WTA Finals, Serena non è artefice del suo destino: la sconfitta con la Halep e la vittoria della Ivanovic la costringono a vincere e sperare

BNP Paribas WTA Finals: Singapore 2014 - Day Three

Il girone rosso che sembrava dovesse essere dominato da Serena Williams è più aperto che mai. Serena deve vincere l’ultimo match ed aspettare il risultato di Halep/Ivanovic, con la serba che potrebbe ancora qualificarsi in caso di vittoria.

di Lorenza Paolucci

Non è mai stata umana come quest’anno Serena Williams, che solo a New York è apparsa la schiacciasassi di sempre. A Singapore invece ha sbattuto contro una Simona Halep in splendida forma, per niente intimorita di fronte alla n.1 indiscussa, alla quale ha inferto anche una bicicletta nel primo set. La rumena ora guida il girone a punteggio pieno e spinge l’americana in seconda posizione, affiancata da Ana Ivanovic che ha battuto, senza troppi problemi, l’esordiente Eugenie Bouchard. Nella sfida tra miss, la serba ha confermato la splendida forma sfoggiata nel match d’esordio contro la Williams, dove, seppur sconfitta, aveva raccolto meno di quanto seminato. La ventenne canadese invece è apparsa acerba ed impotente di fronte all’esperienza dell’ex n.1 WTA, ed ancora troppo bloccata dall’ emozione. La canadese non è matematicamente fuori dai giochi ma affinchè possa qualificarsi dovrebb vincere largamente sulla Williams e sperare che Simona Halep batta nettamente la Ivanovic, combinazione ai limiti dell’impossibile.
La Ivanovic e Serena, invece, sono appaiate al secondo posto del girone: la seconda è in vantaggio negli scontri diretti, la prima nei numeri di giochi conquistati.  Per questo Ana se vuole provare ad eguagliare il suo miglior risultato  nel Master di fine anno, e conquistare la semifinale, deve necessariamente battere la Halep in due set. Una vittoria della serba per due a zero, con una concessione di massimo dieci giochi alla rumena, qualificherebbe entrambe, a danno di Serena, dato che alla Halep basta vincere un solo gioco per strappare il pass per il turno successivo.
Ana però non avrà vita facile, dato quanto mostrato fino ad ora dalla finalista del Roland Garros, a patto la rumena non sia appagata dalla quasi certissima qualificazione.
Venendo a Serena, strano ma vero, l’americana non sarà artefice del suo destino, inutile dire che è obbligata a vincere contro la Bouchard, e si pensa che, condizione fisica permettendo, difficilmente possa mancare questo appuntamento. Anche una vittoria con un doppio 60 , però, potrebbe non bastarle, nell’ipotesi che tra Halep ed Ivanovic si consumi quanto sopra detto.
In sostanza il girone rosso è più aperto che mai, soprattutto nella lotta tra Ivanovic e Serena.
La spunterà la serba che darà così un forte segnale della sua volontà di tornare tra le grandi? Oppure Serena si salverà e proverà a conquistare il suo terzo Master in carriera per dimostrare ancora di essere lei la n.1 ?

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