Negli ultimi anni ci siamo abituati a vedere un po’ di tutto negli Slam femminili e questa edizione del Roland Garros sembra non voler proprio smentire il trend. Le prime del ranking sono cadute una dopo l’altra, lasciando ampi spazi nel tabellone in cui sono andati avanti nuovi nomi. Ma vediamo un po’ meglio singolarmente chi sono le promosse e le bocciate di questa prima settimana di tennis parigino, in attesa di scoprire chi solleverà il trofeo alla fine.
Iga Swiatek
La polacca ha compiuto in questi giorni 18 anni ma sembra già avere l’esperienza di una veterana. Approdata nel circuito solo all’inizio di quest’anno grazie a dei buoni risultati a livello itf nel 2018, la nativa di Varsavia aveva già vinto il suo primo match in uno Slam a Melbourne, confermando poi il suo immenso potenziale a Lugano, raggiungendo la prima finale WTA, persa in 3 set da Polona Hercog. Qui a Parigi era direttamente ammessa in main draw e un buon sorteggio le ha permesso di superare la wildcard Janicijevic col punteggio di 6-3 6-0. Risultato abbastanza scontato, a differenza della vittoria – con lo stesso identico punteggio – nel secondo turno, contro la ben più quotata Qiang Wang, in difficoltà sul rosso. Al terzo turno ha subito un 6-0 iniziale da una scatenata Puig, ma con il passare dei minuti ha trovato il modo di scardinare il tennis della portoricana, chiudendo con un doppio 6-3. Agli ottavi la attende la campionessa in carica Halep, che ha già ceduto per strada due set. Un match ai limiti dell’impossibile, ma Swiatek, in questo momento live al numero 63 del mondo, lo giocherà sicuramente a testa alta. PROMOSSA
Serena Williams
È arrivata a Parigi avendo giocato una manciata di match in tutto il 2019, con i ritiri a Indian Wells, Miami e Roma che non facevano presagire nulla di buono. Un inizio da incubo per lei contro Diatchenko al primo turno, con la russa che ha vinto il primo set 6-2; la 23 volte campionessa Slam, però, ha trovato il suo tennis e ha proseguito il suo percorso superando facilmente anche Kurumi Nara. Al terzo turno si è trovata davanti Sofia Kenin, classe 98 statunitense che da settimana prossima sarà probabilmente in top30. La giovane americana, nativa di Mosca, ha giocato il suo miglior tennis ma senza trovare opposizione per almeno un set e mezzo. Serena ha provato a tornare in partita sul finale, ma Kenin non ha tremato – a differenza di quanto fatto al primo turno con Gatto-Monticone – e ha chiuso 6-2 7-5. Una grande delusione sicuramente per la minore delle Williams, seppur non poteva aspettarsi un finale troppo diverso considerando quanti pochi match ha sulle gambe. Si è detta intenzionata a prendere una wildcard per un torneo prima di Wimbledon, vedremo se sarà di parola. Nel frattempo, BOCCIATA
Aliona Bolsova Zadoinov
Che dire, difficile immaginare che ci sarebbe stato il suo nome tra le giocatrici giunte alla seconda settimana, eppure eccoci qui. Classe 1997 di origini moldave, è passata a rappresentare la Spagna nel 2013, una volta presa la cittadinanza. La sua avventura a Parigi è dovuta iniziata dalle qualificazioni, lei che era al numero 137 del mondo; qui ha sconfitto Ahn, Xu e Babos, giustiziera al turno precedente della nostra Trevisan, e una volta in tabellone ha superato due giocatrici esperte come Vera Zvonareva e Sorana Cirstea. Al terzo turno ha trovato la russa Alexandrova, poco a suo agio sulle superfici lente ma che sta facendo buoni progressi, e l’ha superata senza troppi patemi, volando agli ottavi di finale per fronteggiare la più forte NextGen del circuito, Amanda Anisimova. Nelle sei partite disputate fino ad ora, Bolsova ha ceduto solo un set – a Babos – e la sua favola è la più bella di questa edizione. Comunque vada, da lunedì prossimo sarà nelle prime 90 del mondo e potrà forse offrire alla Spagna quel ricambio generazionale che manca. PROMOSSA
Angelique Kerber
La tedesca sembra andare ad anni alterni. Dopo un 2016 incredibile, con due Slam e il primato di numero 1 al mondo, nel 2017 sembrava aver smarrito il filo conduttore. Nel 2018 però aveva da subito ritrovato la forma migliore e la sua risalita era culminata a Wimbledon, con il terzo titolo Slam in carriera. In questo 2019 non ha ancora vinto un titolo, disputando una sola finale, a Miami, persa con Bianca Andreescu, e su terra non è riuscita minimamente a dire la sua. A Parigi il sorteggio non è stato benevolo, anche se la giovane Potapova non pareva nemmeno un ostacolo insormontabile. La tedesca ha raccolto appena 6 games, abbandonando così Parigi decisamente anzitempo. Occhi puntati ora sulla breve stagione sull’erba, nella quale difende oltre 2000 punti in tutto. BOCCIATA
Amanda Anisimova
Ha solo 17 anni Amanda, ma continua a fare passi da gigante, raggiungendo il secondo ottavo di finale Slam in carriera subito dopo quello raggiunto a Melbourne. Senza cedere nessun set, la giovane di origini russe ha superato Tan, Sabalenka – ancora una volta, sembra essere un buon auspicio – e Begu, e agli ottavi partirà ampiamente favorita contro Bolsova Zadoinov. Sarebbe la prima giocatrice del nuovo millennio ad arrivare tra le prime 8 in uno Slam, anche se ci proverà pure Swiatek. Anisimova è già live numero 25 della race e 38 del mondo, ma a fine anno sarà probabilmente ben più su. È senza dubbi la miglior promessa del circuito in questo momento, anche se forse è bene smettere di parlare di promessa e cominciare a parlare di realtà. PROMOSSA
Naomi Osaka
Non è riuscita ad arrivare alla seconda settimana Osaka, che è comunque sicura di mantenere la testa del ranking almeno fino a Wimbledon. Non si può dire che abbia avuto vita facile a Parigi la due volte campionessa Slam, che ha dovuto rimontare un set e un break di svantaggio sia a Schmiedlova che ad Azarenka, prima di cedere al terzo turno, dove nulla ha potuto contro una Siniakova in grande spolvero. La stagione su terra della giapponese è stata comunque positiva, infortuni a parte, e sembra che sia stato svolto un ottimo lavoro per impostare diversamente il gioco. Con i suoi colpi piatti e il suo gioco di piedi, prettamente da cemento, era difficile diventare esperta tutto d’un tratto, ma i miglioramenti ci sono e fanno ben sperare. Difficile comunque promuoverla, se non altro per le palle break non sfruttate nel match contro la ceca, che avrebbero potuto davvero cambiare l’esito almeno del primo set. La strada è quella giusta, ma per ora è BOCCIATA
Sofia Kenin
La giovane americana è per la prima volta negli ottavi di finale di uno Slam, e ci è arrivata battendo al terzo turno Serena Williams. La classe 1998 aveva superato al primo turno – non senza difficoltà – Giulia Gatto-Monticone e al secondo turno aveva beneficiato del ritiro di Bianca Andreescu. Contro Serena ha giocato senza paura, caricandosi ad ogni vincente, anche se sicuramente l’avversaria era ben lontana dalla sua forma migliore. Se da un lato il tennis della ventenne di Mosca è ampiamente promosso, lo stesso non vale per il suo comportamento in campo; continue lamentele, palle contestate e un segno cancellato con un calcio che ha causato mezzo minuti di fischi da parte di un pubblico chiaramente schierato. Ciliegina sulla torta, una stretta di mano freddissima e i fischi anche mentre ringraziava il pubblico. I risultati in campo probabilmente arriveranno, ma difficilmente sarà amata dai tifosi. PROMOSSA, ma solo per il tennis.
Karolina Pliskova
Era una delle grandi favorite per il titolo la ceca, ma è rimasta vittima delle fatali traiettorie di Petra Martic. Dopo due ottime vittorie ai danni di Madison Brengle e Kristina Kucova, la ex numero 1 del mondo è rimasta incastrata nel gioco intelligente della croata Martic, che ha mosso l’avversaria con il dritto e ha variato in ogni modo possibile con il rovescio, togliendo ogni sicurezza a Pliskova e rilegandola con il back nell’angolo del rovescio, sicuramente il colpo meno efficace del suo repertorio. Sfuma una bella occasione di andare in fondo al torneo, visto che avrebbe trovato Kanepi e poi una tra Sevastova e Vondrousova, purtroppo per lei a volte tornano a palesarsi i problemi sulle superfici lente, anche se i miglioramenti rispetto a qualche stagione fa sono evidenti. BOCCIATA
Marketa Vondrousova
Sta diventando una vera e propria certezza Vondrousova, neanche 20 anni, che da qualche mese a questa parte sta dando consistenza ad uno dei giochi più completi del circuito. Potenza, agilità e tocco si uniscono in un mix esplosivo e divertente, che vedremo per parecchio tempo. A Parigi ha superato Yafan Wang, Potapova e Suarez Navarro senza perdere alcun set e mostrando un tennis che potrebbe portarla molto, molto lontana nel torneo. Massima allerta, perché il suo spot è vuoto e lei sembra pronta per un grande exploit. Numero 30 nella classifica virtuale e 13 nella race, la ceca potrebbe fare un pensierino per le WTA Finals. Probabilmente stiamo assistendo alla nascita di una stella, godiamocela. PROMOSSA
Paolini e Gatto–Monticone
Erano loro le nostre rappresentanti nel main draw, anche se entrambe sono dovute passare dalle qualificazioni. Due storie e situazioni molto diverse, ma che meritano uno spazio tra le giocatrici promosse. Jasmine 12 mesi fa era in piena ascesa e sembrava pronta per il salto definitivo, ma da metà 2018 in poi ha cominciato a disunirsi, mancando di continuità. All’inizio del 2019 qualcosa stava già cambiando, c’era più lotta nonostante i pessimi sorteggi -Kudermetova, Samsonova, Bonaventure – e i progressi sono stati confermati a livello itf, dove ha lentamente ritrovato il suo tennis migliore. Tornata a vincere a livello WTA a Bogotà, vince le prequalificazioni a Roma perdendo poi da Kenin nel main draw e supera le qualificazioni a Parigi, battendo Zaja, Sramkova e Kiick. Al primo turno ha trovato una Kasatkina in buona ripresa ma ha comunque provato a imporre il proprio gioco in particolare con il suo dritto, esteticamente bello e pure efficace. Giulia invece ha qualche anno in più, ma quest’anno si sta togliendo grandissime soddisfazioni. Oltre agli ottimi risultati itf, soprattutto in Giappone, Gatto si è qualificata a Lugano, perdendo poi da Kuzmova, a Stoccarda, lottando per un set alla pari con Vekic, e a Parigi. Qui ha superato Flink, Di Lorenzo e Zavatska prima di perdere in 3 set lottati da Kenin. Entrambe stanno salendo in classifica, entrambe sembrano valere più della classifica attuale. Entrambe PROMOSSE
Petra Kvitova, Kiki Bertens, Bianca Andreescu
Erano tra le grandi favorite, con Kvitova numero 1 della race e campionessa a Stoccarda, Bertens vincitrice a Madrid e Andreescu ferma da Miami, ma comunque tra le primissime della race. La ceca non è riuscita nemmeno a scendere in campo, Bertens si è arresa dopo quattro games al secondo turno contro Kuzmova, a causa di un virus, e Andreescu si è ritirata dopo la vittoria con Bouzkova al primo turno. Peccato, perché probabilmente il tabellone sarebbe stato molto diverso con loro presenti. Per loro non c’è voto, solo la speranza di rivederle presto al meglio.