Wim Fissette è uno dei coach più noti e apprezzati del circuito femminile; non a caso, ha collaborato con tante numero uno del mondo (Kim Clijsters, Victoria Azarenka, Angelique Kerber e Simona Halep, giusto per fare qualche nome) e sta attualmente seguendo la giapponese Naomi Osaka, una delle giocatrici più forti e promettenti nel panorama Wta.
Uno dei segreti per il successo dell’allenatore belga potrebbe essere individuato nell’uso massiccio e puntuale di dati e statistiche al fine di elaborare il miglior piano tattico per ogni match: “Non sempre Naomi (Osaka ndr) iniziava la partita con il piano tattico migliore, per questo voleva lavorare con me. Nel circuito ho la fama di essere un coach “analitico”; è una specie di hobby per me. Cerco di preparare un piano partita corretto, basato sui dati, in modo da individuare due o tre dettagli che possano fare effettivamente la differenza”, ha dichiarato Fissette ai microfoni del portale belga Sporza.
“Mi sono occupato di dati e statistiche sin dall’inizio della mia carriera. In passato guardavo le partite con carta e penna e cercavo di segnarmi dove un giocatore serviva punto dopo punto. Ma da ormai diversi anni nel circuito lavoriamo con “SAP Tennis Analytics”, un software che fornisce agli allenatori tutti i dati e le statistiche sui giocatori. Questi dati consistono in immagini e figure e si basano sulla stessa tecnologia di hawk eye; ogni colpo viene registrato e memorizzato. In questo modo, gli allenatori possono vedere esattamente ciò che vogliono; questi dati ci permettono di preparare in maniera migliore e più accurata la partita, ma ci consentono anche di individuare quali sono gli aspetti di gioco che i nostri stessi giocatori devono migliorare e affinare”.
A giudizio di Fissette, l’uso dei dati nel tennis, pur essendo un fenomeno nuovo, è destinato ad acquisire sempre maggiore importanza: “A differenza di altri sport, l’uso dei dati nel tennis è stato introdotto recentemente, ma è evidente che i giocatori che hanno iniziato a utilizzare i dati in maniera sistematica hanno avuto molto successo. Invece, i giocatori che non lavorano con le statistiche non riescono a raggiungere i risultati che vorrebbero. Non se ne parla molto, ma i migliori tennisti del mondo hanno anche collaborato con società di analisi dati specializzate, in modo da poter servirsi di piani tattici perfetti e fatti su misura. I dati sono importanti nel tennis di oggi, ma la cosa più importante è ancora riuscire a controllare le proprie emozioni. I giocatori devono ancora essere in grado di pensare con freddezza e lucidità nei momenti chiave”.
“Ho iniziato a chiamare “assistant coach” il software di analisi dati. Mi aiuta in alcuni aspetti dell’allenamento, ma alla fine sono sempre io a suggerire al mio giocatore su cosa concentrarsi con maggiore attenzione. Ogni giocatore è differente, da allenatore devi tenerne conto; adattarsi al giocatore è fondamentale. Tuttavia, sono profondamente convinto che i dati diventeranno sempre più importanti nel tennis, mi piace molto lavorarci”.
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