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Wimbledon, preview dei quarti femminili

Dopo un avvincente “super Monday”, il giorno in cui qualsiasi appassionato di tennis vorrebbe trovarsi all’All England Club per gustarsi tutti, ma proprio tutti, i match dei grandi campioni, è ora di tirare le somme. Il cerchio si stringe, e, in un martedì tutto “rosa”, scendono in campo le 8 ladies superstiti, rispettivamente sul Centre Court e sul Campo 1, per determinare le 4 semifinaliste che si contenderanno il Venus Rosewater Dish.

Due di loro possono già vantarlo, le altre sono in maggioranza novelline, o forse non proprio, in eventi come questi. Una giornata che potrebbe segnare una linea continua con il passato o una netta rottura, in caso di sorprese fuori programma. Si parte come al solito alle 14, ora locale;

Centre Court: Sharapova/Vandeweghe, followed by S.Williams/Azarenka

Court 1: Bacsinszky/Muguruza, followed by A.Radwanska/Keys

MARIA SHARAPOVA vs COCO VANDEWEGHE

La 28enne moscovita sembra aver ritrovato, in parte, le buone sensazioni che ben 11 anni fa l’avevano portata, ancora adolescente, ad alzare il trofeo, in una storica giornata di luglio del 2004, ma non ha superato nessun test veramente probante, complice un tabellone agevole, ed in parte, decimato. Avrà avuto un sospiro di sollievo nello scoprire che colei che l’aveva estromessa dal Roland Garros, Lucie Safarova, ha ceduto alla 23enne americana Coco Vandeweghe, con un duplice 7/6. Nessuno scontro diretto tra le due, con la russa che parte nettamente favorita, soprattutto per la maggiore esperienza non solo su erba, ma anche su palcoscenici di questo livello. Le quotazioni danno Maria a 1.21, mentre Coco a 4.90. Pronostico: Sharapova vincente in 2 parziali.

SERENA WILLIAMS vs VICTORIA AZARENKA

I precedenti sono impetosi: 16 a 3 per l’americana, ma la partita non è per nulla scontata. Vediamo perchè. Negli ultimi due precendenti, entrambi su terra battuta, rispettivamente a Madrid e a Parigi, Vika è andata molto vicina alla vittoria, dimostrandosi l’unica veramente in grado di impensierire la Serena nazionale. Preda di uno psicodramma tipico del circuito WTA, in terra madrilena, l’Azarenka ha visto sfumare 3 match point, prima di cedere di schianto al termine di una lotta; a Parigi, dopo un set e mezzo di assoluto dominio, è bastata una situazione dubbia per mandare in tilt ogni meccanismo della bielorussa che però, a Wimbledon non ha ancora perso un set. Dall’altra parte Serena, dopo lo spavento contro la Watson nel terzo turno, ha regolato agevolmente la pratica in famiglia. Se la partita va in lotta diventa dura per la bielorussa, soprattutto a livello di nervi, ma la sorpresa potrebbe anche starci, come potrebbe venire surclassata. Pronostico: Serena in 3 parziali.

TIMEA BACSINSZKY vs GARBINE MUGURUZA

Questa potrebbe rivelarsi la sfida di giornata, forse proprio per l’imprevedibilità della stessa. Le quotazioni premiano la spagnola che sembrerebbe favorita, secondo i bookmakers, mentre la classifica premia la svizzera, che la precede di ben 5 posizioni (No.15). Un solo scontro diretto tra le due, proprio quest’anno all’Australian Open, dove prevalse Garbine, 6/0 al terzo. Entrambe si sono ben comportate a Parigi, con la Muguruza che ha perso lottando con quella che sarebbe stata poi la finalista del torneo, Lucie Safarova, e Timea che ha ceduto solo in semifinale a Serena Williams, in un match che ad un certo punto sembrava poter girare per il verso giusto, complice una Williams non in ottime condizioni fisiche.

La spagnola ha avuto la meglio, in ottavi di finale, della danese Caroline Wozniacki con un doppio 6/4, non prima di aver estromesso, nel match più complicato del torneo per lei, Angelique Kerber. La Bacsinszky è uscita vittoriosa invece da una battaglia contro Monica Niculescu, sempre ostica su questi campi grazie ai suoi chop di dritto e rovescio, che hanno creato non pochi problemi alla svizzera che ha prevalso solo 6/2 al terzo. Pronostico: Muguruza in 3 parziali.

MADISON KEYS vs AGNIESZKA RADWANSKA

Questo è in realtà il match più enigmatico di giornata. Una giovane promessa, sotto la guida di Lindsay Davenport, contro una giocatrice affermata reduce dal periodo forse più buio della sua carriera. Aga, la maga, sta ritrovando la sua forma migliore proprio nella superficie a lei più congeniale, l’erba. A Wimbledon ha già raggiunto una finale, nel 2012 ed una semifinale nel 2013, quando uscì di scena, non senza rimpianti, contro la Lisicki. Madison invece sta attraversando una stagione altalenante: dopo la semifinale all’Australian Open, ha raggiunto la finale a Charleston ma non ha confermato il suo buon momento di forma anche sulla terra, che resta per lei la superficie più ostica.

A Madrid ha perso all’esordio da Kaia Kanepi e a Roma non ha superato il secondo turno, estromessa dalla Jovanovsky. Meglio al Roland Garros dove ha ceduto solo alla Bacsinzsky, dopo aver battuto la Bencic, con la quale ha perso, due settimane dopo, ad Eastbourne. A Wimbledon, complice un tabellone abbastanza agevole ed un sorteggio favorevole, non ha ancora affrontato una testa si serie fino ad ora. I precedenti dicono 3/0 per la polacca, ma l’ultimo è datato 2013, prima della vera esplosione dell’americana. Si preannuncia un match equilibrato, ma ci sbilanciamo: Radwanska in due parziali.

Giorgio Lupi

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