WTA Roma: una sontuosa Kerber elimina Sakkari. Venus lotta ma alla fine cede a Kontaveit

INTERNAZIONALI BNL D’ITALIA, OTTAVI DI FINALE.

Angelique Kerber batte Maria Sakkari 61 61.

Dopo un 2017 da dimenticare, Angelique Kerber conferma il netto miglioramento rispetto all’anno passato, qualificandosi ai quarti di finale del WTA Premier di Roma. La tedesca, che sulla terra battuta outdoor ha sempre avuto difficoltà di adattamento, pur avendo vinto due edizioni del Porsche Open di Stoccarda non a caso in condizioni indoor, si qualifica ai quarti del torneo capitolino dopo diversi anni dall’ultima volta e le uscite al primo turno nel 2016 e 2017.

IL MATCH: parte benissimo la teutonica, molto concreta nel mantenere lo schema difensivista tipico del suo gioco e mostrandosi sprintosa e veloce nella corsa laterale. Maria Sakkari, invece, protagonista suo malgrado ieri di un incontro molto controverso con Karolina Pliskova, in cui una chiamata a favore (erronea) le ha praticamente consegnato la qualificazione agli ottavi, oggi non è riuscita a ripetere la buona prestazione del giorno prima. Apparsa nervosa e non “in palla”, la figlia d’arte di Angeliki Kanellopoulou (best ranking di numero 40 ai tempi di Graf e Seles) perde immediatamente il primo servizio a zero, commettendo errori sulla diagonale di dritto e di rovescio e mostrandosi contratta al servizio. Kerber non deve fare altro che limitarsi a rispondere e a non commettere errori ma, in fiducia e rilassata dal trend positivo, delizia il pubblico con un paio di palle corte che mettono in evidenza le difficoltà del gioco in avanzamento di Sakkari, molto più a suo agio nei pressi della riga di fondo (con Pliskova ha messo radici in quella zona del campo). L’ateniese riesce a mantenere solo il secondo turno di battuta, per il resto il primo set è un assolo di Kerber, che i pochi punti che concede sono frutto più che altro di alcune sue piccole distrazioni. Il secondo parziale inizia con Sakkari al servizio che regge, ma Kerber continua a macinare da fondo e sullo scambio prolungato, rispetto a Pliskova, non perde la pazienza e non commette unforced. Maria riesce, sul 4-1 e servizio tedesco, a procurarsi 3 palle del controbreak che potrebbero dare una svolta alla partita, ma Angelique non sbaglia: servizi angolati e contropiede in incrociato negano all’ellenica la soddisfazione di un break e consegnano, un paio di minuti dopo, la qualificazione alla ex numero uno che al prossimo turno affronterà Elina Svitolina, con gli head to head totalmente a favore della detentrice del torneo romano.

Anett Kontaveit batte Venus Williams 62 76 (3)

La Venere Nera, che ieri ha sofferto e non poco contro la russa Vesnina, paga oggi una condizione fisica non eccellente, complici i quasi 38 anni che l’attendono implacabili tra un mese esatto contro gli appena 22 della bionda estone, che quest’anno sta piano piano emergendo con piazzamenti di spessore all’interno del circuito femminile.

IL MATCH: Anett Kontaveit 12 giorni fa aveva battuto la Williams al secondo turno del Mutua Madrid Open e questo pomeriggio ha ottenuto la doppietta. Il primo set dell’incontro viene dominato dall’estone che si rivela implacabile sulla diagonale del rovescio. In lungolinea o in incrociato, la verticalizzazione del colpo è sempre perfetta. Venus, dal canto suo, non può fare altro che rincorrere la palla ma, a corto di fiato, è spesso costretta a cedere davanti ai fendenti conclusivi dell’avversaria e il servizio non l’aiuta, indebolito da un’evidente stanchezza accusata sia nelle gambe che all’altezza dell’avambraccio destro. Nel secondo set, però, l’americana tira fuori l’orgoglio e breakka in apertura di parziale la Kontaveit, riuscendo a issarsi sul 3-0. La reazione di Anett, di converso, non si fa attendere. Consigliata dal proprio coach, rimette in ordine le idee e riprende a picchiare col rovescio in top, abbandonato per qualche istante in favore di un infruttuoso back. Ottiene così subito il controbreak e pareggia il conto mantenendo il servizio. Venus non molla e cerca di forzare maggiormente il pressing, questa volta senza commettere errori. Sul 5 pari, la statunitense va sotto 15-30 ma rimane a galla, aiutata dalla battuta e da un bellissimo rovescio in contro-balzo. Il tie-break viene, sostanzialmente, deciso dal primo punto: un scambio durissimo, stile play-station, vinto in volata dalla Kontaveit con uno strepitoso rovescio in lungolinea all’incrocio delle righe, manda Venus in debito di ossigeno e l’estone, più fresca e in fiducia, ingrana 6 punti di fila. Williams, da grande campionessa, rifiuta l’umiliazione dello “zero punti” e piazza un vincente che mette pressione alla Kontaveit, che non sfrutta i due match-point successivi. Al quarto tentativo, però, un’accelerazione della sovietica tocca la riga di fondo creando un rimbalzo anomalo e Venere, in controbattuta, non trova il tempo per ragionare e piazza fuori la risposta. L’americana esce di scena tra gli applausi del Centrale di Roma che l’adora (impossibile il contrario), mentre l’estone ottiene i quarti di finale per il secondo anno consecutivo. Domani sfiderà la vincente del match tra Sevastova e Wozniacki, fissato in sessione notturna.

ALTRI RISULTATI:

D. Gavrilova/G. Muguruza 57 62 76 (6)

Non è sbagliato definire incredibile lo scalpo di ieri sera, dell’australiana Daria Gavrilova, sulla campionessa slam Garbiñe  Muguruza. Dopo aver vinto un primo set lottato, la spagnola ha incassato un sonoro 6-2 nel secondo, apparendo disunita e sull’orlo del tracollo. Nel parziale definitivo, invece, una Gavrilova ipergenerosa inizia a sbagliare l’impossibile e concede a Garbiñe la bellezza di 4 giochi consecutivi. Come spesso accade tra giocatrici profondamente umorali, la nativa di Caracas concede scelleratamente la rimonta all’avversaria che le cancellerà perfino 2 match-point, per andare a chiudere il conto alle 2 del mattino, dopo 3 ore di gioco e con la compagnia di appena 5, stoici, spettatori sugli spalti, rimasti a vedere chi nella serata di oggi affronterà Maria Sharapova.

 

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