SUPER HALEP E SVITOLINA, OUT KERBER- Quello che è successo nella notte ha davvero del clamoroso e lascia spazio ad ampie riflessioni sullo stato attuale del tennis femminile, in particolare di come ogni match possa avere storia a sè e di quanto la classifica sia poco importante, anche ai vertici. Stiamo parlando ovviamente dello strabiliante punteggio che ha caratterizzato la sfida tra le tds 5 e 9, ovvero Svitolina e Venus Williams, ma anche del match che ha visto imporsi Halep con una facilità impressionante ai danni di Strycova. Andando con ordine, partiamo dall’ultimo incontro concluso, cioè quello che nella notte italiana ha visto la vittoria dell’ucraina Svitolina su Venus Williams. Indubbiamente, nessuno si aspettava un match così a senso unico e privo di equilibrio, sia perchè la tennista di Odessa non aveva impressionato nei giorni precedenti, come poteva aver fatto una Radwanska, sia perchè l’americana, negli ultimi match, non aveva giocato benissimo, ma di certo non dando l’impressione di poter racimolare solamente 3 games contro Svitolina. Nonostante il punteggio dica altro, molti games sono stati combattuti e sono finiti ai vantaggi, ma ciò non toglie che Venus ha peccato di cinismo e non ha sfruttato praticamente nessuna occasione capitatagli; al contrario, l’ucraina è stata brava a sorprendere la sua avversaria, a tratti imbarazzante con il servizio, ed a darle una lezione di tennis che difficilmente scorderà. Con questa vittoria, che fa bene ad Elina soprattutto dal punto di vista psicologico, l’ucraina si proietta ai quarti, dove l’attenderà il difficle compito Muguruza, inoltre dà un importante segnale alle sue avversarie, le quali dovranno stare molto attente se dovessero incontrarla e, perchè no, potrebbero aver trovato una potenziale, ma molto pericolosa, avversaria per la lotta al numero uno al mondo da qui a fine anno. [fncvideo id=104109 autoplay=false]
Un altro risultato che ha lasciato un po’ tutti a bocca aperta è stata la netta vittoria di Halep ai danni della Strycova, giocatrice che aveva messo ko sia Mladenovic che Gavrilova e che forse, proprio a causa di queste vittorie, aveva più di un’aspettativa per il match che la vedeva opposta alla numero 2 del ranking. Anche in questo caso, il punteggio “mente”in quanto buona parte dei giochi è stata equilibrata ed Halep non ha dimostrato una supremazia così netta da impedire alla sua avversaria di controbattere ai suoi colpi, bensì avendo le due giocatrici un tennis simile, la rumena è stata più efficace e più concreta ed ha portato a casa il match, di fatto facendo un’ora di allenamento, esattamente la durata che ha avuto l’incontro. Infine, la sorpresa della giornata è stata firmata da Sloane Stephens, che ha estromesso dal torneo la tds 3, Angie Kerber, la quale non ha avuto modo di opporsi al devastante gioco dell’americana e, dopo solo un’ora di gioco, si è trovata sotto la doccia con un duplice 62 rimediato. Indubbiamente, Stephens è la sorpresa del torneo, da una parte perchè sta giocando un tennis sublime, che assume una valenza ancora più importante se si pensa che questo è solo il terzo torneo al rientro dopo l’infortunio, che l’ha tenuta lontana dai campi per quasi un anno, dall’altra per il calibro delle avversarie che sta facendo cadere ai suoi piedi, non a caso Kerber è la vittima più illustre, ma è solo una delle tre dopo Kvitova, pluri-vincitrice Slam ed ex numero 2 al mondo, e Putinsteva, non proprio la giocatrice più facile da affrontare. L’americana ha giocato un match quasi perfetto, non rischiando mai e restando sempre in controllo del match, tenendo costantemente alla larga Kerber e punendola a dovere. Ora sulla strada di Sloane Stephens c’è Lucie Safarova, e chissà che la statiunitense non possa addirittura regalarsi una prestigiosa semifinale, che le darebbe molti punti, ma soprattutto tanta fiducia e la consapevolezza di poter tornare a certi livelli dove ha dimostrato di poter stare, per regalarsi poi, una gioia come quella ottenuta agli Australian Open, quando battè Serena Williams e si fece notare prepotentemente nel tennis che conta.
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OK MUGU E PLISKOVA- Approdano ai quarti di finale anche le tds 1 e 4, Pliskova e Muguruza che, seppur in modo diverso, hanno entrambe passato il turno, staccando quindi il passa per i quarti, ma non senza faticare. La neo numero 1 del ranking ha battuto Naomi Osaka, costretta al ritiro all’inizio del terzo set, mentre la tennista iberica ha superato l’australiana Barty solo al terzo set. Karolina Pliskova ha dominato il primo parziale, portandolo a casa per 62 e preannunciando una vittoria abbastanza in scioltezza, ma così non è stato infatti nella seconda frazione la sua avversaria è cresciuta, soprattutto con il servizio, non a caso non ci sono stati break ed è stato necessario il tie-break per decidere le sorti del match: qui, malgrado una costante situazione di punto a punto, è stata la tennista del Giappone a vincere con il punteggio di 7 a 4 ed a portare l’incontro al terzo set. Proprio sul più bello, però, ovvero quando Osaka sembrava poter impensierire la sua avversaria e quindi dar via ad un set pieno di spettacolo, come quello appena terminato, la nipponica è stata costretta al ritiro ed ha quindi spianato la strada a Pliskova verso i quarti. Discorso simile per Garbine Muguruza, la quale, dopo aver vinto 60 il primo parziale, peraltro senza concedere alcuna opportunità alla malcapitata Barty, sembrava dovesse facilmente chiudere la pratica; anche in questo caso, qualcosa è andato storto e la tennista proveniente dall’Australia ha alzato il suo livello di tennis, capitalizzando le occasioni avute e facendo suo il secondo parziale per 6 giochi a 3. Infine, nella frazione finale, Barty è risultata molto, troppo fragile al servizio e non è stata in grado di resistere ai colpi di Muguruza, che ha continuato a spingere da fondo campo ed ha ingabbiato la sua avversaria in una rete di vincenti e passanti.
ALTRI MATCH- Nei tre restanti incontri, Caroline Wozniacki mette fine al torneo della polacca Radwanska, rifilandole un netto 63 61 e mettendo in risalto tutti i punti deboli della sua avversaria, la quale, nonostante avesse dominato i suoi precedenti match, è crollata non appena si è alzata l’asticella della giocatrice dalla parte opposta della rete. Un’altra sorpresa, almeno per quanto visto nei turni precedenti, che si è materializzata nella notte è stata l’uscita di scena da parte della russa Makarova, che ha perso in tre set da Safarova, complice anche un po’ di legittima stanchezza provocata dal torneo di Washington della scorsa settimana, vinto ma che l’ha tenuta impegnata per 7 giorni, e dall’estenuante incontro che ieri l’ha vista prevalere sulla britannica Konta. Infine, Caroline Garcia ha superato in due parziali, piuttosto agevolmente, la 18enne Bellis, comunque autrice di un ottimo torneo.
Toronto
(1) Pliskova d Osaka 62 67 (4) 10 ritiro
(6) Wozniacki d (10) Radwanska 63 61
Stephens d (3) Kerber 62 62
Safarova d Makarova 63 67 (3) 62
(5) Svitolina d (9) V Williams 62 61
(4) Muguruza d Barty 60 36 62
Garcia d Bellis 64 62
(2) Halep d Strycova 61 60
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Halep e Svitolina sono due giocatrici simpatiche ed anche di bell’aspetto, ma a volte nelle loro partite non riesco a vedere alcun colpo di genio, alcuna giocata risolutiva…… Bestemmio se le definisco pallettare? In realtà le altrettanto belle Kerber e Wozniaki non hanno parimenti qualità straordinarie, a vederle giocare…… Spiace dirlo ma in questa fase il tennis femminile di alto livello è troppo orientato alle giocatrici che giocano in attesa dell’errore avversario, che su quelle che cercano di chiudere il punto….. le più giovani invece sembrano costruite sul modello sparapalle (alla Raonic per dire), quindi rabbrividisco, se penso che una volta le top player erano Graf, Henin, Hingis, e preferivo quasi il tennis femminile al maschile…..
Grande Svitolina!!!!!!