Il 22 Ottobre avrà inizio il Master femminile di fine anno. Il ricchissimo torneo asiatico, che per il terzo anno di fila farà tappa a Singapore, vedrà ai nastri di partenza, mai come quest’anno, un parterre per alcuni tratti “inedito”. Dimentichiamoci nomi quali Serena Williams, Maria Sharapova o Petra Kvitova che, da tanti anni a questa parte, ci eravamo abituati a leggere come presenze più prestigiose, e lasciamo spazio alla “nuova” guardia, ossia a giocatrici che, per risultati e piazzamenti importanti, si sono dimostrate le più forti dell’intera stagione tennistica. Simona Halep, Garbine Muguruza, Karolina Pliskova, Elina Svitolina, Venus Williams, Caroline Wozniacki, Jelena Ostapenko e Caroline Garcia: ecco le pretendenti al titolo. La formula di gioco sarà sempre la stessa: ci sarà una prima fase a gironi, ciascuno composto da quattro giocatrici. Le prime due classificate di ciascuno di questi, poi, si affronteranno ad incrocio nella fase successiva, che sancirà, così, le due finaliste. Proviamo ad analizzare le possibilità di ciascuna
SIMONA HALEP– La tennista rumena, con 5675 punti accumulati, si pone come qualificata numero uno. La sua annata è stata ricca di tanti ottimi risultati, a seguito dei quali ha raggiunto ottimi obiettivi per poi, forse, finalizzare poco (tante le finali perse, in tornei molto prestigiosi). La stagione su terra, superficie che da sempre le è stata la più congeniale, le ha regalato tante gioie ed altrettanti dolori. Ha ottenuto il titolo al Wta premier mandatory di Madrid, unico trofeo collezionato quest’anno, la finale a Roma (dove è stata sconfitta da Elina Svitolina) e, più importante di tutte, la finale al Roland Garros, la seconda della sua carriera.
Se tre anni fa era stata la più quotata Maria Sharapova a toglierle la gioia di entrare nell’olimpo delle campionesse slam, quest’anno ha invece dovuto fare i conti con Jelena Ostapenko, che l’ha sconfitta clamorosamente, in una partita praticamente già finita. Le sue chances di trionfo non possono che essere elevate. Malgrado le varie difficoltà riscontrate, ha saputo esprimere un gioco sempre solido e fisico. Ha lottato come non mai nella sua personale corsa verso la prima posizione del ranking, finalmente agguantata qualche settimana fa, in quel di Pechino. Forse questa grande soddisfazione potrà rappresentare per lei un trampolino di lancio verso la vittoria, aiutandola, magari, a scrollarsi di dosso quella fastidiosa denominazione di “eterna incompiuta”.
GARBINE MUGURUZA: La tennista spagnola, che per un breve tratto si è messa in testa la corona di numero uno, ha vissuto la miglior stagione della sua carriera. A differenza delle sue varie colleghe, le sono stati riconosciuti tutti i meriti. Il suo breve dominio è apparso più che giustificato: il suo talento, d’altronde, non può essere messo in dubbio. Dopo la vittoria al Roland Garros dello scorso anno, era da tutti attesa per la prova del nove.
Tutti si chiedevano se quella vittoria fosse stata semplicemente una casualità. Garbine non ha però deluso le aspettative e si è aggiudicata il torneo di Wimbledon, di incommensurabile prestigio. Si è poi ripetuta, nell’estate americana, in quel di Cincinnati. Il gioco potente, l’imponente fisicità e il tipico carattere da combattente ci sono tutti. Se riuscirà ad esprimere il tennis dei giorni migliori, senza alcun dubbio è da considerare come la favorita numero uno.
KAROLINA PLISKOVA– Da qualche anno a questa parte, è divenuta a pieno titolo una top player. Ha ottenuto quest’anno ottimi risultati, sollevando tre importanti trofei, rispettivamente a Brisbane, Doha ed Eastbourne. La tennista ceca ha stoffa da vendere. I suoi fendenti di diritto e rovescio, accompagnati dal potentissimo servizio, che la colloca tra le migliori battitrici di tutto il circuito, la rendono una giocatrice dal grandissimo potenziale.
Ma si sa, la vita non può sempre darti tutto. Karolina può vantare mezzi fisici superiori a molte delle sue rivali ma, allo stesso tempo, sembra peccare un pò del cosiddetto “killer instinct”. Ciò non significa che non possa essere in grado di mettere a referto qualche exploit, lasciando tutti di sorpresa. La probabile sudditanza psicologica, però, la pone qualche gradino sotto alle primissime favorite.
ELINA SVITOLINA– Senza alcun dubbio è da considerare come l’autentica mattatrice di tutto l’anno tennistico. In una stagione che l’ha quasi sempre vista partecipe degli atti conclusivi dei tornei a cui ha preso parte, Elina ha fatto razzia di titoli, ponendosi sul gradino più alto del podio in ben cinque occasioni, rispettivamente a Taipei, Dubai, Istanbul, Roma e Toronto.
La qualità di gioco, mostrata con grandissima continuità, ha saputo lasciare a bocca aperta. Malgrado non sia dotata del classico gran colpo, sa fare tutto molto bene. Da giocatrice completa qual è, si è issata fino alla terza posizione mondiale (oggi è quarta), giocandosi anche le sue possibilità di salire in vetta. Sicuramente si tratta di una da non sottovalutare, da tenere d’occhio.
VENUS WILLIAMS– Un nome, una garanzia. Impossibile non tenere in considerazione una giocatrice di questo calibro. Le due finali slam raggiunte, perse a Melbourne prima (per mano della sorella Serena) e a Wimbledon poi (si è dovuta arrendere a Garbine Muguruza), sicuramente non sono un caso. Nonostante non sia riuscita a sollevare alcun trofeo, Venus ha espresso un ottimo gioco per tutta la stagione.
La classe innata e il tennis sopraffino non sono affatto una novità e potrebbero spingerla ovunque, se non fosse, però, per i 37 anni compiuti. La prontezza fisica a questi livelli può fare la differenza e, essendo non più giovanissima, la tennista americana potrebbe pagare qualcosa da questo punto di vista. L’esperienza e l’abitudine a calcare palcoscenici così importanti potrebbero venirle in soccorso nei momenti più difficili. Ci aspettiamo sicuramente una grande presenza da parte sua.
CAROLINE WOZNIACKI– La danese è stata protagonista di una stagione a dir poco tormentata, durante la quale non è riuscita a scrollarsi di dosso la fama di eterna incompiuta. Tante le finali perse (più di una delle quali per mano di Elina Svitolina), innumerevoli le occasioni mancate e soltanto un titolo portato a casa, in quel di Tokyo.
La continuità e la solidità in controbattuta, caratteristiche peculiari del suo gioco, l’hanno portata ad ottenere la qualificazione. Francamente ci sentiamo di dire che le sue speranze di vittoria sono ridotte all’osso…ma mai dire mai.
JELENA OSTAPENKO– Ad inizio stagione nessuno si sarebbe aspettato di vedere questa giovane lettone sul tetto della scena mediatica. Alona ci è però riuscita quando, in primavera, ha sollevato il trofeo del Roland Garros, battendo Simona Halep in una clamorosa finale. Compagine parigina a parte, però, il resto della stagione è stato un pò piatto, forse giustamente.
Raggiungere un simile traguardo è più che sufficiente per una tennista che, a soli 20 anni, ha ottenuto il primo slam della carriera e ha agguantato la top ten, suo best ranking. Ha un gioco potente, che può essere molto imprevedibile. Qualche piccolissima chance vogliamo riservagliela.
CAROLINE GARCIA– La tennista francese è riuscita ad agguantare la qualificazione grazie alla doppietta Wuhan-Pechino, durante la quale ha espresso un gioco devastante, strappando di fatto il posto alla Konta. Proprio come la sua poco più giovane collega lettone, si tratta della sua prima partecipazione alla FInals, proprio come il suo esordio in top ten. Può fare davvero bene, dando filo da torcere a ciascuna delle altre.
Tutte sono ai nastri di partenze, pronte a fare bella figura e a sfoderare il loro tennis migliore. Le prospettive di assistere ad un grande torneo ci sono, eccome se ci sono. Non a caso si tratta delle migliori otto giocatrici del circuito. Che vinca la migliore!
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io tifo Garcia e Ostapenko