Wimbledon 2021: Barty-Kerber e Pliskova-Sabalenka cecano l’accesso alla finale

Fasi calde del torneo di Wimbledon con le semifinali WTA che come da tradizione si prendono tutta la scena del secondo giovedì di Luciano de Gregorio

Barty-Kerber e Pliskova-Sabalenka sono le due partite che decreteranno la finale del terzo Slam dell’anno in cui, a differenza del Roland Garros, ci sono state poche sorprese con le prime due teste di serie che sono arrivate fino in fondo e due giocatrici che hanno guidato le classifiche negli ultimi anni.

BARTY-KERBER

La semifinale della parte alta è quella con più esperienza, infatti si troveranno di fronte Ashleigh Barty che è alla 84° settimana in prima posizione del ranking mondiale e già vincitrice Slam nel 2019 quando trionfò sulla terra rossa di Parigi e Angelique Kerber ex numero 1 del mondo che vanta nel suo palmares 3 titoli Major tra cui uno conquistato proprio a Wimbledon nel 2018.

Entrambe le giocatrici vengono da due quarti di finale in cui non c’è stata partita ma, se per Barty era facilmente pronosticabile una vittoria in due set sulla connazionale Tomljanovic, a sorprendere è soprattutto Kerber che riporta il suo gioco ad altissimi livelli tornando a difendersi come nelle sue stagioni migliori non lasciando scampo a Muchova. 

Sono 4 i precedenti tra le due tutti abbastanza datati. I primi 2 risalgono al 2017 anno in cui Kerber era al vertice del ranking e Barty iniziava la sua scalata verso le prime posizioni, infatti aveva cominciato l’anno di poco dentro le prime 300 e l’ha concluso nella top 20. 

In quell’anno vinsero un match a testa con la teutonica che si aggiudicò in tre set l’incontro di ottavi del torneo di Brisbane – unico precedente che si è concluso al parziale decisivo – e con l’australiana che si vendicò sul cemento asiatico. Anche nel 2018 vinsero una partita a testa e curiosamente la Kerber si impose nuovamente in Australia mentre la Barty ebbe la meglio di nuovo nello swing asiatico. 

Anche se sono pari nei precedenti questi danno leggermente favorita la tennista australiana poiché è riuscita a sconfiggere l’avversaria nei suoi anni migliori ed ora che lei è cresciuta dovrebbe potersi ripetere, ma sicuramente Kerber non starà a guardare.

PLISKOVA- SABALENKA

Nella parte bassa troviamo due giocatrici che seppur ai vertici della classifica mondiale non hanno mai avuto negli Slam il loro territorio preferito di conquista, spesso condizionate dalla pressione. La seconda semifinale vedrà opporsi la ventinovenne ceca Karolina Pliskova ex numero 1 del mondo e attualmente alla posizione numero 13 del ranking WTA alla ventitreenne bielorussa Aryna Sabalenka numero 4 del mondo. 

Con questa semifinale Pliskova raggiunge almeno una volta il penultimo atto di tutti i Major con la finale conquistata negli Us Open del 2016 come migliore risultato. Sabalenka invece mette a segno il suo miglior risultato nei tornei dello Slam in cui non aveva mai superato il quarto turno.

Le due giocatrici vengono da due quarti diversi ma entrambi vinti agevolmente, specialmente Pliskova che ha giocato forse il suo miglior tennis della stagione mettendo il 70% di prime in campo e vincendo l’83% dei punti. Ha asfaltato la svizzera Golubic grazie ad una striscia di 7 giochi consecutivi tra la fine del primo e l’inizio del secondo set chiudendo poi con un doppio 6-2. 

Sabalenka invece ha avuto più vita dura in un match che prometteva spettacolo con la tunisina Ons Jabeur, che ha incantato tutti nella prima settimana grazie al suo ampio bagaglio tecnico. Gli equilibri si sono rotti nel decimo game del primo parziale quando Sabalenka è riuscita a breakkare la sua avversaria in un game fiume da 20 punti. 

La bielorussa ha provato a prendere subito il largo nel secondo set andando subito avanti di un break recuperato però dalla tunisina nel game successivo. Si è continuato seguendo i servizi fino all’ottavo game in cui Sabalenka ha ottenuto il break decisivo.

Tra le due giocatrici ci sono solo 2 precedenti entrambi risalenti al 2018 e ad appannaggio della bielorussa che, sempre in tre set, ha avuto la meglio sia sul cemento di Cincinnati che sull’erba di Eastbourne. Le due tenniste hanno avuto una stagione agli antipodi infatti mentre la bielorussa è la tennista con più vittorie in stagione (34) Pliskova sta vivendo un’annata difficile in cui si è interrotta la striscia di settimane consecutive in top 10 (230) e in cui ha raggiunto una sola finale – persa senza vincere nemmeno un game contro Swiatek a Roma.

Il match si giocherà molto sui nervi vista la grande occasione di arrivare per la prima volta in finale a Wimbledon. Sarà molto importante mantenere una percentuale alta di prime in campo per Pliskova onde evitare di essere travolta dalle risposte aggressive dell’avversaria.

Luciano de Gregorio

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