“Ci vediamo nel 2020, in perfetta salute” aveva detto Markéta Vondroušová dopo che, sul finale della scorsa stagione, aveva deciso di sottoporsi ad un intervento chirurgico per risolvere i problemi al polso sinistro.
Un KO arrivato in un momento delicato della carriera. La finale raggiunta al Roland Garros lasciava ben sperare per il proseguo della sua stagione ma, l’infortunio arrivato durante un allenamento a Wimbledon, ha cambiato “le carte in tavola”.
Il nuovo anno però non si è aperto nel migliore dei modi. In campo in Australia, ad Adelaide, la sua corsa si ferma ai quarti di finale sotto i colpi della padrona di casa Ashleigh Barty.
Prima però, nei sedicesimi e negli ottavi di finale, erano arrivate due vittorie conviventi. La prima contro la teutonica Tatjana Maria, battuta con il punteggio di 6-3, 6-0, la seconda contro l’australiana Aryna Rodionova a cui la Vondroušová non ha lasciato nemmeno un game.
Nella terra dei canguri però l’appuntamento più importante sull’agenda della tennista ceca classe 1999 è quello del 21 gennaio. Debutto agli Australian Open, il primo Grande Slam della stagione, contro Svetlana Kuznecova.
Un sorteggio non proibitivo, almeno sulla carta, con la russa – classe 1985 – che attualmente occupa la 53esima posizione del ranking WTA. Nel 2019, ad Istanbul, Markéta Vondroušová aveva già avuto la meglio sulla rivale: 6-4, 6-3 il risultato finale.
Le premesse per un inizio al massimo, così come si augurava sui social ci sono tutte. E, dopo essere arrivata all’ultimo atto sulla terra parigina lo scorso anno, in questo 2020 l’obiettivo è uno solo: raggiungere la vittoria. Adesso è tempo di tornare alla ribalta, di scalare la classifica e riprendere il cammino laddove è stata costretta ad interrompere.