Se nella prima giornata delle WTA Finals i pronostici del Red Group erano stati rispettati, con la vittoria delle favorite Halep e Williams, lo stesso non si può dire di oggi. Da una parte la rediviva Ana Ivanovic, uscita a testa alta nel suo match di esordio ha avuto la meglio sulla canadese Eugenie Bouchard, ormai ad un passo dallo strapiombo, con due match persi e nessun set racimolato; dall’altra, la rivelazione degli ultimi due anni, Simona Halep, ha completamente surclassato la numero uno del mondo Serena Williams, apparsa in condizioni pessime, in un match caratterizzato dai tanti errori dell’americana, ma da un invidiabile cinismo tennistico della romena, che pone fine alla striscia di vittorie consecutive della panterona nel Master, ferma a 16. Serena infatti non perdeva da ben 6 anni, quando dovette cedere in finale a sua sorella Venus, a Doha.
L’ultima volta che la Williams era uscita da un campo da tennis, avendo raccolto appena 2 games, risale al 1998, quando l’americana aveva appena 16 anni, contro la Kruger. Serena Williams aveva vinto gli ultimi 18 match contro una Top10, 28 degli ultimi 29, 37 degli ultimi 39. Solo Victoria Azarenka l’aveva battuta in 2 anni.
Le volte in cui Serena aveva subito un 6-0 (bagel), prima di oggi erano 7: 1997 dalla Balleret, 1999 da Mary Joe Fernandez, 2005 dalla Jankovic, 2007 dalla Henin, con cui poi vinse, a Miami & Schnyder, 2008 da Venus e nel 2013 dalla Medina Garrigues, a Madrid.
Serena sembrerebbe quasi praticamente spacciata. Pur vincendo domani in 2 set contro la Bouchard, la Halep potrebbe permettersi di perdere in 3, ma anche in 2, per passare come prima, mentre la Ivanovic, passerebbe come seconda solamente (mettendo in conto la vittoria in due parziali della Williams) nel caso in cui vincesse in due set.
Passando ai match di giornata, non sarebbe possibile trovare un aggettivo adatto a definire la debacle di Serena Williams. Pazzesco. Non ci sono altri aggettivi per definire quanto accaduto nel primo match odierno. Simona Halep annichilisce un’irriconoscibile Serena Williams in poco più di un’ora di gioco, lasciandole appena due game.
Lincubo per Serena comincia sin dal primo game. Lace che apre la partita è lunica cosa da ricordare in un parziale che si conclude in appena 20 minuti con un bagel della Halep che assiste quasi incredula ai 21 errori gratuiti dellavversaria e non deve nemmeno faticare per guadagnarsi e amministrare lampio vantaggio. Anche il secondo set comincia nel peggiore dei modi per lamericana. Quarto break per Simona e 2-0. Finalmente Serena riesce a interrompere lemorragia di game e lancia un urlo belluino per scuotersi. La scossa però non arriva e il tracollo si completa quando la Halep sventa la palla del possibile 3-3 e strappa di nuovo il servizio alla rivale. 4-1 in 48 minuti che diventa, poco dopo, un impronosticabile 6-2.
E il miglior match della mia carriera. Mi sono divertita tantissimo oggi, ringrazio tutto il pubblico, senza il vostro supporto non avrei potuto giocare così oggi.” ha affermato la Halep a bordo campo. “Grazie per essere qui,non ho parole per descrivere il mio stato danimo. Sono stata aggressiva per tutta la partita, impedendole di prendere possesso del gioco.
Vittoria indimenticabile per Simona che ipoteca la semifinale con una gara di anticipo. Non male per un esordiente nel Masters. Per Serena una sconfitta apparentemente inspiegabile da dimenticare in fretta e che rende più difficile la qualificazione.
“Imbarazzante definirei il modo in cui ho giocato oggi. Semplicemente imbarazzante. Il mio dritto non era centrato oggi, discontinuo e falloso nei momenti importanti, se ce ne sono stati.” ha affermato la Williams “E’ andato in vacanza in anticipo. Il mio servizio era non più efficace di quando giocavo nelle categorie giovanili. Ad essere onesti, francamente, non vedo l’ora di poterla affrontare di nuovo, dato che forse tornerò a casa a causa di questa sconfitta. Mi allenerò duramente”.
Domani Serena scenderà di nuovo in campo per giocarsi la qualificazione alle semifinali, contro Eugenie Bouchard, non prima delle 13.30, ora italiana.
Equilibrata, ma nemmeno tanto, almeno in termini di punteggio, è stata l’altra partita, tra Eugenie ed Ana, conclusasi in poco più di un’ora di gioco, con la serba che si è imposta per 6-1 6-3.
Il match entra subito nel vivo, con un primo game durato ben 5 minuti che consente alla Ivanovic di iniziare il match in pole position.
Il break non si fa attendere, con la serba che strappa il servizio a zero alla canadese, causa tre errori gratuti in fase di manovra ed una volèe steccata.
In 20 minuti Ana sale in cattedra sul 3/0, dopo aver annullato 4 palle del controbreak all’avversaria e conquista un importante vantaggio. Troppi gli errori della canadese, con la serba più solida e cinica nei punti chiave.
Risibile il tentativo di Genie che, in vantaggio 40/0 nel suo turno di battuta, si vede recuperare dalla serba che compie un ulteriore sorpassa e si issa sul 5/0. Nulla può la canadese che racimola solo 1 game nel primo set, conclusosi per 6/1. Il body language della Bouchard, come nel match con la Halep, non è di buon auspicio. 23 i punti vinti dalla Bouchard nel primo set, contro i 35 della serba.
Anche il secondo set inizia in salita per la più giovane tennista presente alla Finals, che annulla una palla break, ma concede il break alla Ivanovic.
Piccola scossa della Bouchard che recupera il break di svantaggio, mostrando la caparbietà che di solito la contraddistingue e che le sta mancando dall’inizio del torneo. Per la prima volta nel match si porta a condurre, sul 2/1. Il match segue l’ordine dei servizi e per la gioia del pubblico, la Bouchard stringe i denti e sale 3/2.
Un game lungo 10 minuti, sul 3/3, segna un punto di svolta per l’esito finale del match: dopo due palle del 4/3 per Eugenie, la Ivanovic mette a segno un provvidenziale break.
Ana annulla tre ulteriori palle break sul 4/3 in suo favore, in quello che possiamo definire quasi uno “scambio di ruoli”, con una Ivanovic lucida nei punti importanti ed una Bouchard vittima del cinismo che nel 2014 ha riservato alle sue avversarie. Nulla da fare, il dado è tratto.
Programma di domani:
Aprono il programma sul Campo Centrale le due capoliste del gruppo bianco, Aga Radwanska e Caro Wozniacki, seguite da Maria Sharapova e Petra Kvitova, che si giocano l’ultima chance di rimanere nel torneo, e di giocarsi le ultime possibilità nella giornata conclusiva.
Ecco la situazione del Gruppo Rosso e Bianco:
Giorgio Lupi (Twitter: @lupi_giorgio & @Serena_VenusFan)