[tps_title]2. Dayana Yastremska[/tps_title]
Altra giocatrice nata nel 2000, altra ragazza con potenziale ancora difficile da quantificare. Finalista dell’edizione 2016 di Wimbledon junior, partita persa con la grande amica Anastasia Potapova, l’ucraina sa ben interpretare qualsiasi superficie, qualità che la rende pericolosa tutto l’anno. Nella prima parte del 2018 Yastremska ha trovato grande continuità nei migliori ITF, preparando poi l’arrivo nel circuito WTA in autunno, quando sorprende tutti ad Hong Kong e conquista il suo primo titolo. In finale ha la meglio di una delle rivelazioni del 2018, Qiang Wang, ai limiti dell’imbattibile quando gioca in Asia. Arriva anche una semifinale in Lussemburgo prima di chiudere la stagione al numero 60, lei che 12 mesi prima era appena dentro le prime 200. Nel 2019 ha trovato i quarti di finale ad Hobart e il terzo turno a Melbourne per poi trionfare nel secondo titolo in carriera, a Hua Hin, issandosi alla posizione numero 34. In mezzo a tutti questi successi c’è però anche un’osservazione da fare, un appunto meno piacevole ma che è bene tener presente. La finale di Hua Hin ha causato non poche polemiche, con l’ucraina che sotto 5-2 al terzo set ha chiamato un MTO – per alcuni puramente strategico -, seguito da una grande rimonta di 5 games consecutivi. Se da una parte ci sono le fragilità mentali di una seppur meritevole Tomljanovic, di contro Yastremska non ha mostrato alcun problema negli spostamenti, fatto che ha riportato in luce le polemiche sulle richieste di MTO, spesso oggetto di dibattito. Questo episodio si abbina ad altre due partite, con esito diverso: a inizio 2019 contro Muchova, sotto 6-2 5-1 e match point Dayana si ritira, e la stessa cosa contro Puig ad Acapulco, quando era sotto 5-0 al terzo. Insomma, quando l’esito della partita sembrava ormai segnato, Yastremska ha optato per il ritiro oppure per un disperato MTO. A soli 18 anni si offre il beneficio del dubbio, sperando che episodi simili con ricapitino. Chiusa questa piccola parentesi negativa, Yastremska si può dire ufficialmente pronta per il salto definitivo.
Obiettivo 2019: top 20