Ottavo titolo e Sara Errani torna a sorridere. L’italiana batte la slovacca Anna Schmiedlova, con il punteggio di 7-6(2) 6-1 e conquista il torneo di Rio de Janeiro, a quasi due anni dal suo ultimo titolo ( Acapulco nel 2013); per Sara si tratta dell’ottavo titolo in carriera in singolare (su 17 finali).
Dopo un lungo digiuno in singolare, è stata proprio l’amata terra rossa, che le ha regalato i risultati più prestigiosi, a farle ritrovare la vittoria. Un torneo tutt’altro che perfetto, contrassegnato da molte difficoltà e rischi, ma che potrebbe ridarle fiducia per il resto della stagione. Ottimo torneo e, nonostante tutto, discreta prova per la slovacca Schmiedlova, 20 anni appena, che ha dimostrato per ampi tratti del primo set di tenere testa alla nostra, arrivando vicinissima ad aggiudicarselo. Infine, ha pagato l’incostanza del rendimento e una certa ingenuità tattica, oltre a una minore resistenza fisica: ma, come si dice, la ragazza si farà.
Il primo set parte molto equilibrato, i primi cinque game sono stati caratterizzti da altrettanti break. La prima a tenere il servizio è proprio Sara, che nel game successivo ha anche l’occasione di conquistare il doppio break e volare 5 a 2. Contro ogni aspettativa, proprio qui inizia la rimonta incalzante di Schmiedlova, che annulla la palla break e tiene per la prima volta il servizio, poi si riprende il break subito e chiude di nuovo al turno di battuta, passando avanti per 5 a 4.
La Errani a questo punto sembra completamente succube della potenza dei fondamentali dell’avversaria, che ora picchia senza più timore, costringendo la n. 1 azzurra a remare dal fondo. La ventenne slovacca ottiene un set point sul turno di battuta dell’Errani, brava ad annullarla con un vincente di rovescio. Sara riesce a tenere il servizio e breakkare di nuovo, riportandosi avanti sul 6-5 con una palla set. Ma Schmiedlova non molla: lo annulla con un bolide di dritto lungolinea e porta tutto al tie-break. La frazione decisiva non ha storia: grazie a un po’ di fortuna (una palla caduta appena oltre il nastro) si porta avanti 2 a 1 e poi, grazie a una splendida volée conquista il terzo punto. In breve tempo conquista il tie-break per 7 a 2, dominando per grinta ed esperienza una slovacca fallosa e in confusione.
Dopo una lunga pausa per riprendersi dall’infinito primo parziale, inizia il secondo set, in cui se Sara mostra di non provare la minima fatica, Schmiedlova appare visibilmente spenta e indebolita, probabilmente anche a causa delle altissime temperature di Rio, oltre allo sconforto di aver perso un primo set quasi suo. Nel primo game Errani tiene la battuta a zero e si porta avanti 0 a 30 e poi 15-40, con due palle per il break immediato. La slovacca le annulla con due ace (uno di seconda) e porta tutto in parità, ma spreca tutto a causa di due errori grossolani. Errani breakka e poi vola sul 3 a 0, avendo ormai sotto controllo un’avversaria sempre più discontinua, capace di ottimi vincenti alternati ad errori clamorosi, provocati dalla difesa sempre più efficace di Sara, che tuttavia inizia a sviluppare un gioco più aggressivo.
La romagnola conquista il doppio break a 30 e poi ottiene due chance al servizio per salire 5 a 0, sul 40-15, grazie a un incisivo dritto a uscire seguito da una splendida palla corta. Schmiedlova da ferma però dimostra di saper fare ancora male, e tenta così il tutto e per tutto: con la forza della disdisperazione, annulla entrambe le palle game grazie a due risposte incisive di dritto. Sara fa il suo, commettendo il primo doppio fallo della partita sulla palla break: 4 a 2, così com’era successo nel primo. Questa volta, però, la rimonta non avviene: Errani sale 5 a 1, insistendo intelligentemente sul rovescio della Schmiedlova, decisamente lenta nello spostamento a sinistra, per poi affondare dall’altra parte. L’ultimo game è solo una formalità: Sara chiude il turno di servizio a 0 grazie a quattro errori consecutivi dell’avversaria, ormai con la mente fuori dal campo.