Venus Williams esce tra le lacrime dal match degli Australian Open contro Sara Errani e chiude la sua avventura nello Slam con un infortunio. Un vero peccato per la statunitense che, nelle sfide preparatorie verso il primo appuntamento improntane della stagione, aveva dato l’impressione di essere una tra le papabili candidate ad un posto – se non in finale – almeno tra le migliori.
La più grande delle sorelle Williams, sin dall’esibizione di Adelaide era scesa in campo con una vistosa fasciatura – o meglio un taping – al ginocchio. Sembrava nulla di preoccupante ma l’infortunio alla caviglia, quello per il quale ha richiesto anche l’intervento del medico, ha chiuso le porte dello Slam in faccia alla giocatrice.
L’esperienza, la passione e il rispetto però di Venus Williams nei confronti di se stessa, della sua avversaria e del tennis in generale l’ha però spinta a portare a termine il match. Delusione forte per la 40enne che però, tramite il suo profilo social, ha rassicurato i fan promettendo di tenerli informati sull’entità dell’infortunio.
“Il risultato non è importante, esco a testa alta sapendo di aver dato sul campo tutto quello che potevo” si legge nella lunga didascalia del suo post con l’invito a guardare sempre avanti. Probabilmente una sorta di auto convincimento, di auto aiuto e supporto in un momento particolare della sua carriera.
A 127 giorni dallo spegnere 41 candeline, Venus Williams dimostra ancora una volta la sua grandezza. Con la testa già al recupero per tornare in campo il prima possibile. Il grande obiettivo resta l’Olimpiade di Tokyo, per scrivere una nuova pagina di storia – magari ancora una volta in coppia con la sorella minore Serena – prima dell’ipotetico addio. Sperando che resti un’ipotesi remota (ancora per un po’).