Maria Sakkari, Anastasija Sevastova, Caroline Wozniacki, Maria Sharapova, Caroline Garcia: queste le avversarie battute nel fantastico percorso di Kiki Bertens verso la finale del Premier Mandatory di Madrid (terra rossa). Una settimana perfetta, quella della ventiseienne olandese, capace di piegare due ex n. 1 del mondo e conquistare la sua prima finale in un torneo di primo livello. Oggi l’olandese ha fatto un match perfetto con la Garcia, che veniva da match molto convincenti e dalla bella vittoria contro Carla Suarez Navarro, chiudendo in un match praticamente senza storia, finito con un doppio 6-2 in un’ora e 8 minuti. La transalpina, molto fallosa e fuori giri, si è spazientita presto contro la solerte regolarità di Bertens, una tennista molto tattica e intelligente, dotata di un approccio difensivo, ma in grado di aggredire alla prima occasioni con colpi vincenti.
Non si può dire che le qualità di Bertens, specialmente sulla terra rossa, fossero un mistero: nata il 10 dicembre 1991, è sul circuito che conta da anni, con la prima vittoria Wta che risale al 2012, nel Wta International di Fès, Marocco, su terra. L’anno della consacrazione è il 2016, quando raggiunge la semifinale al Roland Garros e vince a Norimberga, conquistato anche l’anno successivo, pochi mesi prima del titolo a Gstaad. Lo scorso aprile arriva il quinto trofeo, sulla terra verde di Charleston (6-2 6-1 in finale contro Julia Goerges). N. 20 al mondo, Bertens non è mai riuscita ad avere l’opportunità per conquistare un torneo importante: fino a domani, quando sfiderà, nel match più importante della sua ancora giovane carriera, la vincitrice del derby ceco fra Karolina Pliskova e Petra Kvitova, che nella capitale spagnola ha trionfato già due volte.
Wta Madrid (Premier Mandatory, terra rossa) – Semifinale
K. Bertens b. C. Garcia – 6-2 6-2
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C’è sempre la Petra d’ostacolo