Sharapova b. Panova 6-1, 4-6, 7-5
Che rischio per Maria Sharapova. Con un piede fuori dal match, riesce a rimontare quando era sotto 4-1 al terzo set contro la connazionale Panova. Annulla due match point all’avversaria e la spunta 7-5 nel parziale decisivo. Parte benissimo la siberiana. Dopo due games di studio, strappa per tre volte il servizio all’avversaria e chiude il primo parziale in appena 26 minuti con il punteggio di 6-1. Sembra tutto filare liscio per la numero 2 del mondo, ma nel primo gioco del secondo set si fa breccare dalla numero 150 del ranking. Maria non reagisce come dovrebbe e anzi attraversa un lungo passaggio a vuoto, caratterizzato da molti errori non forzati. Il diritto va quasi sempre fuori giri, uscendo dal campo abbondantemente e la prima di servizio smette di funzionare. Sotto di due break sul 5-2 tenta la rimonta ma invano, riuscendo a recuperarne soltanto uno. È troppo tardi e la Panova chiude così il set per 6-4. Il caldo di Melbourne si fa sentire e a pagarne maggior dazio è proprio Masha. Il copione del set decisivo sembra ricalcare l’andamento del precedente. In apertura infatti arriva un altro break della Panova, che riesce a bissarlo successivamente portandosi sul 4-1. Il match sembra ormai avviarsi ai titoli di coda in maniera inaspettata. Lo Slam australiano rischia di perdere un’altra delle protagoniste dopo l’uscita prematura della Ivanovic. Ma la grinta e la ferocia agonistica della siberiana sono proverbiali. Prima recupera un break e poi sul 5-4 per la Panova annulla due match point. L’inerzia della partita cambia. Sharapova sfodera due diritti vincenti che le assicurano il pareggio sul 5-5. Da qui in poi è tutto più facile: Panova si scoraggia e la numero 2 del mondo chiude agilmente gli ultimi due games, aggiudicandosi l’incontro in due ore e mezza di gioco e staccando così il biglietto per il terzo turno. Il tabellone che ha ora di fronte la russa non è per nulla proibitivo. Certo, se il suo rendimento sarà quello di oggi difficilmente arriverà all’atto finale.
Bouchard b. Bertens 6-0, 6-3
La canadese Bouchard sbriga agilmente la pratica Bertens in meno di un’ora, vincendo per 6-0 6-3. Primo set che dura a malapena 24 minuti: non c’è partita. Sembra quasi un allenamento. Eugenie è sempre aggressiva, anticipa i colpi e l’avversaria va in difficoltà non reggendo il suo ritmo. Kiki Bertens tenta di allungare il match nel secondo parziale che inizia col piede giusto strappando a sorpresa il break alla canadese. Ma serve a poco: Eugenie infila 5 giochi consecutivi e si porta sul 5-1. Perde un break che consente all’avversaria olandese di avvicinarsi fino al 5-3. Ma col servizio a disposizione chiude la partita al primo match point. Ora la terzo turno la aspetta un match molto più impegnativo contro la francese Garcia.
Pliskova b. Dodin 7-5, 5-7, 6-4
Fatica anche una delle giocatrici del momento, Karolina Pliskova che contro la diciottenne n.183 del mondo Oceane Dodin se la vede brutta in un match che è un festival del break: sono ben 13 su 34 games giocati. L’inizio per la ceca è promettente: al secondo gioco in risposta piazza il break e sale sul 3-1. Ma il vantaggio dura poco, perché la francesina riesce a sfruttare al massimo l’unica palla break concessa fino a quel momento dall’avversaria: è 3-3. Il set resta in equilibrio fino al 5-5 quando Pliskova accelera e si guadagna tre break point sullo 0-40. Sfrutta il secondo e va a servire per il primo parziale che chiude in 36 minuti. Nel secondo set la partita viaggia a strappi e la supremazia della giocatrice al servizio viene sempre meno. Fioccano i break (saranno 7 in questo parziale) e la Dodin riesce a strappare l’ultimo break alla ceca nel momento decisivo. Anche in questo caso, alla prima occasione sul 5-6, 30-40 fa suo il game e quindi anche il set. L’ultimo parziale inizia come il precedente: break di Pliskova. E come nel secondo però, arriva anche il controbreak della francese al sesto gioco. Questa volta Karolina è più determinata e con rabbia si riprende il vantaggio di un break non concedendo nemmeno un punto all’avversaria al servizio. Questa è la volta buona, Pliskova mantiene calma e servizio, non concedendo più un punto sulla sua battuta. Spreca tre match point sul servizio della francese ma poi chiude lo stesso la partita nel game successivo.
Halep b. Gajdosova 6-2, 6-2
Nessuna sorpresa nell’ultimo match in programma per il torneo femminile. La numero 3 del mondo, la rumena Halep liquida in poco più di un’ora la slovacca naturalizzata australiana Gajdosova. Il primo set si risolve in avvio. Simona strappa subito un break all’avversaria e lo raddoppia nel quindi game: 4-1. Nel secondo l’australiana cerca di restare al passo della Halep ma resiste poco. La differenza tra le due in termini di mobilità e solidità è netta. Il break infatti arriva al terzo gioco. La rumena mantiene alto il rendimento e bissa il break al settimo game, involandosi al traguardo in tutta tranquillità.
Gli altri match
La ceca Hradecka, dopo aver eliminato a sorpresa Ivanovic supera in rimonta anche Polona Hercog. Vince anche la belga Wyckmayer che lascia un set alla spagnola Arruabarrena e ora affronterà al terzo turno la nostra Sara Errani. Passano il secondo turno, tra le altre, Peng, Garcia e Begu.
Risultati secondo turno Australian Open – Wta
Shvedova b. Puig 6-2 7-6
Witthoeft b. McHale 6-3 6-0
Goerges b. Koukalova 6-3 4-6 6-2
Peng b. Rybarikova 6-1 6-1
Makarova b- Vinci 6-2 6-4
Begu b. Siniakova 7-5 6-4
Pliskova – Dodin 7-5 5-7 6-4
Sharapova b. Panova 6-1 4-6 7-5
Hradecka b. Hercog 4-6 6-3 6-2
Wickmayer b. Arruabarrena 6-4 4-6 6-4
Errani b. Soler-Espinosa 7-6 6-3
Diyas b. Schmiedlová 3-6 6-2 8-6
Garcia b. Voegele 6-3 6-4
Mattek-Sands b. Mladenovic 7-6 7-6