[tps_title]3. Bianca Andreescu[/tps_title]
È da tempo che si parla della giovane canadese, lei che nel 2017 si era messa in mostra nel torneo di Washington, dove aveva superato Giorgi e Mladenovic prima di cedere a Petkovic, ma che era poi tornata nella mischia, continuando a navigare tra la posizione 150 e la 200. A fine 2018 era crollata al 243, la posizione più bassa occupata nell’ultimo anno e mezzo, ma si trattava solo della preparazione prima del lancio, quello definitivo. Una sequenza di buoni risultati a livello ITF – varie semifinali in 60k e una vittoria in un 25k – le permettono di riprendere quota, ma soprattutto nella preparazione invernale qualcosa sembra cambiare, e l’inizio del 2019 segna la vera svolta. Ad Auckland supera le qualificazioni e batte in sequenza Wozniacki, Venus Williams e Hsieh, raggiungendo così la prima finale in carriera battendo due ex numero 1 del mondo. Nell’atto conclusivo sfiora la vittoria, ma Goerges sfrutta bene la poca esperienza della canadese e difende il titolo con successo. Andreescu si qualifica anche a Melbourne e perde al secondo turno lottando con Sevastova, prima di conquistare il primo titolo WTA in carriera, seppur a livello 125k, con vittorie su Bouchard e Pegula. Nel giro di poche settimane Bianca ha raggiunto la 70esima posizione e avrà diversi mesi per continuare a salire, ma ciò che davvero impressiona è l’intensità del tennis della nativa di Mississauga, potente e completo, accompagnato da una preparazione atletica di primo livello. Pochi dubbi, una possibile top player sta nascendo.
Obiettivo 2019: top 30