Kvitova fa suo il torneo di Sidney, con montepremi di 731mila dollari, battendo in finale la connazionale Karolina Pliskova e conquistando il 15esimo titolo in carriera. Un match suggestivo che ha visto di fronte il presente e il futuro del tennis ceco e che certifica nel circuito femminile la netta supremazia della scuola ceca, negli ultimi anni, sul resto del mondo.
Le tre vittorie nell’arco di 4 anni in Fed Cup della Nazionale in gonnella non sono un caso e anzi sono la prova di un movimento tennistico in grande salute. E dalle grandi potenzialità future se si pensa alla sorprendente ascesa nel 2014 della giovane Pliskova, che a soli 22 anni sta per entrare tra le prime 20 del mondo, o alle ancor più giovani Katerina Siniakova, 18 anni e n. 80 del ranking, e Tereza Smitkova che di anni ne ha 20 e occupa la posizione n. 65.
Ma torniamo alla finale. La n. 4 del mondo ha dimostrato di essere in gran forma e pronta a provare la scalata in classifica, per raggiungere l’obiettivo, più volte dichiarato, di diventare la numero 1. Con questa vittoria si candida seriamente come la anti-Williams agli imminenti Australian Open. Dovrà però sconfiggere il suo peggior nemico: la discontinuità.
Contro la giovane connazionale l’inizio è subito in salita e Petra capisce che non sarà per niente facile avere la meglio. Il canovaccio della partita è chiaro già dai primi scambi: è Kvitova a fare la partita e a imporre lo scambio. Pliskova è costretta spesso alla difensiva, in attesa dell’errore gratuito dell’avversaria. Una posizione poco congeniale alla giovane Karolina, data la sua non eccelsa mobilità in campo. Anche se negli ultimi tempi ha sorpreso tutti, evidenziando notevoli progressi negli spostamenti e nella fase di difesa.
Karolina Pliskova
E infatti, Pliskova sorprende l’avversaria in avvio di match, strappandogli il servizio alla terza occasione. Break che dura fino al decimo gioco, proprio quando Karolina serviva per aggiudicarsi il set. La minore esperienza gioca un brutto scherzo alla 22enne ceca, che sul 5-4 si fa infatti controbreccare da Petra, che ci aveva provato anche nel precedente game in risposta, fallendo però una palla del controbreak sul 4-3.
Si arriva così al tie-break che ricalca il leitmotiv del set. Kvitova crea e distrugge. Si resta in equilibrio fino al 5-4 per la n.4 del mondo quando arriva il minibreak decisivo in favore di Petra. Sul 6-4 e con due set point da annullare, di cui uno con Kvitova al servizio, si fa dura per Pliskova. E dopo 56 minuti Kvitova si aggiudica il parziale vincendo il tie-break 7-5. Le statistiche danno l’idea dell’andamento del match, con Kvitova che produce il triplo dei vincenti dell’avversaria, 24 contro 8.
Ora l’inerzia del match è nettamente a favore della testa di serie n. 2 del torneo, che infatti al terzo gioco del secondo set assesta quello che potrebbe essere il colpo di grazia: break al secondo tentativo, in seguito confermato con il gioco del 3-1. La partita sembra essere finita. Pliskova deve sudare e non poco per mantenere i propri turni di battuta e restare in scia dell’avversaria. E’ anche costretta a rallentare le prime di servizio, pur di metterle in campo, per evitare di offrire facili vincenti a Kvitova
E qui accade l’impensabile. Ciò che ti fa capire che Karolina è una predestinata a entrare nella top ten del ranking mondiale. La giovane ceca, infatti, quando la partita era nelle mani della connazionale Petra, mette in campo tutte le sue risorse alla ricerca del controbreak e, grazie ai consigli del suo coach e approfittando di un passaggio a vuoto di Kvitova, vi riesce nel sesto gioco, impattando sul 3-3.
Da qui fino al tie-break finale prevale la stanchezza ed entrambe le giocatrici riescono facilmente a mantenere i propri turni di battuta. Tie-break che vede subito la Kvitova scappar via con due minibreak: 5-1. Ma ancora una volta Pliskova ha la forza mentale per riemergere e raggiungere l’avversaria sul 5-5.
Ma nulla può contro la determinazione di Petra, che non perde la calma e continua a sfoderare i suoi vincenti. Si guadagna un primo match point che Pliskova annulla con grande bravura: siamo sul 6-5 e Petra durante lo scambio prende per ben due volte il nastro, mettendo in seria difficoltà l’avversaria che tuttavia riesce a far suo il punto.
La sconfitta è solo rinviata. Kvitova strappa un minibreak e va a servire per il match. Con un gran servizio slice a uscire costringe Pliskova a rispondere male e fuori dal campo, vincendo game, set, partita e torneo in due ore scarse.
Per Kvitova è un ottimo biglietto da visita per Melbourne. E anche per Pliskova, che non ha affatto demeritato, è la conferma di essere una delle migliori tenniste emergenti in circolazione. Karolina sarà una delle mine vaganti di questi Australian Open 2015.
FINALE: Kvitova b. Pliskova 7-6(5), 7-6(6)