È una battaglia che dura da molti anni quella che le tenniste del circuito WTA stanno portando avanti per ottenere lo stesso riconoscimento economico dei propri colleghi maschi. Una lotta quella per l’equal pay che non coinvolge solo il mondo tel tennis ma tutti gli sport – o quasi.
Tra le pioniere in questa lotta c’è sicuramente Venus Williams che durante la sua carriera si è fatta portavoce di questo movimento e non ha intenzione di fermarsi qui. Anzi, la tennista americana – nell’intervista rilasciata a Forbes – ha dichiarato: “Sarò davvero felice quando non ci sarà più da discutere su questo argomento”.
Proprio la più grande di casa Williams, che durante la sua carriera e insieme alla sorella Serena è stata bersaglio di pregiudizi razziali – con la conseguente scelta delle due di boicottare per lunghi anni il torneo di Indian Wells – sa che questa missione non riguarda solo la sfera economica e – soprattutto – non riguarda solo lo sport ma tanti altri ambiti della vita.
“È un problema mondiale ma è già stato fatto un primo ed importante step. Questo concetto si è evoluto e si è passati da “problema” a “movimento” globale. Ovviamente c’è ancora tanta strada da fare perché questa lotta riguarda tutti i temi della diseguaglianza che purtroppo conoscono in troppi per averli vissuti” ha proseguito Venus Williams durante la sua chiacchierata con Kathy Caprino.
Sette titoli conquistati nei tornei del Grande Slam, primato nella classifica WTA consolidato per lunghi periodi, scena del tennis mondiale dominata per anni. Un palmares così potrebbe essere sufficiente per tante persone per – eventualmente – dimenticare i torti subiti o per potersi “accontentare”. Potrebbe. Per tanti ma non per lei.
Venus Williams, infatti, ha sempre avuto ben chiaro nella sua testa quale fosse l’obiettivo: “Il tennis mi ha dato tantissimo. Aperto grandi opportunità. Ho avuto la possibilità di poter aiutare altre donne nel mondo dello sport e ho colto subito l’opportunità. Non è stata una scelta difficile: per me si è sempre trattato di difendere ciò che ritenevo fosse giusto”.
Se anche il Roland Garros e Wimbledon si sono uniti a US Open e Australian Open nel riconoscimento dello stesso prize money il merito è anche suo. Nel 2005 Venus Williams ha parlato a nome di tutte le tenniste del circuito agli organizzatori dell’Open di Francia e, l’anno successivo ha ottenuto la “sua” vittoria. Stesso montepremi per vincitore e vincitrice sulla terra parigina.
Dei quattro major ne mancava però ancora uno da conquistare, quello britannico. L’editoriale che Venus Williams scrisse nel 2006 sulle pagine del London Times proprio su questo tema deve esser stato davvero convincente tanto che, dall’anno dopo, anche l’All-England Club assegnò lo stesso premio in denaro ai vincenti del tabellone maschile e femminile.
E, nel 2007, fu proprio Venus a trionfare a Wimbledon: “Di cambiamenti positivi da quel momento ne sono avvenuti tanti e ne sono molto felice. Ho fatto la mia parte per adesso ma continuerò a lottare per questa giusta causa fino a quando non raggiungeremo il nostro scopo e non sarà neanche più necessario parlare di questo argomento”.
A 40 anni – che compirà il prossimo giugno – questa potrebbe essere l’ultima stagione di Venus Williams come giocatrice. Nel frattempo lei continua ad alternarsi tra la sua vita da atleta e quella da business women con le sue aziende EleVen e la V Starr Interiors.