WTA Elite Trophy Zhuhai: Errani e Vinci presenti al torneo della discordia

Le due italiane saranno presenti al cosiddetto "Master B" di Zhuhai: tanto discusso per format e affluenza ma con premi, formula e location tutte nuove: salutata Sofia, 12 giocatrici in 4 gironi e 700 punti alla vincitrice. Sarà il WTA Elite Trophy Zhuhai all'altezza delle aspettative più rosee?

Con il recente exploit tutto italiano agli U.S.Open e l’immediatamente successivo annuncio di Flavia Pennetta riguardante il suo ritiro a fine stagione, il 2015 sembrava giunto ormai al termine tra sentimenti contrastanti e comunque una buona dose di orgoglio sportivo nazionale, e se la qualificazione in zona Cesarini della Pennetta per i WTA Championships di Singapore ha prolungato di qualche settimana il commiato per la brindisina, a rinvigorire almeno in parte la voglia di tennis femminile di un solitamente spento Novembre potrebbe servire il cosiddetto “Master B” di Zhuhai in Cina, con le altre due portavoce del tennis italiano Sara Errani e Roberta Vinci presenti al via della competizione.

Per chi ancora non fosse pratico dell’argomento: il “WTA Elite Trophy Zhuhai”, che da questo 2015 verrà disputato dal 3 al 8 Novembre e andrà a sostituire il “WTA Tournament of Champions” di Sofia, dovrebbe vedere impegnate le 11 tenniste comprese tra la 9° e la 19° posizione del ranking più una wild card – sarà la tennista di casa Saisai Zheng, attualmente al N.76 WTA – che andranno a comporre quattro gruppi da tre giocatrici dai quali emergeranno le quattro semifinaliste per la fase finale ad eliminazione diretta.

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Nonostante la formula che potrebbe incentivare già di per sé gli spettatori a seguire un torneo tra giocatrici sicuramente di assoluto valore, le aspre critiche che si susseguono ormai da anni a proposito di questa discussa rassegna lasciano sempre dietro di loro molto scetticismo, alimentato ulteriormente dai tanti avvicendamenti nella entry list (vista la non obbligatorietà di partecipazione a fronte di una multa di “soli” 50.000$ evitando comunque lo “zero” nella 16esima casella dei tornei “mandatory”).

Che non ci sia mai stato un rapporto idilliaco tra tennis e pubblico asiatico non è una novità, anche se è ormai appurata la volontà dei circuiti maggiori di estendere a macchia d’olio la popolarità dello sport del tennis ai panorami asiatici, forti di un discreto serbatoio economico e di un potenziale bacino d’utenza davvero considerevole. 

Il nuovo format della competizione, tuttavia, prevede un montepremi superiore ai 2 milioni di dollari, e ben 700 punti garantiti a colei che riuscirà ad alzare il trofeo al termine dei 4 incontri previsti, e sicuramente la scelta di Zhuhai, città fiore all’occhiello del panorama cinese rispetto ad una tiepida Sofia, potrebbe permettere un ulteriore salto di qualità oltre che una decisiva apertura verso e da quei paesi che fino ad ora sono identificati correntemente come un fiume di danari fine a se stesso, non trascurando, oltretutto, la splendida struttura e l’impianto tennistico all’avanguardia di cui si può vantare.

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Vedremo all’opera sul cemento cinese, visti anche i forfait di Timea Bacsinszky e Ekaterina Makarova per infortunio, Venus Williams, Carla Suarez Navarro, Karolina Pliskova, Caroline Wozniacki, Madison Keys, Elina Svitolina, Jelena Jankovic, Andrea Petkovic e Svetlana Kuznetsova, oltre naturalmente alle già citate Errani, Vinci e Zheng.

Gli elementi per un bello spettacolo ci sono tutti, e magari lo scetticismo della vigilia riguardante uno scarso afflusso sugli spalti sarà smentito: resta comunque da vedere quale sarà l’effettiva condizione delle tenniste impegnate, molte giunte in Cina non al 100% oppure senza troppa benzina nel serbatoio, e forse è proprio per questo che si può sperare in un nuovo exploit italiano, con le due azzurre che hanno buone chances di fare incetta di punti importantissimi per ritrovare la Top10, nel caso della Errani, o di raggiungerla per la prima volta in carriera nel caso della Vinci, andando a coronare un altro grande sogno e portandola ancora un gradino più in alto nella sua splendida carriera dopo la finale di Flushing Meadows.

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