Wta Indian Wells: dove la favola di Naomi Osaka ebbe inizio

Dodici mesi fa Naomi Osaka lasciava interdetti spettatori e avversarie, cedendo solo un set a Maria Sakkari e lasciando le briciole a top players del calibro di Maria Sharapova, Karolina Pliskova e Simona Halep. Dopo dodici mesi, due Slam vinti e un inaspettato cambio di coach, la nipponica torna per difendere il titolo.

Era numero 44 del mondo Naomi Osaka quando scese in campo per il suo primo turno nel Premier Mandatory californiano contro Maria Sharapova, ormai quasi un anno fa. Match dopo match la nipponica sembrava trovare sempre più dei ritmi devastanti, sia al servizio che con i fondamentali da fondocampo, un tennis esplosivo che ha annientato chiunque sulla sua strada, compresa la coetanea ed amica Daria Kasatkina, anche lei alla prima finale in un Premier Mandatory. Dopo quel titolo Osaka cominciò a sentire la pressione sulle sue spalle e le servirono diversi mesi per ritrovare lo spirito da combattente, come lei stessa ammise in una lettera ai fan subito prima degli Us Open. Quello che è successo da lì in poi è storia nota, con due titoli Slam consecutivi e la prima piazza mondiale conquistata. Poche settimane fa è arrivato poi l’annuncio che nessuno si aspettava, la separazione da Sascha Bajin, il coach che ha trasformato il suo immenso potenziale in realtà. Una separazione legata a problemi a livello personale, con Osaka che ha parlato di una scarsa tranquillità e non di questioni economiche, come si poteva inizialmente supporre. Dopo la deludente apparizione a Dubai, dove ha ceduto in due set a Kristina Mladenovic, Naomi ha trovato in Jermaine Jenkins, ex sparring partner di Venus Williams, il suo nuovo allenatore. Sarà fondamentale trovare da subito il giusto feeling, perché ad Indian Wells ci sono mille punti da difendere, che mettono a rischio anche la prima posizione mondiale. La numero 1 del mondo esordirà probabilmente ancora con Mladenovic, e nel caso di rivincita la attendono in sequenza Collins, Wozniacki o Bencic e ai quarti Pliskova.

Saranno Simona Halep e Petra Kvitova le principali sfidanti al trono, entrambe uscite di scena per mano di Belinda Bencic a Dubai. La rumena si sta esprimendo su buoni livelli anche senza un coach accanto, vista la separazione a fine 2018 da Cahill e la collaborazione con Van Cleemput durata appena una settimana, ma è probabile che la campionessa in carica del Roland Garros stia cercando un nuovo allenatore, soprattutto in vista della stagione su terra. Petra Kvitova invece sta tenendo altissimi livelli da inizio 2019, con il titolo a Sydney, la finale agli Australian Open e quella a Dubai, mettendosi anche alla guida della WTA Race to Shenzhen. Sono arrivate però dichiarazioni preoccupanti dalla ceca, che ha affermato di sentire il proprio corpo crollare; l’amica Klara Koukalova ha aggiunto che potrebbe essere un problema alle ossa, che necessiterebbe di cure immediate. Sarebbe davvero una beffa doversi fermare proprio ora, così vicina alla prima posizione e al suo miglior tennis, ma la salute non può che avere la precedenza, soprattutto per Kvitova. Halep ha il tabellone più agevole tra le top players, con Strycova o una qualificata all’esordio, Sasnovich al terzo turno e poi Ostapenko o la finalista uscente Kasatkina, non certo le due giocatrici più in forma del circuito. Ai quarti di finale ci sarà sicuramente una sfida più accattivante, con Elina Svitolina favorita ma con Garcia, Barty e Yastremska pronte a dare battaglia. Più complicato il percorso di Kvitova, che troverà subito una tra Venus Williams e Petkovic prima di Pavlyuchenkova. Attenzione a Madison Keys, partita in sordina in questo 2019 ma pronta a svegliarsi nei grandi appuntamenti. Per Kvitova ai quarti di finale ci sarà una tra Kerber e Sabalenka.

Simona Halep
Simona Halep

Se la presenza di Petra Kvitova non è del tutto certa, ciò che è certa è l’assenza di Maria Sharapova, la quale nelle scorse settimane si è sottoposta ad un intervento alla spalla che la terrà fuori dai giochi anche a Miami e nelle prime settimane della stagione sul rosso. Ennesimo stop di natura fisica, il suo ritorno ai piani alti è ancora frenato da un corpo che sembra non reggere più la continuità. Saranno i grandi tornei su terra a dirci di più sul futuro della siberiana, che difficilmente accetterà di rimanere ancora a lungo lontana dai vertici della classifica.

Torna invece da numero 10 del mondo Serena Williams, lei che scelse Indian Wells proprio come torneo del rientro dopo la maternità. Questa nuova classifica eviterà grandi sfide anticipate – come quella con Halep a Melbourne – e le permetterà di trovare bene i ritmi prima di arrivare alle fasi finali. Il suo obiettivo può essere la top8 entro Parigi, missione complicata visto il distacco nel ranking, ma sarebbe la situazione ideale per il secondo Slam stagionale. Per Serena un tabellone ricco di grandi nomi, a partire dalla grande rivale Azarenka al secondo turno, passando per un’altra ex numero 1 del mondo e campionessa Slam, Garbine Muguruza. Agli ottavi potrebbe esserci la rivincita del secondo turno dello scorso anno contro Kiki Bertens, che dovrà prima sbarazzarsi di Hsieh. Un quarto di finale tra Serena Williams e Sloane Stephens potrebbe essere uno dei match più spettacolari del torneo, anche se la campionessa degli Us Open 2018 non sembra attraversare un grande periodo di forma.

Non mancano neanche le outsiders, pronte a stravolgere il tabellone principale: Amanda Anisimova, arrivata agli ottavi di finale nel 2018, ha ottenuto una wildcard, così come Bianca Andreescu. Per Anisimova ci saranno Krunic e Mertens, per Andreescu invece Begu e Cibulkova; non impossibile vedere entrambe le teenagers approdare almeno al terzo turno. Attenzione a Belinda Bencic, che a Dubai ha mostrato il suo miglior tennis battendo 4 top 10 di seguito per conquistare il suo secondo Premier 5 in carriera e che qui trova una Wozniacki poco in forma, e anche a Danielle Collins, che nei tornei americani riesce ad esprimere un grande tennis e potrebbe insidiare il percorso della numero 1 Osaka.

È stato invece annunciato pochi giorni fa il forfait di Camila Giorgi, che in California ha già raggiunto gli ottavi di finale nel 2014, battendo Maria Sharapova e cedendo alla connazionale Flavia Pennetta. Lo scorso anno la marchigiana era fuori dal circuito per un infortunio, dunque il mese di marzo poteva essere l’occasione per racimolare punti importanti in vista di cambiali pesanti. Ancora in corsa nelle qualificazioni Sara Errani, che dopo aver battuto in lotta Heather Watson si giocherà con Voegele l’accesso al main draw.

Tra i primi turni, assolutamente da non perdere le seguenti sfide: Venus Williams – Petkovic, TomljanovicCornet, Azarenka – Lapko, Y. Wang – Kenin, GavrilovaYastremska, Kuzmova – Zhang.

Camila Giorgi
Camila Giorgi
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