da Roma
Come l’anno scorso, anche nel 2018 Elina Svitolina conquista la Città Eterna con un tennis d’attacco e sempre in spinta, portando a casa il 12° successo WTA, con un ranking sempre più in discesa e una vetta che ormai non è più un’utopia. Roma è ai suoi piedi, come Simona Halep, sconfitta 6-0 6-4, dominando dal primo all’ultimo punto, in un atto conclusivo meno combattuto dell’anno passato, con una certezza costante: la rumena sente la pressione nelle finali, come mostrato nel Premier italiano. Il 6° confronto è della classe ’94: 4-2 totale per l’ucraina. A Parigi il remake?
“Vincere a Roma è sempre un onore, farlo per la seconda volta di fila, contro la #1 al mondo come Simona Halep è ancor più gratificante. Se dovessi raggiungere i 4 successi qui, prometto un tatuaggio per la Città Eterna” dichiara un’euforica Svitolina in conferenza stampa al Foro Italico: “Ho spinto sin dall’inizio, posso ritenermi soddisfatta, soprattutto per come ho giocato nella prima parte, tenendo sempre sotto controllo l’avversaria fino alla fine. Prendere l’iniziativa in certe sfide è fondamentale, poi oggi mi sentivo bene, anche con il servizio: il lavoro con il team è stato importante e sto migliorando sempre più dal punto di vista atletico, ma il vero trucco è un segreto.” Un’enigmatica Elina poi si esprime sulla sua attitudine nel giocare le finali e le prospettive future: “Quando persi la finale Juniores di Wimbledon contro Eugenie Bouchard perdendo 6-2 6-1 mi promisi di giocare e prendere sempre l’iniziativa negli atti conclusivi: ottava finale di fila vinta…Ora il Roland Garros: parto tra i favoriti, come speravo, e sarà diverso rispetto all’anno scorso, anche perché ho lavorato molto in vista di Parigi, un Grande Slam dove voglio far bene. La sconfitta contro Genie mi pesa ancora molto, perché non ci ho dormito per parecchio tempo, ma ora la mia testa è rivolta ai Major, dove i match sono comunque corti data la senza dei 5 set.” удачі, Elina!