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WTA S-Hertogenbosch, Bencic ultimo ostacolo per Camila

Siamo ormai giunti alle battute conclusive del Topshelf Open di S-Hertogenbosch con una buona notizia per i colori azzurri. Camila Giorgi è infatti riuscita a conquistare la finale del torneo olandese, la quarta in carriera. E speriamo che questa sia davvero la volta buona per la bella maceratese per portare a casa finalmente un trionfo, dopo le debacle di Linz e Katowice.
Il suo gioco esplosivo, a cui siamo già abituati, inizia a dare i propri frutti, specie se abbinato a una sorta di maturità mentale, cui finalmente stiamo assistendo. Il match vinto al terzo set contro la Krajicek ne è la conferma, soprattutto vista la sua fallosità al servizio drasticamente ridotta nel parziale decisivo. Anche nel successivo match contro la kazaka Shvedova è arrivata a giocarsi l’accesso in finale al terzo e decisivo set. Anche qui, tolti i 4 doppi falli commessi in apertura (23 nel computo totale), non ha affatto dispiaciuto l’atteggiamento mostrato in campo, culminato anche con un momento di gioia a fine set, non proprio usuale per Camila. Va comunque sottolineato come la sua avversaria è stata sempre in partita e solo l’11-9 del tie-break finale l’ha condannata alla sconfitta, avendo anche sprecato diversi match point a propria disposizione.

Per Belinda Bencic, da poco maggiorenne, si hanno sensazioni altrettanto positive, visto il suo percorso prima di approdare in finale, essendo stata capace di estromettere, nell’ordine, Kiki Mladenovic e Jelena Jankovic, settima e seconda testa di serie del torneo. Notevole soprattutto la sua semifinale, dove ha estromesso la serba in due set, precisamente con un doppio 6-3. Anche per la giovane svizzera si tratterà di un’occasione per mettere in bacheca il primo trofeo, per lei alla seconda finale disputata. Il suo gioco imprevedibile aveva già dato alcuni problemi a Camila, sulla terra madrilena, dove lo score fu sì tirato, ma in favore della tennista d’oltralpe (6-4 7-5).

Si sa, però, che sull’erba spesso i pronostici sono imprevedibili, specie se fatti rapportandoli ad altre superfici. In linea di massima, vista la simile posizione in classifica tra le due, Camila potrebbe essere leggermente avvantaggiata dal fatto di avere un gioco più aggressivo, che sull’erba diventa difficile da arginare. Allo stesso tempo dovrà riuscire a mantenere i nervi saldi e il controllo del gioco, considerato che nelle altre finali non le è mancata la potenza dei colpi, bensì l’aspetto finale, decisivo per una buona riuscita dell’impresa.

Di Simone Marasi

Simone Marasi

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