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Wta Birmingham: Kerber e Pliskova in lotta per il primo titolo su erba

La ceca Karolina Pliskova e la tedesca Angelique Kerber sono le finaliste del torneo Wta Premier di Birmingham: entrambe non hanno mai vinto un titolo sull’erba. A pochi giorni da Wimbledon, analizziamo i percorsi di queste due ragazze, che – visto il loro stato di forma e il loro gioco – potrebbero rivelarsi due mine vaganti nel torneo londinese.
Al suo esordio sull’erba, Angelique Kerber ha dimostrato fin da subito di trovarsi a suo agio nonostante il cambio di superficie. Non è un mistero che la tennista di Brema, sui verdi prati di inizio estate, si trovi perfettamente a suo agio: nonostante non abbia ancora vinto un torneo sull’erba, vanta una semifinale a Wimbledon 2012, dove è stata sconfitta da Agnieszka Radwanska, dopo essere uscita indenne da una sterminata battaglia sororicida contro la connazionale Sabine Lisicki. Da segnalare anche i quarti raggiunti l’anno scorso grazie alla vittoria contro Maria Sharapova. Sull’erba non ha mai vinto alcun torneo, è vero, ma vanta due finali, entrambi nel torneo di Eastbourne: nel 2012 è stata sconfitta dalla outsider erbivora in stato di grazia Tamira Paszek, mentre l’anno scorso ha dovuto cedere all’attacco della promessa americana Madison Keys.

A una prima occhiata, il tennis di Kerber non sembrerebbe molto adatto su una superficie rapida come l’erba: servizio non eccezionale, poca attitudine a rete, un tennis generalmente difensivo e una scarsa ricerca di colpi vincenti; eppure, Angelique è capace di sfruttare le sue armi migliori per rendersi molto pericolosa contro tutte le avversarie: primo, la sua mostruosa capacità di recupero, grazie ai rapidissimi spostamenti che le permettono spesso di ribaltare a proprio favore scambi che, per altre, sarebbero già persi; secondo, la sua peculiare abilità – superiore a tutte le colleghe del circuito – di appoggiarsi alla potenza dei colpi delle avversarie, definendo la traiettoria della palla e generando diagonali e lungolinea chirurgici, con i quali spesso chiude il punto. Non a caso, Angie si trova spesso più a suo agio contro tenniste potenti, che utilizzano colpi piatti e pochi effetti; paradossalmente, avversarie molto meno esplosive come Sara Errani, la infastidiscono molto di più, confondendola con palle corte, back e palle senza peso.

Qui a Birmingham Kerber, testa di serie n. 4, ha avuto un esordio complicato, opposta a un’altra erbivora pura, la bulgara Tsvetana Pironkova, battuta in tre set; pochi problemi nei tre match successivi, nei quali ha sconfitto Jelena Jankovic, Katerina Siniakova e Sabine Lisicki, concedendo appena 6 game a testa.

Ancora più semplice, invece, il percorso di Karolina Pliskova, che non ha concesso alcun set a Zarina Diyas, Carla Suarez Navarro e Kristina Mladenovic, esecutrice della tds n. 1 del torneo Simona Halep. Dopo un periodo di appannamento, coinciso con i grandi tornei sulla terra rossa, la n. 12 del mondo è tornata a dare sfoggio del suo tennis potente e chirurgico, che negli ultimi tempi ha suscitato molti commenti di approvazione, tra cui quello famoso del collega Andy Murray. Il servizio potentissimo, un dritto letale e un rovescio molto preciso sono i punti di forza della 23enne di Praga, che l’hanno proiettata molto rapidamente ai piani alti della classifica, grazie ai risultati sul cemento.

Il problema maggiore di Karolina (che ha una gemella anch’essa tennista, Krystina), è la mobilità in campo: la sua imponente statura (1.86 centrimetri) e il suo corpo slanciato, quasi anserino, le causano non poche difficoltà nei recuperi e negli spostamenti: questo spiega, soprattutto, il suo rendimento meno brillante su una superficie più lenta come la terra rossa (superficie dove comunque ha vinto un titolo, lo scorso maggio, nel torneo di Praga). Sull’erba, però, i suoi difetti sono quasi cancellati dalla sua capacità di prendere in mano gli scambi con intelligenza e aggressività.

La sfida tra Angelique Kerber e Karolina Pliskova si profila decisamente equilibrata: il bilancio del precedenti è di 2 a 2. La ceca si è aggiudicata gli ultimi due incontri, sulla terra di Norimberga, nel 2014, e sul cemento di Sydney a inizio stagione, entrambi vinti in due set. Entrambe nel 2015 hanno già vinto tornei: Angelique Kerber si è imposta a Charleston e a Stoccarda, mentre Pliskova ha trionfato nella città natale, a Praga. Nessuna però ha ancora vinto un titolo sull’erba. In vista di Wimbledon, godiamoci teniamo d’occhio queste due ragazze che si profilano come possibili outsider nello Slam londinese.

Michele Alinovi

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