Delineate le semifinali del tabellone femminile del Roland Garros 2023, a contendersi il prestigioso posto in finale ci saranno la ceca Muchova, che affronterà la bielorussa Aryna Sabalenka e la brasiliana Haddad Maia, che se la vedrà invece con la numero uno del mondo Iga Swiatek.
Ad aprire la serie dei quarti di finale è stato l’incontro tra Karolina Muchova e la russa Anastasya Pavlyuchenkova. Nel primo set è la ceca a partire subito in vantaggio con un break nel primo game, ma dopo aver avuto l’occasione di portarsi due break in avanti nel quinto gioco, con ben 5 palle break, Muchova trema e si fa riprendere sul punteggio di 3 game ciascuno. Il servizio della russa non è poi così irresistibile e la ceca ne approfitta, strappandole nuovamente il servizio andando così a servire per il set, ma anche in questa occasione manca il ‘killer insticnt’ per mettere la parola fine sul primo set. Fortunatamente però la classificata numero 43 nel ranking WTA, riesce a portarsi di nuovo in vantaggio di un break e chiudere il primo set con il punteggio di 7 giochi a 5.
Nel secondo set la ceca riparte da dove aveva appena terminato, ma in questo caso non trema al servizio, e con un break nel primo e nel quinto gioco è riuscita a vincere la il set e quindi la partita con il punteggio finale di 7-5 6-2, approdando di conseguenza in semifinale.
A raggiungere Muchova in semifinale è Aryna Sabalenka, dopo aver sconfitto in due set con un doppio 6-4 l’ucraina Elina Svitolina. Fino al 4 pari del primo set a regnare è l’equilibrio, quando poi sul 5-4 in favore della bielorussa, Svitolina cede per la prima volta il servizio in tutto il set, perdendolo quindi per 6 giochi a 4.
Nel secondo set è l’ucraina partire in avanti, con un break nel secondo game, vantaggio che però dura un battito di ciglia, poiché la numero 2 del seeding infila un parziale di 4 giochi a 0, conducendo poi in scioltezza fino al decimo game in cui ha messo la parola fine sul set e sulla partita.
A non mancare alla fine del match sono state le polemiche, dopo che la tennista Ucraina si è rifiutata di stringere la mano all’avversaria. Se dopo lo stesso accaduto con l’Ucarina Kostyuk, Sabalenka aveva provato a smorzare le polemiche dicendo di aver compreso il gesto dell’avversaria, questa volta la vincitrice degli Australian Open ha dichiarato: “Non sostengo la guerra. Voglio che lo sport non sia coinvolto nella politica, perché sono solo una giocatrice di tennis“.
Di tutta risposta Svitolina ha replicato: “Non so perché stesse aspettando, perché le mie dichiarazioni erano state abbastanza chiare sulla stretta di mano. Forse non ha i social, non venderò il mio paese a persone come queste”. Dichiarazioni dure ma non nuove per la moglie del tennista francese Gael Monfils, che uscendo dal campo ha ricevuto come accaduto per Kostyuk un mix tra applausi e fischi.
Nella seconda giornata di quarti di finale, in quel di Parigi, ad aprire le danze c’è stata l’ennesima maratona di Haddad Maia, contro la tennista tunisina Ons Jabeur. Dopo un primo set all’insegna del break, con ben 5 break totali, 3 in favore di Jabeur e 2 in favore di Haddad Maia, a vincere quindi il primo set è la tunisina con il punteggio di 6 giochi a 3.
Contrariamente al primo set, il secondo parziale si rivela molto equilibrato, e soprattutto senza neanche un break a favore di una delle due giocatrici, tanto che è stato il tie-break a decidere le sorti delle due tenniste. Tie-break quasi a senso unico, con la brasiliana che mette fin da subito le distanze con l’avversaria, grazie a due mini break, vinto dalla brasiliana per 7 punti a 5.
Nonostante le quasi 4 ore giocate nella partita precedente contro la spagnola Sorribes Tormo, è Haddad Maia la più fresca tra le due, che nonostante un break subito nel quarto gioco del parziale, strappa il servizio alla tennista tunisina in tutti i suoi giochi di servizio, concludendo quindi da vincitrice l’ennesima maratona di questo Slam, dopo due ore e 30 di partita con il punteggio finale di 3-6 7-6 6-1.
L’ultima semifinalista dello Slam Parigino sarà quindi la campionessa in carica Iga Swiatek, che nel remake della finale dello scorso anno si è imposta per la settima volta su sette incontri con il punteggio di 2-0.
Primo set alquanto equilibrato, con un break e contro break nel quarto e nel quinto gioco, con la tennista polacca che non è riuscita a scappare sul punteggio di 4 giochi a 1. Nel momento decisivo del set però, in vantaggio per cinque giochi a quattro, la numero 1 del mondo si rivela troppo per l’avversaria, strappandole il servizio a 0, per vincere quindi il primo set per sei giochi a quattro.
Nel secondo set la statunitense parte bene, arrivando per ben 3 volte a palla break nel terzo gioco, quando si trovava in vantaggio per 2-1. Da questo momento in poi è la polacca a stabilire le regole del gioco, non concedendo nemmeno più un game all’avversaria, strappandole per ben 2 volte il servizio, concludendo quindi con il punteggio finale di 6-4 6-2.