La campionessa del prestigioso torneo di Pechino sará una tra Timea Bacsinszky e Garbine Muguruza, entrambe alla prima finale Premier Mandatory della carriera. Due giocatrici dallo stile di gioco diverso, ma con la stessa motivazione e voglia di conquista. L’elvetica ci arriva dopo una splendida vittoria in rimonta su Ana Ivanovic, un traguardo importante visto che da lunedí sará comunque vada in top 10. La spagnola invece, cercherà la ciliegina sulla torta in una stagione impressionante in cui ha raggiunto la finale a Wimbledon e a Wuhan, proprio la scorsa settimana.
Prima semifinale del programma femminile quella tra la serba ex-numero 1 e l’elvetica protagonista di una settimana indimenticabile. La ventiseienne di Losanna la vince in rimonta per 5-7 6-4 6-1 dopo oltre due ore di gioco.
Incontro che si rivelerà fitto di emozioni, psicodrammi con un MTO chiamato dalla Ivanovic sul finire del secondo set. La serba parte molto bene; servizio finalmente senza problemi, braccio sciolto, idee chiare e aggressione continua. Il punteggio le sorride, complice una Bacsinsky troppo passiva. Dal 4-1 però l’elvetica tira fuori il carattere , quel carattere che l’ha tanto aiutata nel realizzare una stagione che potrebbe rivelarsi aurea. Ana subisce il rientro dell’avversaria ; tanto consistente è ora la svizzera quanto precipitosa , disordinata e nervosa è la serba. Dal 4-4 il match cambia la sua inerzia ponendosi sui binari di un sostanziale equilibrio. La Bacsinsky, però, commette un paio di ingenuità nel turno in battuta del dodicesimo game; Ana si avventa sul gioco di Timea che diviene corto e asfittico. La serba va , a tutto braccio, e con un colpo di reni conquista il break ed il set.
Il secondo parziale è una assoluta sorpresa. L’avvio promette ancora scintille , ma dal quarto game la Ivanovic va progressivamente spegnendosi. Timea prende in mano le redini del gioco, dominando totalmente. Ana è in chiara difficoltà fisica , un problema alla schiena sembra affliggerla. Ciononostante la serba stringe i denti e , approfittando di una Bacsinsky troppo conservativa in questa fase, rimonta dal 5-2 sino al 5-4. La Ivanovic serve per rimanere nel set ma fallisce due opportunità di riaggancio, prima di alzare bandiera bianca. Seconda frazione che va all’elvetica e serba che sembra ormai svuotata. Il terzo e decisivo set è uno stillicidio per Ana Ivanovic che, di fatto, rimane in campo per onor di firma. La Bacsinsky lo fa suo in meno di mezz’ora, chiudendo le porte di Singapore per la Ivanovic e spalancandole a se stessa.
T.Bacsinsky b. A. Ivanovic 5-7 6-4 6-1
Seconda semifinale tra Garbine Muguruza e Agnieszka Radwanska. La veterana polacca , dopo un biennio difficile, è tornata prossima al livello dei tempi migliori. Ma, oggi, ha trovato sul suo cammino una Garbine che ha fatto e disfatto il match, conquistandolo infine col punteggio di 4-6 6-3 6-4.
L’iberica , come detto, fa e disfa. Parte bene la polacca, ordinata e efficace nella sua pressione; i suoi cambi palla e le aperture perfette risultano fastidiosi per Garbine. La spagnola, però resetta presto corsa e potenza , recupera lo svantaggio e va avanti di un break. Qui ,di nuovo , la luce si spegne per la Muguruza . Garbine riprende a concedere spazio all’avversaria e i gratuiti fioccano. L’iberica è quindi rimontata e superata dalla Radwanska che conquista il set, con merito.
Inizia il secondo parziale ed è un’altra Muguruza quella che inizia a travolgere la polacca con accelerazioni devastanti. L’attesa differenza di peso tra le due è ora visibile. Garbine non ha difficoltà ad assicurarsi il secondo parziale, nonostante un’accenno di reazione di Aga che la raggiunge sul 3-3, ma che poi è incapace di frenare l’impeto dell’avversaria.
Terza frazione che Muguruza inizia seguendo la scia del finale del secondo set. Sepolta l’ex numero due sotto una valanga ; oltre il 70% di prime in campo a marcare un dominio assoluto.Ma l’emotività, come noto, è componente basilare nel tennis in rosa e, da oggi, Garbine dovrà lavorarci su, con ancora maggior lena. Di fatto, al servizio per il match sul 5-1 l’iberica, nata a Caracas, si inceppa! Un classico black-out si impadronisce della sua mente, mentre le braccia e gambe divengono di gesso. La veterana Aga ben intuisce il momentum e si infila , rapida, nelle pieghe della crisi della sua avversaria.
Garbine è un fantasma errante in campo, mentre Aga risale fino al 5-4 e servizio. Garbine sente la necessità di un coaching e Sam Sumyk entra sul court, per calmarla.
Ma il tennis è lo sport dell’imponderabile e dell’impronosticabile. Agnieszka serve, manca una palla del 5-5 e commette ben cinque gratuiti di fila (!) che regalano alla spagnola il match e la finale! It’s tennis!
G.Muguruza b. A. Radwanska 4-6 6-3 6-4