Raggiunte le semifinali del “masterino”, il WTA Elite Trophy, ultimo torneo del circuito in terra cinese che apre le porte alle WTA Finals 2023. Il torneo è riservato alle protagoniste della stagione WTA che non hanno ottenuto il pass per le WTA Finals. Erano 12 inizialmente le tenniste impegnate nel torneo, 11 qualificate tramite ranking – le tenniste posizionate dalla decima alla ventiquattresima posizione della race – inoltre, in tabellone, c’era anche una wildcard assegnata ad una tennista di casa. L’ultima edizione prima della pandemia e delle vicende connesse al caso Peng Shuai, disputata nel 2019, aveva visto il successo dell’attuale numero 1 al mondo, la bielorussa Aryna Sabalenka, la quale aveva battuto in finale Kiki Bertens. Il WTA Elite Trophy, così come le WTA Finals, si gioca con la formula del round robin. Le dodici protagoniste sono state suddivise in quattro gruppi da tre giocatrici. La vincitrice di ogni gruppo si è qualificata per le semifinali. Per ció che concerne la questione punteggi, le tenniste hanno ricevuto 40 punti per ogni match di round robin giocato, a cui sono stati aggiunti ulteriori 80 alle vincitrici. La campionessa del WTA Elite Trophy conquisterà 460 punti da sommare a quelli ottenuti nel round robin, mentre la finalista perdente guadagnerà 200 punti in aggiunta a quelli della fase a gironi.
Nell’ultima giornata dei round robin, nel Gruppo Camelia, la brasiliana Haddad Maia ha battuto in un’ora e 37 minuti di gioco la francese Caroline Garcia. Beatriz ha così chiuso il girone davanti alla transalpina ed alla statunitense Madison Keys – t.d.s. n. 2 – Durante il match, Haddad Maia ha ottenuto risultati migliori al servizio – 62,5% di prime messe in campo con il 77,1% dei punti ottenuti – ed ha risposto con continuità alla seconda di servizio di Garcia – per la francese 8 ace ma anche 6 doppi falli ed appena il 37% di punti vinti con la seconda – Per entrambe è stato il primo incontro, avvenuto sicuramente in un’occasione speciale. Garcia fatica molto, soprattutto durante il primo set in cui non riesce a trovare il modo di arginare la potenza della brasiliana, ció le ha comportato scarsa fiducia e troppi errori non forzati. Il secondo parziale si presenta sin dalle prime battute decisamente più equilibrato con i turni di servizio a scandire il punteggio fino al nono gioco quando, alla quarta opportunità, Haddad Maia torna a strappare la battuta alla francese salendo 5-4. Caroline però non molla, gioca il miglior game del match e centra il contro-break addirittura a zero. Nel gioco successivo – l’undicesimo – annulla altre quattro palle break e si deve ricorrere al tie-break per decidere la semfinalista: la brasiliana ritrova il bel tennis del primo parziale, si costruisce un solido vantaggio – 4-1, 5-2, 6-3 – e chiude per 7 punti a 4 al secondo match-point su un diritto incrociato affossato in rete da Garcia. Per Haddad Maia, adesso, al penultimo atto del torneo, la russa Daria Kasatkina.
Nel Gruppo Rosa ha deciso un derby russo con Veronika Kudermetova – t.d.s. n.5 – che benchè già tagliata fuori dai giochi, ha sconfitto per 6-4, 3-3, 7-5, al termine di una battaglia di quasi tre ore, Liudmila Samsonova – t.d.s. n.4 – scatenando l’entusiasmo del pubblico di casa, perché grazie a questo risultato la cinese Zhu Lin – t.d.s. n.12 – in tabellone grazie ad una wild card, corona il sogno di raggiungere una fantastica semifinale, chiudendo il girone al primo posto in virtù di una migliore differenza set. Samsonova sbaglia moltissimo e si vede, ma soprattutto si sente, anche perché il pubblico di casa inizia a crederci: Kudermetova, spinta da ció ne approfitta, resta concentrata e vince 19 degli ultimi 23 punti che si traducono nei cinque giochi di fila che le permettono di chiudere 7-5 nel parziale decisivo sull’errore di rovescio della sua avversaria e di fare un bel regalo a Zhu Lin.
Il pubblico del Zhuhai Hengqin International Tennis si riserva un’altra gioia perché in chiusura di programma, nel Gruppo Orchidea, ha staccato il pass per il penultimo atto del torneo anche l’altra padrona di casa, Qinwen Zheng – t.d.s. n.7 – che si è imposta con lo score 6-4, 1-6, 6-2, in due ore esatte di gioco, sulla lettone Jelena Ostapenko – t.d.s. n.3 – conquistando il primo posto nel girone proprio davanti alla lettone e alla croata Vekic – t.d.s. n.10 – Grandi numeri al servizio per la giovane cinese: 11 ace contro 5 doppi falli, il 66,2% di prime in campo con il 71,4 dei punti conquistati. Ció significa, come detto prima, che si assisterá ad un derby tutto cinese in semifinale.