Con i tornei di s-Hertogenbosh e Nottingham ha avuto inizio ufficialmente la stagione su erba, quella che ha come coronamento finale il più blasonato degli Slam, Wimbledon. Tra tutte molto probabilmente è proprio questa la superficie più selettiva, all’interno del circuito infatti si può creare una vera e propria distinzione tra coloro che qui danno il meglio e coloro che danno il peggio, senza mezzi termini.
Quest’oggi abbiamo intenzione di dare uno sguardo ai numeri, con il fine di capire quali potrebbero essere le papabili trionfatrici del torneo londinese. Numeri alla mano sembra superfluo precisare che a dominare questa speciale statistica (percentuale di partite vinte a Wimbledon) sono le sorelle Williams, a tal proposito vi basti pensare che nelle ultime 14 edizioni il prezioso vassoio d’argento per ben 10 volte è entrato in casa loro.
1. Con 5 titoli in bacheca e l’ 87,8% di partite vinte, non c’è dubbio che la dominatrice assoluta su questa superficie è l’attuale numero uno del mondo Serena Williams. Se a questi numeri si aggiunge poi la fame atavica di vittorie che da sempre sembra attanagliarla e il desiderio di raggiungere finalmente lo storico record di vittorie Slam detenuto dalla tedesca Steffi Graf (22), risulta palese che ancora una volta è lei la donna da battere.
2. Sull’erba Serena dunque sembra non aver rivali, o forse una ce l’ha, ci riferiamo a sua sorella Venus Williams che qui ha alzato il trofeo al cielo per ben 5 volte ed ha l’ 85,8% di partite vinte. Ovviamente ci rendiamo conto che Venus non è più giovanissima, ha ormai compiuto 34 anni, è affetta da una malattia debilitante che la fa essere poco continua e per di più non vince il titolo dal lontano 2008. Va però precisato che il suo gioco su erba si trasforma e che anche lo scorso anno è stata proprio lei a dar maggiormente del filo da torcere alla vincitrice Petra Kvitova. La definiremmo: Mina vagante.
3. Veniamo ora all’attuale detentrice del titolo, la ceca Petra Kvitova, è lei l’unica giocatrice che qui per due volte è riuscita ad interrompere il monopolio Williams. L’erba è la superficie ideale per il gioco della ceca, come dimostra la parcentuale di partite vinte l’83,8%, il suo servizio e il suo gioco fatto di potenza e di effetti qui raggiunge il picco delle sue insidie. Da tenere d’occhio.
4. Al quarto posto i numeri ci suggeriscono d’inserire la stellina nascente del tennis mondiale Genie Bouchard, ci rendiamo perfettamente conto che vista l’attuale annata della canadese potrebbe sembrare un azzardo, ma con una finale raggiunta lo scorso anno (alla sua seconda appatizione), l’80% di partite vinte e un titolo juniores conquistato qui non tenerla d’occhio sarebbe assurdo.
5. Al quinto posto inseriremmo un duo a dir poco temibile: la tedesca Sabine Lisicki e la russa Maria Sharapova. La prima in qualità di ex finalista e in virtù del suo servizio, la seconda in qualità di ex vincitrice.
A seguire ci sono poi: la polacca Agnieszka Radwanska che a dispetto della sua scarsa potenza fisica in terra londinese ha sempre fatto molto bene; l’ex numero uno al mondo Victoria Azarenka chiamata ad un ritorno ai vecchi fasti; la serba Ana Ivanovic, la danese Caroline Wozniacki, e la rumena Simona Halep. In chiusura possiamo decisamente affermare che gli ingredienti per un grande spettacolo ci sono tutti a questo punto non ci resta che aspettare i risultati del campo.