STRAORDINARIA CAMILA GIORGI – Se Camila Giorgi gioca in modo ordinato, senza prendere troppi rischi, limitando i gratuiti non c’è match. L’azzurra è scesa in campo concentrata e per Agnieszka Radwanska sono arrivate le difficoltà a entrare in partita. Ottima al servizio e in risposta, bravissima ad aprirsi il campo approfittando dei servizi non irresistibili dell’avversaria, Camila è scappata in un attimo sul 3-0, con break conquistato nel secondo game. Break mantenuto anche nei successivi giochi grazie alla prima letale ed è 4-1. La Radwanska non riesce a reagire. Sempre più in difesa e schiacciata a fondocampo subisce il secondo break che manda la scatenata Camila Giorgi 5-1 e servizio. Arrivano due set point e la fretta si impossessa del braccio di Camila. Ma il terzo è quello buono: 6-1 in poco più di 30 minuti, con l’86% di prime in campo, 4 aces, zero doppi falli e 17 vincenti. Insomma, la Giorgi accorta e paziente che tutti hanno sempre sperato di vedere. Agnieszka Radwanska impiega oltre 7 minuti per mantenere il primo turno in battuta del secondo set. Altrettanti sono necessari a Camila Giorgi per impattare sull’1-1, con due palle break (le prime del match concesse dall’italiana) annullate con freddezza. Nei primi 4 giochi del secondo parziale i gratuiti di Camila Giorgi hanno abbondantemente superato quelli commessi nell’intero primo parziale. Regge comunque benissimo l’azzurra: annulla ancora due palle break, e con grande autorità (uno splendido rovescio in lungolinea e un ace), ed è 2-2. Due break mancati da Agnieszka Radwanska e break subito dalla polacca. Le accelerazioni devastanti della Giorgi fanno male e la tennista di Macerata passa avanti 3-2 e servizio. Per quanto riguarda i vincenti, non c’è storia: oltre trenta quelli della Giorgi, contro i 4 della Radwanska. Questi i dati che accompagnano l’azzurra fino al 4-2. Camila non molla su nessun punto. Combatte anche quando è sotto nel punteggio nei singoli game, senza adagiarsi sul break di vantaggio e lo fa ottimamente: nel settimo gioco agguanta il secondo break, che la catapulta sul 5-2 e servizio. A un passo dalla semifinale. La raggiunge, senza farsi tradire dalla smania di concludere subito e dalla tensione. Camila Giorgi, l’ammazza grandi è tornata. Ma è una versione che ci piace di più perché ha dalla sua la dote della calma. Nonostante il doppio fallo nell’ultimo game, resettato e cancellato con un ace.
ANGELIQUE KERBER TRAVOLGE DOMINIKA CIBULKOVA – Angelique Kerber stenta a inizio set, poi dilaga. Partenza con tre doppi falli nel primo turno in battuta per la tedesca. Dominika Cibulkova, agguantato il break in avvio, consolida e allunga sul 2-0. Da quel momento è dominio dell’ex numero 1. Angelique Kerber diventa letale in risposta, aumenta l’efficacia della prima di servizio (che quasi sempre le porta il punto) e negli scambi detta i ritmi, costringendo la slovacca all’errore. Dominika Cibulkova non regge l’intensità dei colpi dell’avversaria e dopo il 2-0 iniziale subisce uno score di 6 game a 1. E’ 6-3 Kerber in 42 minuti. Lo show in risposta della Kerber continua anche nel secondo set e nel quarto game arriva il break teutonico: 3-1 Kerber. Dominika Cibulkova le prova tutte anche nei game combattuti nei quali è la Kerber al servizio, ma la tedesca nei momenti di difficoltà (come le due palle break concesse e cancellate nel terzo gioco, quanto nel lungo quinto game) ha l’ace pronto. Nel combattutissimo sesto gioco fiume, durato oltre 10 minuti sono proprio due risposte fulminanti di Angelique Kerber a fare la differenza e procurare alla giocatrice di Brema il doppio break che vale il 5-1. Chiude subito dopo la tedesca, a coronamento di una prestazione strepitosa.
TUTTO FACILE PER ASHLEIGH BARTY – Netta affermazione di Ashleigh Barty su una infortunata Barbora Strycova. In meno di un’ora, l’australiana era avanti 6-3 5-0 e servizio, con all’attivo 25 vincenti. Piccolo passaggio a vuoto, situazione frequente per la Barty quando è il momento di chiudere, e Barbora Strycova evita il bagel riprendendo uno dei tre bereak di svantaggio. A nulla, ovviamente è stato utile alla ceca, tenere il turno di servizio successivo: Ashleigh Barty è andata in battuta per la seconda volta per portare a casa l’incontro e ha archiviato la pratica al secondo match point. In semifinale affronterà Daria Gavrilova, che oggi non ha giocato ed è passata direttamente tra le “magnifiche quattro” del torneo per via del ritiro di Garbine Muguruza. Per la Gavrilova, quello con Ashleigh Barty sarà il terzo derby australiano nel Premier di Sydney.
Risultati:
D. Gavrilova b [1/WC] G. Muguruza (Ritiro)
A. Barty b B. Strycova 6-3 6-2
A. Kerber b D. Cibulkova 6-3 6-1
[Q] C. Giorgi b A. Radwanska 6-1 6-2
0 comments
strepitosa! e’ l’aggettivo giusto… fusse che fusse la vorta bbona?
Sperem….ho visto che non c’è il padre….è una coincidenza?
Sempre bella da vedere all’ opera…. Non la solita attendista
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Bravissima
Gioco spettacolare, hai distrutto la professoressa della tattica, risposta a tutti quelli che criticano dicendo che hai problemi tecnici, concentrazione e lucidità. Forza Giorgi.
ohh raga ma tutto questo entusiasmo per due partite vinte??? eddai su, è passata da “non è nessuno” a “è la più forte dell’intero universo”!!! Lasciamola giocare e vediamo se riesce una volta per tutte a dimostrare qualcosa, allora si potrà partire il corteo, carri e festoni vari!!!
Ciao. Concordo. Ho scritto io il pezzo e infatti non mi azzarderei mai a pronosticare top 10 o vittorie slam. Per arrivare a certi traguardi occore continuità. Ciò non toglie che abbia giocato benissimo e con un approccio diverso. Non le si può domandare di non commettere gratuiti, ma di non giocare tutti i punti in modo identico, sì. La seconda di servizio è più oculata e lavorata. Ha affrontato con freddezza i momenti complicati. Che questa bella settimana le dia fiducia, ma non carichiamola di aspettative e pressioni 🙂
Esattamente, brava Monica , hai detto benissimo! Non carichiamola di aspettative e pressioni e lasciamola giocare tranquilla e già è un passo avanti per lei il non avere l inutile padre alle calcagna!! Non riuscirò mai a capire questo modo italiano di esaltarsi e osannare per pochezze!! Prima i fatti e poi allora si avrà modo di osannare e portare sugli scudi! Ciao, un salutone
Se gioca con regolarità le batte tutte