Non ci sono stati grandi brividi nelle prime due giornate a Flushing Meadows, con tanti match di primo turno che hanno rispettato i pronostici alla vigilia, soprattutto nel caso delle prime teste di serie. È iniziato positivamente il cammino delle prime tenniste del seeding, Ashleigh Barty e Aryna Sabalenka, che però si concedono qualche passaggio a vuoto di troppo, che la bielorussa ha pagato con un parziale. Davanti a lei c’era una determinata Nina Stojanovic, che ha giocato a cuor leggero i primi due set prima di crollare al decisivo. Per il momento questa forma è sufficiente, ma tra qualche giorno sarà necessario alzare l’asticella.
Più sereno l’esordio di Pliskova e Osaka, che hanno superato rispettivamente McNally e Bouzkova in due partite a senso unico. Entrambe già finaliste qui, nonostante arrivino con stati di forma molto differenti sembrano entrambe nelle giuste condizioni per puntare molto in alto a New York. Tra le altre top player, tutte avanzano al secondo turno agevolmente, con la sola Bianca Andreescu costretta agli straordinari. La sua avversaria era una delle più ostiche, Viktorija Golubic, che è arrivata davvero ad un passo dall’estromettere l’ex campionessa canadese, sempre più appassionata di lunghe battaglie al terzo set. Nessun ostacolo per Svitolina, Krejcikova e Swiatek, che hanno sbrigato le loro pratiche in modo più rapido e netto.
Come detto sopra, le sorprese in generale non sono state molte e non sono state neanche troppo imprevedibili. Lascia lo Slam anzitempo Veronika Kudermetova, che si deve arrendere alla più esperta Sorana Cirstea, tornata di nuovo in grande forma. Fuori all’esordio anche Karolina Muchova, che cede in soli due set a Sorribes Tormo, tennista spagnola che negli ultimi due anni ha messo in campo miglioramenti incredibili. Anche Yulia Putintseva ha avuto un esordio da incubo, contro Kaia Kanepi; l’estone in passato ha già messo a segno grandi upset a New York e diventa ora una mina vagante molto pericolosa, in rotta di collisione con Naomi Osaka. Ha rischiato l’eliminazione anche la vincitrice del 2017, Sloane Stephens, che è venuta a capo di un derby complesso contro l’amica Madison Keys, che condivise con lei proprio quella finale quattro anni fa.
Prestazioni in chiaroscuro per le azzurre. Tutti gli occhi erano puntati su Camila Giorgi, recente vincitrice a Montreal, che ha però trovato subito Simona Halep. La rumena non arrivava da un periodo semplice ma è riuscita a mettere in mostra un tennis solido e soprattutto un gran servizio, che l’ha aiutata anche nei momenti più difficili. Le chance di rientrare non sono mancate all’azzurra, che però ha commesso troppi gratuiti ed è uscita purtroppo in due set. Strada sbarrata anche per Sara Errani, anche lei sfortunata nel sorteggio, che l’ha messa di fronte ad Alexandrova. Troppo rapidi e piatti i colpi della russa, che dopo qualche game di assestamento ha preso il sopravvento. Le notizie positive arrivano invece da Jasmine Paolini e Martina Trevisan; la prima ha superato una Shvedova ben lontana dai tempi d’oro, mentre Martina ha battuto sia Vandeweghe che il forte tifo del pubblico per la sua avversaria. Per loro adesso ci sono partite molto più ardue, che richiederebbero un’impresa: Paolini affronterà la qui 3 volte finalista Azarenka, mentre Trevisan se la vedrà contro l’oro olimpico Bencic.
Tra i match di secondo turno più interessanti vanno sicuramente annoverati Barty-Tauson, Kontaveit-Teichmann, Pliskova-Anisimova, Siniakova-Sakkari, Vondrousova-Kasatkina, Stephens-Gauff, Petkovic-Muguruza.