri partecipanti.
Dopo i dubbi di Novak Djokovic e Rafael Nadal per il circuito maschile, allo scetticismo di Simona Halep e Ashleigh Barty, peril circuito femminile, si aggiunge anche quello di Serena Williams. La statunitense, infatti, potrebbe dare forfait proprio per le rigide regole previste dalla federazione per ridurre al minino contatti e contagi.
Il programma presentato dall’USTA, infatti, prevede la riduzione dello staff dei giocatori in gara ad un solo elemento. Per la 38enne questo significherebbe rinunciare alla piccola Olympia che dovrebbe restare a casa insieme al papà, Alexis Ohanian.
Troppi i giorni – circa 20 – in cui Serena Williams dovrebbe stare lontano dalla sua bimba. E, anche il coach della tennista statunitense, Patrick Mouratoglou, fa crescere più di un dubbio sulla partecipazione della più piccola di casa Williams agli US Open.
“Penso che Serena voglia giocare a New York, anzi ne sono sicuro al 100%. Il problema è che non sa come poter fare dovendo ridurre il suo entourage ad una sola persona. Non è una questione legata solo allo staff ma anche, e soprattutto, a sua figlia. Non credo possa stare così tanto lontano dalla sua bambina e, per ovvie ragioni, non può portare solo lei con sé. Chi la allenerebbe o chi starebbe con Olympia quando lei gioca?” spiega il coach francese.
Tra i tanti dubbi e, le conseguenti polemiche che sicuramente scaturiranno, Patrick Mouratoglou però di una cosa è certo: “Serena Williams non ha perso la motivazione e la voglia di conquistare il suo 24esimo titolo“, ha raccontato a Reuters svelando anche un “segreto”: “La pausa è stata un bene per lei, il suo fisico aveva bisogno di recuperare“.