Ciò che è accaduto sui campi indoor in quel di Katowice ha dello straordinario. Aga Radwanska cede in due set a Camila Giorgi, che la maggior parte delle persone davano per spacciata alla vigilia della partita.
Questo non fa altro che acuire la grandezza del gesto sportivo portato a termine dalla marchigiana, che riesce a domare e dominare la numero uno polacca.
Le statistiche fatte registrare da Camila rendono bene l’idea, soprattutto quando nella voce doppi falli si legge una sola cifra, 5, invece delle solite due, a cui ci aveva abituato da diverso tempo. Il resto lo fanno i vincenti e la grande efficacia della sua prima di servizio, vincente quattro volte su cinque. Allo stesso tempo si rimane amareggiati, non per la cattiva prestazione, anzi, bensì per la discontinuità di prestazioni maturate da qualche anno.
Lungi da noi alimentare polemiche su Camila, il suo padre-allenatore, ecc., specie in questa giornata magnifica per i colori azzurri, che la marchigiana ha contribuito sensibilmente a tenere alti. Il risultato maturato in campo contro Aga, e soprattutto il modo in cui esso è arrivato, non ci permette di fare ciò. La finale di domani contro la Schmiedlova potrebbe sancire una volta per tutte la sua maturazione a livello tennistico, raggiungendo finalmente un risultato dopo lo sforzo in tutti questi anni.
Il cemento polacco ci racconta di una Giorgi che al servizio, specie nei primi game dell’incontro, ha lasciato poco o niente all’avversaria, inanellando ben 10 punti consecutivi, prima che la polacca mettesse a segno il primo 15 in risposta. Ciò è accaduto dopo che la 23enne avesse preso le distanze sfruttando la seconda palla break, guadagnata durante il quinto gioco del match. Nel game successivo ha rischiato di riconsegnare quanto ottenuto all’avversaria, ma il servizio le è venuto in aiuto.
Ha continuato imperterrita con il suo veloce gioco d’anticipo, che sempre l’ha caratterizzata e resa ostica sul veloce, tenendo più o meno agevolmente i suoi seguenti turni di servizio, senza concedere nessuna altra chance ad Agniezska. La partita da Camila è stata vinta nel secondo set, quando ha dovuto tirare fuori tutto il meglio di sé stessa. Dopo aver trovato e sudato il break nel quinto game ha rischiato seriamente di perderlo e probabilmente di veder rovesciata l’inerzia dell’incontro.
La tenacia e la forza mentale della tennista di Macerata le hanno permesso di restare attaccata al match e, dopo aver vinto con il cuore sesto game, ha brekkato nuovamente la prima testa di serie del torneo, mettendo in cassaforte il risultato. Sul 5/2 è andata poi a servire per il match e non deludendo le attese ha vinto. Ora solo la finale la separa dal titolo iridato, contro un’avversaria, che a rigor di logica, non dovrebbe metterla in eccessiva difficoltà, ma sappiamo bene che ogni partita ha sua storia.
(3)Camila Giorgi (ITA) d. (1)Agnieszka Radwanska (POL) 64 62
Di Simone Marasi