WTA Doha, Coco Gauff in finale con Pegula. E sul futuro…

Coco Gauff, enfant terrible degli USA continua il suo processo di crescita e maturazione anche se, nonostante la giovane età, qualcuno già la considera una vera e propria veterana del circuito.

L’erede delle Sorelle Williams, così come è stata subito definita, ha chiuso la sua avventura in singolare a Doha dove ha superato Petra Kvitova in un match davvero combattuto nonostante il risultato del primo set prima di cedere il passo a Veronica Kudermetova.

Non è mai facile giocare contro un’avversaria mancina ha rivelato la stessa Coco Gauff al termine della sfida contro la ceca: “Di solito ho difficoltà ha colpire contro tennisti mancini. Non c’era nessuna con cui allenarsi in questo caso ma mi ha aiutato molto aver giocato, proprio contro un mancino, il doppio”.

E, a proposito del circuito del doppio, la statunitense ha le idee ben chiare: “Gli impegni sono più facili da gestire perché si ha un giorno in più di riposo nel mezzo e questo permette di sentire meno la tensione fisica” spiega. Poi aggiunge: “Credo sia per questo motivo che più giocatori di alto livello si iscrivano anche in quel tabellone. Le sfide sono difficili ma fisicamente meno intense di quelle del singolare”.

Idee ben chiare anche per il futuro. L’obiettivo resta fare bene sulla terra parigina ma prima di volare in Francia per il secondo Slam dell’anno il doppio impegno “casalingo” tra la California e la Florida con gli impegni ad Indian Wells e Miami. Prima però c’è da affrontare l’ultimo atto del torneo del Qatar in coppia con la connazionale ed amica Jessica Pegula. E, ad accomunarle anche un rituale extra campo. Entrambe, infatti, hanno rivelato di tenere un diario.

“Lo scrivo da quando avevo 7 anni ma senza obblighi. A volte scrivo tutti i giorni a volte invece per alcuni periodi non lo faccio. Porto però sempre il mio quaderno con me” racconta Coco Gauff. Mettere nero su bianco i proprio sentimenti può esser molto utile, a me piace farlo” continua prima di concludere: “Non so quanto tempo passi a scrivere Jessica ma ha letto il suo articolo su Player’s Tribune e lo ho trovato molto commovente. Non deve esser stato facile per lei”.

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