SARA ERRANI DOMINA, POI CROLLA – Al primo match ufficiale nel circuito dopo otto mesi di stop forzato, una sconfitta amara per Sara Errani. Battuta d’arresto che può essere comunque considerata come un incidente di percorso. Tenere alto il livello di gioco e non avere cali di concentrazione è tutt’altro che semplice quando non si ha sulle gambe il ritmo partita e si deve recuperare l’abitudine alle partite ravvicinate. Sarita aveva avvertito buone sensazioni nell’incontro di Fed Cup della scorsa settimana, nonostante il risultato alla fine abbia premiato Belinda Bencic, e altrettanto è accaduto oggi contro la serba Ivana Jorovic. Ci sono state due partite nella partita: la prima dominata da Sara Errani, che è stata avanti 6-4, 3-0, 40-0, poi il crollo. Dall’opportunità mancata per il 4-0, una striscia di 11 giochi a 1 per la croata che, dopo essere stata a un passo dal baratro, ha ribaltato le sorti del match fino al 5-0 nel terzo. In evidente difficoltà al servizio, con le percentuali realizzative ai minimi termini, l’azzurra ha lottato su ogni punto ma non è bastato. Sara Errani ha tentato una disperata rimonta, ma la speranza dell’aggancio si è spenta sul 5-2.
MUGURUZA SCACCIA L’INCUBO YASTREMSKA – Garbine Muguruza in rimonta su Dayana Yastremska. La tennista iberica nei due precedenti confronti diretti aveva rimediato altrettante sconfitte e senza vincere un set. In questo articolo avevamo esaminato i precedenti tra la ex numero 1 e l’ucraina che, in caso di vittoria odierna, sarebbe diventata la vera e propria bestia nera dell’iberica. Alla fine a prevalere sono state la maggiore concretezza e l’esperienza della Muguruza. La due volte campionessa Slam ha pasticciato nel primo set, commettendo troppi errori con il dritto. Dall’altra parte del campo, Dayana Yastremska è riuscita a mettere in difficoltà la spagnola quando si è costruita con pazienza il punto e ha costretto l’avversaria agli scambi più prolungati. E’ durato fino al 6-4. La diciottenne di Odessa ha pagato a caro prezzo un improvviso cambio nell’impostazione del gioco: la fretta di mettere a segno immediatamente il vincente non sempre paga. La strategia a tutto rischio ha fruttato poco all’ucraina, che ha superato i 50 gratuiti (ben 11 i doppi falli) e piazzato una bassa percentuale di prime. Un dato, quest’ultimo, che spiega gli 8 break subiti da Dayana Yastremska. Nonostante si sia trovata sotto di un set, la Muguruza ha riordinato le idee, e grazie anche a quel dritto che prima non voleva saperne di funzionare, ha innalzato i ritmi per togliere il tempo alla più giovane avversaria. Pareggiare i conti e allungare al terzo set non è stato affatto complicato per la tennista spagnola. Ancora più semplice il parziale decisivo, nel quale la campionessa di Wimbledon 2017 si è anche potuta permettere il lusso di restituire il break di vantaggio (centrato nel secondo gioco e gentilmente reso appena dopo) con una palla corta priva di senso e orribile nell’esecuzione. Fino al 5-2 è stato dominio iberico, con Dayana Yastremska sempre più ostinata a forzare tutto in modo scriteriato. L’ucraina ha trovato i vincenti quando aveva oramai un piede e tre quarti fuori dal torneo: un match point salvato nell’ottavo game e ben 5 nel nono, quando la Muguruza è andata a servire per il secondo turno. Il sesto nel gioco, e settimo in totale, è stato quello buono.
FUORI SEVASTOVA, SI SALVA KASATKINA – La prima testa di serie a salutare il torneo è stata Anastasija Sevastova. Per la lettone, numero 10 del seeding, la sconfitta odierna per mano si Su-Wei Hsieh, ha sancito la seconda eliminazione consecutiva al primo turno. Era già accaduto a Doha e la lettone in Qatar si era arresa ad Anna Blinkova. Meno sorprendente, per quanto netta, la battuta d’arresto odierna. Il gioco della Hsieh può infastidire la Sevastova e annullare le trame quasi speculari della numero 12 del mondo. Daria Kasatkina a fatica su Magdalena Frech, polacca numero 180 Wta e proveniente dalle qualificazioni. Luci e ombre nella prestazione di Daria Kasatkina che, dopo un primo set tutto sommato convincente, ha vanificato tutto con un secondo parziale horror macchiato da 26 errori gratuiti e spesso grossolani. La tennista di Togliatti è stata a un passo dalla sconfitta, quando Magdalena Frech si è trovata avanti 4-1 nel set decisivo. Qualche problema da parte della polacca nella gestione del vantaggio e la maggiore esperienza e convinzione di Dasha hanno fatto la differenza e accompagnato la Kasatkina al 6-4 finale. Per la giocatrice di Togliatti è stata la prima vittoria stagionale.
LE ALTRE PARTITE – Suicidio tennistico di Ekaterina Makarova. La tennista russa ha annichilito Aliaksandra Sasnovich con un bagel nel primo set e nel secondo conduceva 5-3. La Sasnovich si è salvata con un filotto di 4 giochi a zero e ha rimandato tutto al terzo. Ekatrina Makarova, ancora una volta, è crollata nella fase finale del parziale. Dal 4-2 ha nel male concesso il bis, incassato 4 games uno via l’altro e perso così il match. Staccano il pass per il secondo turno anche Kiki Mladenovic, Lesia Tsurenko (che ha beneficiato del ritiro di Yulia Putintseva a inizio secondo set), Saisai Zheng, Alizé Cornet, Viktoria Kuzmova, Belinda Bencic ed Eugenie Bouchard.
Risultati:
K. Mladenovic b [WC] F. Al Nabhani 6-1 6-1
S. Zheng b A. Tomljanovic 6-2 4-6 7-5
L. Tsurenko b Y. Putintseva 6-3 2-0 (Ritiro)
A. Sasnovich b E. Makarova 0-6 7-5 6-4
S. Hsieh b [10] A. Sevastova 6-4 6-2
A. Cornet b T. Babos 6-4 6-3
V. Kuzmova b [Q] B. Pera 7-6 (2) 7-6 (3)
[11] D. Kasatkina b [Q] M. Frech 6-3 3-6 6-4
B. Bencic b [Q] L. Hradecka 6-4 7-6
[Q] I. Jorovic b [WC] S. Errani 4-6 6-4 6-2
[12] Muguruza b D. Yastremska 4-6 6-3 6-3
[WC] E. Bouchard b V. Lapko 6-3 6-4
6 comments
Come è possibile..
Tanti mesi ferma e il cemento non è la superficie migliore per ingranare.
Giuliana Cau ma stava così tanto avanti…
Non è facile dopo otto mesi. Ha bisogno di tempo per recuperare il ritmo partita e tenere alta la concentrazione. Credo sia un semplice incidente di percorso. Ci può stare dopo uno stop così lungo, anche se è una sconfitta amara
Marinella Di Felice ci vuole tempo. Alla fine è da oltre un anno che gioca a singhiozzo, quindi rientrare e ‘spaccare’ alla prima è impossibile, soprattutto alla soglia dei 32 anni.
Ivana