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Wta Toronto, capolavoro Belinda Bencic: batte Serena Williams e vola in finale

Nella seconda semifinale Wta di Toronto la diciottenne svizzera Belinda vince la partita più importante della sua vita, battendo in rimonta la n. 1 del mondo Serena Williams, con il punteggio di 3-6 7-5 6-4 dopo oltre due ore e mezza di battaglia. Si interrompe così la striscia di 28 successi consecutivi di Serena, che quest’anno aveva perso solo nella semifinale di Madrid, per mano di Petra Kvitova. Belinda, che diventa la seconda tennista più giovane a battere Serena, seconda solo alla 17enne Maria Sharapova che la estromise in finale a Wimbledon, stanotte si giocherà la sua prima finale Premier 5, contro Simona Halep. Comunque vada la finale, Belinda raggiunge il suo best-ranking: attualmente è n. 15, in caso di vittoria salirebbe alla 12esima posizione.
Dopo la sconfitta di Sara Errani per mano di Simona Halep, molti probabilmente si aspettavano la solita partita di routine di Serena Williams contro la migliore tra le attuali tenniste teen-ager della Wta, la svizzera Belinda Bencic, n. 20 del ranking. Quanto avrebbe lottato, come si sarebbe comportata? Nessuno, probabilmente, avrebbe potuto mai pronosticare che questa ragazza avrebbe compiuto la partita della vita, estromettendo Serena Williams, che quest’anno aveva perso solo una volta, sulla terra del Mutua Madrilena Open, per mano di Petra Kvitova. E che avrebbe raggiunto per la prima volta in carriera la finale di un torneo importante, quello di Toronto, che si giocherà con Simona Halep in un match apertissimo. Se Belinda Bencic diventerà una grande campionessa – e ci sono tutti i presupposti, certamente questa vittoria sarebbe segnata come la prima storica tappa, il fondamentale punto d’ascesa della sua carriera.

Qui in Canada bisogna guardare indietro al 2008 per vedere un’altra tennista altrettanto giovane a raggiungere la finale: era stata la slovacca Dominika Cibulkova, classe ’89, che aveva poi ceduto all’allora n. 1 Dinara Safina. Quello di Belinda è un risultato storico non solo per la sua carriera, ma anche perché significa un importante cedimento di Serena Williams in un momento in cui sembrava imbattibile, in quella che è probabilmente la sua stagione migliore di sempre. Questa sconfitta rende le cose molto incerte e interessanti in vista degli Us Open e del raggiungimento del Grande Slam della minore delle sorelle Williams, che eguaglierebbe anche il conteggio di Slam vinti di Steffi Graf, a quota 22.

La cronaca.

Serena nel corso del torneo aveva mostrato qualche segnale di nervosismo e di cedimento, a partire dal match di quarti di finale contro un’ottima Roberta Vinci, o ancora di più al secondo turno contro Flavia Pennetta, che le aveva strappato un set, anche se non aveva mai corso minimamente il rischio di perdere la partita. L’americana qui parte a mille nel primo set, e con un tennis impeccabile e aggressivo (ben 18 vincenti nella prima frazione), vola avanti 5 a 1. Qui arriva la breve e tardiva reazione dell’elvetica, che riesce a recuperare un break (grazie a una Serena più fallosa, che commette un decisivo doppio fallo) e a tenere il servizio, per perdere con il punteggio di 6-3.

Il secondo parziale parte in modo completamente diverso, con una Bencic più determinata e offensiva, capace di tenere testa al ritmo di una Serena sempre più distratta e nervosa. Nel secondo gioco la n. 1 è costretta ad annullare 3 palle break, un’altra sul 2 pari. Nell’ottavo gioco, Belinda riesce infine a strappare il servizio, grazie ai 4 doppi falli di Serena la quale – colma di rabbia – finisce per spaccare una racchetta. Belinda però mostra la sua inesperienza riconsegnando subito il break di vantaggio con due gratuiti di rovescio, ma sul 5 pari Belinda riesce a mostrare la sua personalità tenendo il servizio dopo uno svantaggio di 0-40. Qui Belinda mette il piede sull’acceleratore e, approfittando di altri due doppi falli di Serena, riesce a strappare un break che le vale la vittoria del secondo parziale, per 7-5.

Dopo un set così travagliato, ci si sarebbe potuti aspettare un rovinoso passaggio a vuoto di Belinda, com’era successo qualche giorno fa per Flavia, consentendo a Serena di ritrovare le forze e trionfare alla distanza. Invece Belinda non ha intenzione di mollare e inizia subito in spinta, prendendo spesso il controllo degli scambi – soprattutto nella diagonale del rovescio. L’elvetica sale addirittura 4 a 0 e quindi 5 a 1, tra lo stupore generale del gremito pubblico del Centrale di Toronto. Come spesso accade, proprio a un passo della sconfitta, arriva la reazione di Serena, che riesce a risalire addirittura 4-5, recuperando entrambi i break sottratti, ad un passo dall’aggancio. Proprio quando ormai il pareggio sembra avvenuto, nel turno di servizio dell’americana, Bencic compie il capolavoro in risposta: tre vincenti consecutivi di rovescio, per poi chiudere con un dritto inside-out che le regala una vittoria leggendaria.

Tanta è la gioia della giovanissima Belinda, che alza le mani al cielo e si lascia andare a un pianto liberatorio. Se fino ad oggi la Bencic, classe ’97, è stata considerata il futuro del tennis femminile, ora a tutti gli effetti può essere nominata come una delle protagoniste del tennis attuale. Un coraggio, una personalità – oltre, soprattutto, a un tennis stellare, le doti di Belinda, che presto – siamo sicuri – otterrà importanti trofei e successi. L’occasione più vicina è stanotte, contro la ritrovata Simona Halep: in caso di vittoria, conquisterebbe il suo secondo titolo, dopo il successo sull’erba di Eastbourne, avvenuto il giugno scorso, quando sconfisse in finale Agnieszka Radwanska.

Michele Alinovi

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