Vera Zvonareva, ancora una volta tra le grandi

A 34 anni e mezzo e con una maternità alle spalle, l'ex numero 2 del mondo Vera Zvonareva è riuscita ad esprimere un gran tennis, raggiungendo le semifinali a San Pietroburgo. Tornerà nuovamente nella top 80.

Dire basta al tennis è troppo difficile e Vera Zvonareva ne sa qualcosa. Senza mai annunciare il ritiro in maniera ufficiale, la russa ha ridotto drasticamente il numero di tornei giocati tra il 2014 ed il 2015, fino ad allontanarsi provvisoriamente dai campi per due anni esatti, fino al 2017.
In pochi, dati i continui infortuni della Zvonareva, avrebbero pensato ad un ritorno nel circuito maggiore a questi livelli. Sebbene sia distante dalla top 10 e dai grandi risultati a cui eravamo abituati in passato, vedere in campo una giocatrice dalla grande personalità come Vera non può che far bene al tennis.

Già a fine 2018 Zvonareva aveva dato buoni segnali, raggiungendo il secondo turno agli US Open partendo dalle qualificazioni, i quarti di finale a Mosca e la semifinale nel WTA 125k di Limoges.
L’ottimo stato di forma ha avuto seguito anche in questa stagione, inaugurata con la semifinale a Shenzhen persa per ritiro contro Alison Riske. Delusione, invece, agli Australian Open, dov’è stata eliminata al primo turno per mano di Astra Sharma.
Una volta terminata la trasferta in Australia, Zvonareva probabilmente ha avuto più tempo per abituarsi ai campi di San Pietroburgo e alle condizioni climatiche completamente diverse.

La russa è entrata in tabellone grazie ad una wild card concessa dagli organizzatori del torneo. Dopo aver superato senza problemi la compaesana Ekaterina Makarova, Zvonareva si è trovata vicinissima alla sconfitta con Julia Goerges, che fino al 6-4 3-1 aveva giocato un match impeccabile senza mai concedere possibilità all’avversaria in risposta.
Proprio quando Vera sembrava vicina ad arrendersi, la tedesca ha iniziato improvvisamente a commettere errori vistosi e ha rimesso in gara la russa, che da quel momento in poi è riuscita anche a giocare in maniera più aggressiva.
Ai quarti ha superato Daria Kasatkina in uno scontro tra la vecchia e la nuova guardia, che però in questo caso non riesce ad imporsi. La semifinale raggiunta a San Pietroburgo dalla Zvonareva è uno dei traguardi più curiosi degli ultimi anni: l’ultima semifinale a livello Premier (o meglio) risaliva alle WTA Finals di Istanbul nel 2011, quando ad eliminarla fu Vika Azarenka.

2014 Australian Open - Day 1
A quasi 8 anni di distanza, la russa mostra di non aver perso le sue capacità dal punto di vista tecnico ma, anzi, di essere migliorata sotto l’aspetto mentale che in passato le ha dato non pochi problemi. Adesso è una donna molto più matura, calma anche nei momenti più complicati, complici probabilmente le esperienze accumulate negli ultimi anni: è diventata madre, ha ottenuto una seconda laurea in  Relazioni Economiche Internazionali dopo quella in Scienze Motorie.
Grazie ai 130 punti ottenuti con la semifinale di San Pietroburgo, persa contro Donna Vekic, Vera Zvonareva entrerà in top 80 e avrà la possibilità di garantirsi l’accesso diretto nel tabellone principale degli slam. Tornare ai livelli di dieci anni fa è quasi impossibile, ma questo risultato potrebbe essere solo un punto di partenza per quella che è la nuova carriera della russa.

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