[tps_title]9. Xiyu e Xinyu Wang[/tps_title]
Messe insieme non per qualche grado di parentela, ma semplicemente per un percorso simile che le vede muoversi verso il vertice del ranking. Xiyu è più grande di qualche mese ed è già entrata nelle prime 200 al mondo, Xinyu invece è vicina alla posizione 300, ma stanno entrambe marciando verso ben altre fasce della classifica. Xiyu si è fatta notare dal grande pubblico nello scorso autunno, quando ha vinto il primo titolo Slam junior a New York – battendo prima Lopatetska, di cui si parlerà a breve, e poi Burel – e si è qualificata poi per il Premier di Wuhan, dove ha perso al secondo turno sprecando match points contro Kasatkina. Mancina, dritto fulminante e ritmi da fondocampo che sono già quelli di una top100 (almeno). Meno esperienza per ora per Xinyu, che lo scorso anno ha raggiunto le semifinali a Wimbledon junior come miglior risultato. Quest’anno ha ben sfruttato la wildcard concessa a Shenzen, superando Xun all’esordio e lottando alla pari con Sharapova, vincendo il primo set, ma è stata costretta al ritiro in lacrime nel secondo, con la sua eroina Sharapova che l’ha consolata, promettendole un futuro brillante. Destrorsa, dotata di un fisico eccezionale e di colpi da fondo campo di grande potenza, anche per lei ci sono le basi per un futuro da top player.
Obiettivo 2019 per Xiyu: top 100
Obiettivo 2019 per Xinyu: top 150