Wta Cincinnati: Sharapova resiste quattro game, poi è dominio Barty

La testa di serie numero 1 lascia cinque giochi alla campionessa di Cincinnati del 2011. La siberiana è apparsa ancora lontanissima dalla condizione migliore. L'intensità col diritto e lo spostamento orizzontale sono i problemi più urgenti. Barty invece insegue quelli che sarebbero i primi quarti di finale in carriera nel torneo, l'ostacolo è Annett Kontaveit

Ashleigh Barty supera Maria Sharapova in due set e torna per il terzo anno consecutivo negli ottavi di finale del Wta di Cincinnati. La numero 2 del mondo batte per la seconda volta su tre sfide la russa e lo fa con 6-4 6-1 maturato grazie ad un parziale di 11 giochi a 2 dal 1-3 del primo parziale. Niente fare per la 32enne russa, tornata in Ohio per la prima volta dal 2014. Al terzo match dopo il rientro dal problema all’avambraccio, manca ancora la costanza, soprattutto nel diritto, per far male alla campionessa del Roland Garros. L’australiana, dopo un inizio molto difficile, emerge vittoriosa grazie ad una maggiore profondità con entrambi i fondamentali: è il suo di diritto ad essere più incisivo, sia nella diagonale che dal centro del campo. Per la 23enne si tratta della 40esima vittoria stagionale e la corsa alla vetta del ranking prima dello Us Open è ancora apertissima. Naomi Osaka e Karolina Pliskova sono avvisate.

 

PARTENZA LENTA PER BARTY – Nonostante gli enormi progressi, memore dell’ultimo precedente, in cui vinse dopo aver perso il primo set, è proprio Barty la più fallosa nelle fasi iniziali. Sharapova infatti si salva grazie al servizio nel secondo game, annullando due palle break e subito dopo piazza il primo break dell’incontro. L’australiana impiega in effetti diverso tempo prima di ritrovare le misure, soffrendo l’iniziale aggressività della 32enne siberiana, più solida col colpo bimane, ma comunque in difficoltà nell’impatto in corsa. Le cose cominciano infatti a cambiare quando Barty capisce di dover muovere la propria avversaria orizzontalmente. A questo punto, gli handicap ancora netti della russa vengono fuori e gli errori non forzati aumentano a dismisura. Il 69% di prime in campo, con la realizzazione del 58%, la tiene a galla ancora per poco tempo. In ogni gioco la numero 97 del mondo tenta disperati recuperi proprio grazie alla battuta, ma dal quinto gioco, come detto, tutto cambia. Barty recupera e chiude 6-4 un primo parziale in cui la propria avversaria commette 14 gratuiti. Da fondo arrivano peraltro solamente cinque vincenti, tutti di rovescio, da sommare a tre ace annullati però da altrettanti doppi falli.

A SENSO UNICO – Nel secondo parziale, invece, tutto si fa ancor più scuro per Sharapova. Il sonoro 6-1 ha un sapore amaro non solo nel divario, ma anche nelle chance non sfruttate. Perché quando la fiducia nei colpi di Barty aumenta a vista d’occhio, la cinque volte campionessa Slam reagisce tardivamente, subendo un altro break. Solamente quando il parziale vincenti-errori tocca un pesantissimo 8-18, il dritto comincia a supportare Sharapova. Mancano però la continuità e la possibilità di offrire traiettorie diverse alla propria avversaria con un piano di gioco ben studiato. La profondità del diritto aumenta, ma se Barty riesce a respingere le prime due-tre bordate, riprende pian piano le redini del gioco. La numero 1 del seeding, col diritto, fa la partita, e quando l’avversaria sciupa quattro palle break nel terzo game del secondo set, il match diventa effettivamente a senso unico. Col passare dei minuti, la tennista aussie usa con crescente convinzione anche il dritto a sventaglio. Nello spostamento verso sinistra Sharapova ostenta difatti grande lentezza, servendosi male anche dello slice per cambiare il ritmo. Dopo 89 minuti gioco alza le braccia al cielo la Barty, per terza volta agli ottavi del Southern & Western Open. In passato perse da giocatrici come Caroline Wozniacki e Simona Halep, ma quest’anno, contro Annett Kontaveit, l’occasione è ben più ghiotta. In attesa del match di questa notte di Naomi Osaka, la tennista nata nel Regno Unito si riavvicina alla posizione mondiale, che in Ohio potrebbe essere agguantata anche da Karolina Pliskova. Per Maria Sharapova si chiude invece con poca fiducia acquisita la tournée americana. Un primo e un secondo turno tra Toronto e Cincinnati, dove raggiunse due finali tra il 2011 e il 2011, vincendo nella seconda occasione. In Ohio Alex Kutsnetzov si è seduto sulla sua panchina, ma prima degli Us Open si vocifera che Sharapova possa tornare ad allenarsi con Riccardo Piatti.

 

Sharapova, Riccardo Piatti

 

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