BASTA A CASI COME KUZNETSOVA – Il CEO di WTA Steve Simon ha parlato nuovamente in una conferenza al torneo di Singapore. E dopo quella di Wuhan, quando disse che si poteva prendere in considerazione un cambio di regole nel tennis femminile, con il no advantage e il super tiebreak al posto del terzo set. In questa quindi grandi attese e bisogna dire che Simon non ha deluso. Quest’ultimo infatti vorrebbe allungare il tempo tra gli ultimi due tornei della stagione(Mosca e Lussenburgo) e le WTA di Finals, per non assistere più a casi come quello di Kuznetsova che si è guadagnata l’accesso al torneo d’elite il Sabato vincendo a Mosca per poi dover correre a Singapore, per delle Finals che sarebbero partite il giorno. L’idea sarebbe quella di invertire le date dei tornei di Singapore e Zhuhai, in modo che i qualificati in extremis abbiamo il giusto tempo di recuperare.
SINGAPORE LA SEDE PERFETTA – Operazione però, che secondo Simon sarebbe più difficile di quello che possa sembrare, ”Sulla carta può sembrare un’operazione facile, ma in realtà ci sono molti aspetti in gioco, tra cui problematiche di business, contratti ecc.., penso però che una soluzione si possa trovare”. WTA che si dice più che contentea di Singapore come sede delle finali. “L’evento è cresciuto e migliorato, anno dopo anno”. Quindi perché non assegnare le Finals a lungo termine alla città asiatica, torneo che per intenderci ha raggiunto i 100.000 spettatori, cifre impensabili anche solo pochi anni fa per un torneo solamente femminile. “Abbiamo avuto più di un colloquio con il governo locale e a loro piacerebbe discutere di un futuro a lungo termine. A un certo punto ci piacerebbe trovare una sede permanente per il nostro Masters, un luogo dove si possa costruire l’evento, una tradizione e tutti gli investimenti necessari” spiega Simon.Le priorità del capo WTA sono però più indirizzate verso un aggiustamento del calendario. “Abbiamo bisogno di una programmazione più sana ed equilibrata e combinare uno dei nostri punti di forza, la presenza globale, con la tutela della salute delle giocatrici”. Anche se va detto che ha parte le top players, il calendario WTA è strutturato meglio di quello ATP, infatti tutte le giocatrici hanno a disposizione due mesi di riposo a fine stagione.