Nell’epoca dei Reality e del multitasking anche i tennisti si adeguano, sostituendosi ai giornalisti hanno, infatti, iniziato a condividere direttamente, senza mediazioni, parte della propria quotidianita con tifosi e appassionati.
A lanciare questa moda è stato lo scozzese Andy Murray, rivelando per primo e a mezzo stampa i propri 10 punti motivazionali, subito dopo era arrivata la ceca Petra Kvitova, la quale ha fatto addirittura meglio, dando vita ad una rubrica mensile, una sorta di diario in cui racconta parte della propria quotidianità, gli argomenti trattati sono vari ed eterogenei, si va dal cibo, agli allenamenti e ai rapporti con fidanzato e familiari. Ad unirsi a questo gruppo, è arrivata ora anche la maggiore delle sorelle Williams, la venere nera del tennis, l’eterna Venus Williams.
L’ex numero uno del mondo ha scritto di proprio pugno, un articolo per la rivista Thrive Magazine, in cui spiega uno per uno gli 11 punti che l’hanno portata alla “rinascita” ( qui l’articolo in lingua originale). Noi personalmente abbiamo trovato questi punti particolarmente interessanti, tanto da aver deciso di riproporveli integralmente:
Lo sport è come la vita, è piena di alti e bassi. Ci sono momenti in cui non si può perdere e altre volte in cui la fortuna sembra averti abbandonato. La vita può essere particolarmente difficile quando ci lancia sfide che sono fuori dal nostro controllo. Qui è dove la mia storia comincia. Per buona parte del 2013 sono stata alle prese con un infortunio alla schiena, in passato ho avuto a che fare con innumerevoli infortuni in realtà, questo però era il peggiore, perché mi portava via la mia arma migliore, il servizio. Tornare dopo quest’infortunio è stata una delle sfide più grandi della mia carriera. Sono rimasta sorpresa da quanto contasse la fiducia. Per ritrovare subito la fiducia, ho scritto una serie di regole che mi hanno aiutato lungo il cammino. Sono arrivate attraverso vari tentativi e sconfitte, ma hanno aperto la strada ad una riflessione e ad alcune intuizioni che sono state sconvolgenti. Come si dice “L’unica tragedia della sconfitta è non imparare nulla da essa”.
I punti per ritrovare la vostra fiducia.
1. Competere. Competere davvero significa lasciate tutto sul campo. Bisogna andare fuori e dare tutto ciò che si ha, anche se non si è al meglio, se non si è abbastanza forti o in fiducia. Spesso è chi da il massimo che vince, non il più forte.
2. Lasciare la paura fuori dalla porta. Non ti portare dietro la paura, è solo un male, ti fermerà. Bisogna dominare la paura, accettare anche che ti possa mettere in posizioni scomode, più e più volte. Non è facile e non si ci può riuscire la prima volta, ma se ci tieni davvero impara dai tuoi errori e alla fine ne uscirai vincitore.
3. Riflettere. Riflettere su cosa bisogna cambiare nella propria vita per arrivare dove si vuole. Valutare i propri errori e cercare di migliorarsi.
4. I dettagli. Visualizzare ciò che si vuole raggiungere è utile. Bisogna visualizzare i comportamenti desiderati e i risultati. Se li visualizzi nella tua testa possono diventare realtà nella vita. Attacca post su tutto, anche sul tuo frigorifero, per aiutare te stesso a visualizzarli.
5. Credete in voi stessi. Mai scommettere contro di te! Bisogna agire, parlare, pensare e comportarsi in modo da dare fiducia a se stessi. Quando l’autoconvinzione manca la strada diventa più dura.
6. Circondarsi di positività e di sostegno. È difficile arrivare da qualunque parte senza il supporto di un team. Costruisci una squadra di “cheerleaders” che ti incoraggino quando sei giù. La mia famiglia e la mia squadra mi hanno incoraggiato quando non riuscivo a vedere dei progressi. Tenere il morale sollevato mi ha permesso di continuare a rimanere forte. In un mondo pieno di persone che ripetono non si può fare, perché non costruire una squadra che dice “Si, si può fare”?
7. Prepararsi. La preparazione è fondamentale, qualunque cosa si stia cercando di raggiungere bisogna partire dal lavoro. Per costruire con successo la tua fiducia, il lavoro da fare è duro, ma deve essere fatto bene. Nel mio caso passo ore sul campo e in palestra, è il prezzo che bisogna pagare per acquisire fiducia, ma questo non è mai tempo sprecato. Se non siete disposti a lavorare, bene, smettete di leggere! Se invece lo siete, continuate pure, siete i benvenuti.
8. Risalire. Lungo la strada di ritorno le sfide saranno tante, e si può cadere. Non preoccuparti. Tieni duro, continua a combattere e non stare giù. Buttarsi a terra non è bello, è un posto sporco dove stare. Cadi 9 volte? Rialzati 10.
9. Ricorda che qualcun altro sta peggio. Proprio quando si pensa “Capitano tutte a me” o che la vita sia ingiusta, ricorda che qualcun altro là fuori sta peggio. Sii felice di avere la possibilità di combattere un altro giorno e non sprecare tempo a dispiacerti per te stesso. Goditi la battaglia.
10. Godetevi la vita. Prendetevi una pausa dalle vostre lotte per odorare le rose. Prendetevi del tempo per fare le cose che vi piacciono. Serve prendersi una pausa, poi tornerete più forti e rinfrescati.
11. Premiati. Regalatevi qualcosa per ripagarvi del vostro impegno. Parlate con voi stessi e ricordatevi quanto state facendo.
Questi punti li ho messi in pratica e sto vedendo i risultati, spero che siano utili anche a voi, usateli per le vostre sfide.
Questo è quanto ha detto e scritto, Venus Williams, vincitrice di 46 titoli WTA, 7 prove del grande Slam e una medaglia d’oro alle Olimpiadi, tutto ciò solo in singolare. Venus è la donna che è riuscita a tornare alla competizione e alla vittoria, nonostante l’età, nonostante quella malattia autoimmune, la sindrome di Sjogren, che l’ha costretta a cambiare vita, abitudini e alimentazione, la donna che è partita dal ghetto ed è arrivata sulla cima dell’Olimpo del tennis solo con le proprie forze.
Ecco, queste parole che già di per se sono uniche e speciali, assumono a nostro modesto avviso, un valore maggiore proprio perché a scriverle è una donna che nella vita ha dovuto lottare davvero, le sue non sono frasi fatti, Venus è l’esempio vivente che il lavoro e i sacrifici alcune volte sono anche ripagati. Ci permettiamo dunque di consigliare di leggere e fare proprie queste parole soprattutto ai più giovani, credeteci se ben metabolizzate vi saranno di grande ispirazione.
Dal canto nostro non possiamo che dire, per l’ennesima volta: Grazie Venus, vero e proprio esempio vivente.